I 5 peggiori progetti Kickstarter che ho finanziato
Personalmente mi piace molto Kickstarter. Ogni tanto quando la sera a letto ho 10 minuti di tempo liberi mi piace aprire il sito e frugare fra le sezioni di tecnologia e quelle di design. È un po' come cercare qualche idea futuristica in uno store di prodotti che non ci sono ancora. Non è così che dovrebbe funzionare Kickstarter, dove invece quello che dovrebbe spingerci dovrebbe essere la voglia di finanziare startup nascenti e le loro idee. Ma sono un geek, adoro gli "aggeggi" tecnologici e non posso fare a meno di usarlo come fosse uno store. Quantomeno sono però un utente consapevole.
Nella mia storia ho finanziato ben 24 progetti su Kickstarter, oltre ad uno ancora in corso e a quattro che non hanno raggiunto il minimo per essere realizzati. Fra questi tante soddisfazioni, alcuni acquisti avventati e anche qualche delusione. Oggi vi parlerò dei 5 peggiori progetti Kickstarter a cui ho mai dato i miei soldi.
1. Pebble
Ok, mi piace vincere facile, ma è così. Mi sento tradito, non tanto dal progetto stesso che ho trovato spettacolare, quanto piuttosto dal modo errato in cui l'azienda ha fatto uso dei nostri soldi negli anni. Perché sì, nonostante i Pebble fossero disponibili negli store fisici ed online di varie nazioni, l'azienda ha preferito mettere "in vendita" i vari orologi principali sempre tramite Kickstarter. Ritengo per questo motivo abbastanza offensivo il modo in cui l'azienda ha gestito male il capitale fornitogli, considerando anche offerte d'acquisto importanti che l'azienda ha rifiutato nel tempo.
2. The Mini Mobile Robotic Printer
Sono profondamente pentito di avere dato i soldi a questa piccola azienda israeliana. La promessa era quella di realizzare entro gennaio 2015 una piccola stampante portatile che avrebbe permesso di stampare semplicemente poggiandola su di un foglio. Avrebbe poi pensato lei a muoversi e a stampare quindi il testo e le immagini. Non mi aspettavo qualità da stampante fotografica, ma non mi aspettavo neanche che con due anni di ritardo l'azienda non avesse ancora dimostrato di aver risolto il piccolo problema di stampare dritta su di un foglio.
Problema che ovviamente è emerso solo dopo la chiusura della campagna. A niente valgono le loro promesse di risarcimento per gli scontenti: dopo 12 mesi di email ancora non ho visto 1€ indietro. I risarcimenti non sono necessariamente la filosofia di Kickstarter, ma le loro parole vane non mi fanno ben sperare.
3. Vikaura Screen
Anche questo è un progetto che temo potrebbe non vedere mai la luce. Si tratta di un piccolo display e-ink da poter appendere o da usare a piacimento dove mostrare le informazioni che volete. Le prime consegne dovevano avvenire a giugno 2015 e ancora non ci sono tempistiche precise. L'azienda mostra ogni tanto qualche foto, ma gli aggiornamenti sono così distanti che la cosa non fa ben sperare. Eppure sembrava solo una buona idea applicata a tecnologie semplici. Forse non lo era.
4. OUYA
È stato il primo progetto che ho mai finanziato su Kickstarter e potrebbe anche essere anche quello di qualche nostro lettore.
La piccola console Android aveva mantenuto alcune delle promesse al lancio ma poi è svanita nel nulla. O quasi. L'azienda è stata acquistata da Razer e si è poi reinventata come casa di produzione di videogiochi. Una triste fine per l'unico vero tentativo indipendente di creazione di una console di gioco Android. E poi dei giochi brutti come quelli della OUYA dove li troviamo?
5. Pressy
Il piccolo pulsantino che permetteva di aggiungere una funzione ad Android. Interessante, funzionale, ma poi alla fine inutilizzato da molti e istantaneamente clonato da molte compagnie, Xiaomi fra tutte, che ne hanno affossato il successo del prodotto originale, fra le altre cose troppo caro.