Modelli di cuore stampati in 3D a partire da scansioni della risonanza magnetica
Repetita iuvant, dicevano i latini: quanto potrebbe diventare sicura un'operazione al cuore se il chirurgo incaricato potesse far pratica non su un cuore qualunque, ma esattamente su quello del paziente? Una nuova tecnologia sviluppata dal MIT e dal Boston Children's Hospital, potrebbe rendere più sicure le operazioni grazie a stampe 3D del cuore del paziente, ottenute a partire dalla risonanza magnetica.
In realtà, una tecnologia simile esiste già, ma ha il difetto di richiedere fino a 10 ore solo per creare il modello 3D del cuore: una volta effettuata la risonanza, infatti, un operatore umano dovrebbe segnare i margini dell'organo fra oltre 200 scansioni: con il nuovo sistema sviluppato, invece, una volta evidenziate circa 8 sezioni trasversali, ci vorrà solo un'ora all'algoritmo per creare il modello, ed altre 2 ore per stamparlo in 3D.
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La tecnologia è ancora agli albori, e bisognerà vedere se in pratica i modelli si riveleranno effettivamente utili per i chirurghi, magari al fine di esercitarsi in operazioni complesse, specie in cuori che presentano "anomalie": in ogni caso, fosse anche solo per aiutare lo studio dei giovani medici, tecnologie simili troveranno sicuramente un qualche impiego nel prossimo futuro.