Negli USA Spotify e simili superano i video musicali su YouTube

Il mercato della musica si evolve con lo streaming musicale che fa da padrone e vecchi miti come il vinile che tornano alla ribalta
Cosimo Alfredo Pina
Cosimo Alfredo Pina
Negli USA Spotify e simili superano i video musicali su YouTube

Spotify e affini continuano la loro avanzata in termini di utenti e di fette di mercato con l'ultimo traguardo tagliato negli States. Qui il servizio di streaming avrebbe infatti superato, e nemmeno di poco, uno degli altri modi più utilizzati per ascoltare musica, ovvero i video su YouTube.

Stando alle statistiche di BuzzAngle Music, dall'inizio del 2016 i servizi di streaming musicale più popolari, come Spotify, Tidal e Apple Music, avrebbero totalizzato 114 miliardi di ascolti contro i 95 miliardi di visualizzazioni di video musicali, ovviamente tutti perlopiù su YouTube.

Cifre notevoli che si affiancano a quelle della crescita dei servizi di streaming musicale, ben il 107,8% in più rispetto alla prima metà del 2015, valore che per i video musicali si è fermato al +23%. Ovviamente una grande porzione di questi numeri è da attribuire a Spotify, per ora al primo posto nella categoria, ma che da giugno 2015 se la deve vedere con l'aspra concorrenza di Apple Music.

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Conclude l'analisi di mercato il focus sulla vendita di musica digitale, in declino del -24,2% per quanto riguarda le singole canzoni e del -17,7% per gli album, e sui CD senza troppe sorprese in declino (-9%); particolare interessante quello del ritorno della musica su vinile che registra un +17%.

Il mercato della musica si sta quindi evolvendo e se è vero che rispetto alla vendita di CD le royalties pagano molto meno, il mondo di social, collaborazioni ed esclusive offre agli artisti un modo tutto nuovo di arrivare ai propri fan e, di conseguenza, monetizzare. E voi preferite streaming, file locali o supporti fisici, magari il buon vecchio vinile?