Google "condannata" in Olanda: dovrà fornire i nomi dei falsi recensori

Cosimo Alfredo Pina
Cosimo Alfredo Pina
Google "condannata" in Olanda: dovrà fornire i nomi dei falsi recensori

Tempi duri per chi, per divertimento o altri fini, lascia recensioni false sulla rete. Dopo l'iniziativa legale di Amazon dello scorso ottobre contro i falsi recensori, qualcosa si smuove anche nelle acque di Google, anche se in maniera un bel po' diversa.

Il tutto è partito da una denuncia fatta da un asilo nido olandese che aveva visto sbucare sulle pagine di Google Maps delle recensioni false ed offensive verso la proprio attività, tra l'altro postate da anonimi ed evidentemente copiate da altri contenuti.

Dopo aver richiesto a Google di rimuovere le recensioni senza però trovare il favore dei moderatori poiché sulle pagine di Google Reviews vige la "liberà di espressione", il tutto è passato nelle mani dei legali che hanno portato la cosa in tribunale.

Proprio dal giudice è arrivata la conferma che le recensioni erano in effetti false e dannose per l'asilo nido e per questo ha ordinato non solo la rimozione, ma anche la cessazione da parte di Google dei dati personali di chi le ha pubblicate.

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Google per il momento non ha commentato, pur confermando di aver ricevuto il comunicato dal tribunale. L'avvocato difensore dell'asilo, Paul Tjiam dello studio Simmons & Simmons, ha definito un passo molto importante quello compiuto dall'autorità olandese.

Per quanto riguarda l'Olanda, questa è un'importante (e buona) notizia, soprattutto per i piccoli esercizi che vengono tormentanti con Google Reviews[…]. Come il diritto di oblio per le persone, questa sentenza verrà usata per rintracciare chi pubblica recensioni false

da Avv. Paul Tjiam

Quello delle recensioni false è un problema senz'altro presente e in certi casi decisamente serio e dannoso. Non è da escludere che dopo questa decisione Google, ritenuta comunque responsabile e che dovrà farsi carico delle spese legali, cambi la politica del suo sistema di recensione su Maps per fermare a monte chi si approfitta della libertà della rete, ma per il momento il colosso di Mountain View tiene il profilo basso.