Bug a "luci rosse" su OS X: NVIDIA dà la colpa ad Apple

Cosimo Alfredo Pina
Cosimo Alfredo Pina
Bug a "luci rosse" su OS X: NVIDIA dà la colpa ad Apple

Nelle ultime ore sul web si è sollevata una questione piuttosto delicata che coinvolge NVIDIA ed Apple. Un bug che affligge i computer Mac con GPU NVIDIA esporrebbe potenzialmente qualsiasi cosa venga mostrato a schermo.

A scoprirlo è stato lo studente canadese Evan Andersen che, dopo aver utilizzato la navigazione in incognito di Google Chrome per visitare uno tra i più celebri siti a luci rosse del web, si è ritrovato davanti una schermata con immagini piccanti, dopo aver lanciato una sessione di Diablo III ore dopo.

Incuriosito dall'accaduto, che avrebbe potuto comportare un po' di imbarazzo visto che condivideva il suo Mac con la famiglia, ha iniziato ad indagare come sia stato possibile che la finestra in incognito sia apparsa sul suo schermo ad ore di distanza, concludendo:

"La memoria della GPU non viene svuotata prima di essere passata ad un'altra applicazione. Per questo il contenuto di un'app può trapelare nel contesto di un'altra.

Quando la finestra in incognito di Chrome è stata chiusa il suo framebuffer è stato aggiunto alla memoria della GPU, senza però essere rimosso in seguito. Quando Diablo ha richiesto nuovamente il framebuffer, la GPU ha fornito quello utilizzato da Chrome. Dato che Diablo non svuota il buffer prima di richiederlo (come infatti dovrebbe) il fotogramma con la finestra in incognito è stata nuovamente mostrata"

Ovviamente il fatto ha suscitato non poche lamentele sul web; per questo NVIDIA è ricorsa ai ripari spiegando come il problema sia legato "alla gestione della memoria del sistema operativo Apple", piuttosto che ai driver della GPU tanto più che su Windows il problema non è mai stato segnalato.

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Ad aggravare la posizione di OS X sono inoltre le voci più recenti che girano su reddit, secondo cui alcuni utenti hanno riscontrato il medesimo fenomeno con GPU AMD.

Andersen aveva segnalato il tutto a NVIDIAGoogle ben due anni fa, senza ricevere risposte soddisfacenti; anche BigG ha spiegato che la risoluzione di bug del genere non sono sua prerogativa.

In questa settimana lo studente ha deciso di rendere pubblica la faccenda. A quanto pare sarà compito di Apple, che per il momento non si è pronunciata, risolvere a livello di sistema operativo questo bug che oltre a minare la privacy dell'utente espone potenzialmente anche dati sensibili.

Fonte: Venture Beat