Il governo americano arma i propri droni per controllare il rispetto delle leggi sul volo

Leonardo Banchi
Leonardo Banchi
Il governo americano arma i propri droni per controllare il rispetto delle leggi sul volo

Dopo l'incidente accaduto poco tempo fa, che ha visto un drone schiantarsi sul terreno della Casa Bianca, i servizi segreti americani hanno iniziato a prendere provvedimenti per controllare il rispetto delle regole che condizionano l'utilizzo di questi veicoli privi di pilota.

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In un breve comunicato rilasciato ieri, infatti, è stato annunciato l'avvio di una serie di test, finalizzati allo sviluppo di speciali droni in grado di impedire l'utilizzo di veicoli privi di pilota all'interno delle aree proibite.

Tali mezzi, nati da una collaborazione fra Homeland Security e l'esercito americano, saranno caricati con armi automatiche o addirittura con esplosivi, trasformandosi così in vere e proprie bombe volanti in grado di fermare eventuali trasgressori.

I provvedimenti attuati da DJI, che aveva iniziato il rilascio di un aggiornamento al firmware dei propri droni per impedire loro di volare all'interno dell'area di Washington (salvo poi interromperne la diffusione a causa di alcuni bug presenti nel codice), non sono quindi stati sufficienti per tranquillizzare le autorità americane.

Ciò appare comunque comprensibile, visto che gran parte dei droni in commercio, piccoli gadget dal prezzo più che accessibile, non sono comunque limitati nelle loro possibilità, né identificabili dai tradizionali radar.

Il braccio di ferro fra gli appassionati di droni e le autorità preposte al loro controllo, quindi, prosegue ancora una volta a fatica, dopo tutte le difficoltà incontrate dalla FAA nella redazione di un regolamento sul loro utilizzo: dopo questo ultimo provvedimento, che non renderà troppo felici i proprietari di veicoli automatici, una fine serena ed in tempi brevi appare ancora meno plausibile.

Via: TheVerge