OnePlus DR-1, la nostra prova (foto e video)

Emanuele Cisotti
Emanuele Cisotti Tech Master

OnePlus ha tenuto sulle spine a lungo il popolo di internet su una presunta novità, che si è rivelata poi essere un micro-drone a marchio OnePlus: DR-1. È stato in vendita solo per il 1° aprile (era uno scherzo, ma era comunque realmente acquistabile) ed è arrivato nelle mani degli acquirenti negli scorsi giorni. Lo abbiamo tenuto chiuso nella sua scatola per qualche giorno, quasi timorosi di potergli fare del male (è veramente piccolo e la plastica è molto leggera). Presi dalla curiosità lo abbiamo provato per un paio di giorni, facendolo volare all'interno dell'ufficio (è pensato per il volo interno, all'esterno basta un filo di vento per perdere il controllo).

Non servono smartphone. Basta caricare il drone, inserire due batterie AAA nel controller e accenderli entrambi. L'associazione è quasi istantanea e imparare a volare è una questione di minuti. Nel nostro caso il drone non si è mai rivelato realmente stabile e ogni volo non è durato mai più di una trentina di secondi.

Considerando l'autonomia di circa 5 minuti, si tratta quindi di una decina di micro-voli a carica. Quello che ci ha realmente sorpreso è stata la facilità di tornare sempre in pista dopo un'infinità (anzi, potremmo quasi quantificarli in una 40-50ina) di schianti. Il drone è ancora intatto, appena scalfito e perfettamente funzionante. Dove "perfettamente", in questo contesto, è un insulto a chiunque abbia un vero drone.

Il drone è una versione re-brandizzata del CX-10, che trovate in varie forme su Amazon a circa 25€, o anche a meno in altri store online. È un prodotto simpatico, ma niente di più. Niente che dopo averci giocato per una decina di volte, vorrete mai più ricaricare. Sicuramente un cimelio interessante per gli estimatori del brand OnePlus.