Gabriel, l'intelligenza artificiale che sussurrerà i propri consigli all'orecchio (video)

Leonardo Banchi
Leonardo Banchi
Gabriel, l'intelligenza artificiale che sussurrerà i propri consigli all'orecchio (video)

Le intelligenze artificiali stanno diventando sempre più sofisticate, tanto da riuscire ad essere di supporto ai lavori degli uomini in moltissime situazioni. In molti casi, però, il modo in cui fruirne è generalmente macchinoso, e legato all'utilizzo di computer e schermi.

I ricercatori della Carnegie Mellon University, quindi, hanno deciso di rivoluzionare questo campo, dedicandosi allo studio di una piattaforma di intelligenza artificiale in grado di "sussurrare" i propri suggerimenti, in modo estremamente discreto, all'orecchio dell'utilizzatore.

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Il sistema in questione è stato chiamato Gabriel, con un richiamo al messaggero di Dio, ed è già in grado di guidare una persona in varie operazioni, come la costruzione di un oggetto in Lego o una partita a ping pong, nella quale l'intelligenza artificiale analizza la posizione dell'avversario e suggerisce al proprio utilizzatore il lato più favorevole verso il quale ribattere la pallina.

L'obbiettivo della ricerca è riuscire a portare questo tipo di assistenza alle persone che convivono con Alzheimer, problemi cerebrali o altre patologie neuro-degenerative: Gabriel potrebbe infatti aiutare nei compiti da portare a termine, guidare nelle azioni per le quali si è persa la normale capacità, o ricordare i nomi di persone e conoscenti dimenticati a causa della malattia.

Il team di ricerca, che per lo sviluppo della propria idea utilizza dei Google Glass, sta inoltre sfruttando il sistema dei cloudlets per l'elaborazione delle informazioni. Essi, descritti come elementi a metà fra il mobile computing e il cloud computing, sono infatti computer indipendenti che permettono a un dispositivo come i Google Glass di delegare all'esterno il lavoro di elaborazione, senza però doversi affidare ad un server remoto e distante, che pur garantendo la potenza necessaria non potrebbe fornire i risultati senza un significativo ritardo, venendo così meno alla sua utilità in situazioni nelle quali il tempismo è fondamentale.

Nel video a seguire trovate una prima dimostrazione di Gabriel in funzione: una partita di ping pong nella quale uno dei due giocatori viene assistito nella gestione degli attacchi.

Via: Engadget