Google Clips integra il chip Intel Movidius Myriad 2 per l'intelligenza artificiale

Edoardo Carlo
Edoardo Carlo
Google Clips integra il chip Intel Movidius Myriad 2 per l'intelligenza artificiale

Fra tutti i dispositivi presentati durante l'evento Made by Google 2017 dello scorso 4 ottobre, Google Clips è senza dubbio il più inatteso e particolare. Passato forse un po' in sordina, a causa dei riflettori puntati soprattutto sui Pixel 2 – ma anche su Home Mini, Max e Pixelbook – iniziano ora ad emergere ulteriori dettagli su un dispositivo che potrebbe aprire la strada a un nuovo modo di concepire la fotografia.

Infatti, Clips è una fotocamera che, nonostante un prezzo non certo a buon mercato (249$), non punta sulla qualità delle immagini – comunque ovviamente buona, altrimenti vanificherebbe qualsiasi altro intento – bensì sulla sua capacità di capire autonomamente i momenti più adatti da immortalare, in scatti imperdibili e impensabili con qualsiasi altra fotocamera, che richiede l'intervento diretto dell'utente.

Per farlo, Clips integra quel concentrato di esperienze su intelligenza artificiale, machine learning e reti neurali che Google sta accumulando da qualche anno a questa parte.

La grande novità però consiste nel fatto che tale capacità proattiva di Clips non deriverà dalla costante comunicazione con il cervello di Google presente sul cloud, bensì da un chip Intel, chiamato Movidius Myriad 2, pensato proprio per l'intelligenza artificiale.

Ciò consentirà a Clips di lavorare anche offline e, soprattutto, di assicurare agli utenti un alto grado di privacy, grazie alla certezza che tutte le immagini catturate dalla fotocamera non lasceranno mai il dispositivo, a meno che non sia l'utente stesso ad acconsentire all'upload su Google Foto. Le potenzialità di Clips sono elevate, vedremo se Google sarà in grado di sfruttarle, supportandolo nel tempo.

Fonte: Intel