Il teardown di iFixit ci mostra cosa c'è dentro a Oculus Touch, ma non pensate di poterlo riparare da soli!

Leonardo Banchi
Leonardo Banchi
Il teardown di iFixit ci mostra cosa c'è dentro a Oculus Touch, ma non pensate di poterlo riparare da soli!

Oculus Touch, il controller per la realtà virtuale da poco disponibili sullo store, non ha mancato di stupire gli appassionati di videogiochi fin da prima del suo lancio, grazie alla promessa di rendere l'immersività offerta da Rift ancora più completa.

I colleghi di iFixit, però, come al solito non si sono voluti fermare ad uno sguardo esterno e a un'analisi del funzionamento del dispositivo, e in tempo davvero rapido hanno realizzato il suo teardown, svelando alcune sorprese nascoste all'interno e dettagli sul suo funzionamento, e lanciando un monito a chi, in caso di necessità, pensasse di poterlo riparare da solo.

La prima rivelazione è senza dubbio che il controller nasconda molto di più di quanto non sia visibile a occhio nudo, e il prezzo non proprio economico di 199 $ sia in realtà giustificato: Oculus Touch integra infatti moltissimi sensori, una ricca varietà di pulsanti, un sistema di tracciamento delle dita e, all'interno del "cinturino", ben 24 LED a infrarossi che permettono di tracciarne la posizione con precisione e, grazie alla forma asimmetrica, anche di distinguere con sicurezza la mano destra dalla sinistra qualora il giocatore decida di incrociare le braccia.

https://ifixit-guide-objects.s3.amazonaws.com/igo/video/ifixit/SIuwQkFbOZGYYHnM_MP4_592.mp4

Tutta questa tecnologia è però nascosta in un corpo chiuso da molte viti nascoste (anche se tutte dello stesso tipo), parti incollate, incastri effettuati con precisione e persino una saldatura che connette la scheda di distribuzione dell'energia al resto del dispositivo.

Inutile dire che il grado di riparabilità assegnato da iFixit non poteva essere alto, e infatti non raggiunge neanche la sufficienza: Oculus Touch si ferma a 5 su 10 (con 10 che rappresenta il massimo grado di riparabilità), anche se in questo caso le motivazioni sembrano non tanto legate a una scelta da parte dei costruttori, ma piuttosto alla necessità di incastrare, dentro a un dispositivo leggero e maneggevole, una notevole quantità di sensori, controlli e componenti per il feedback.

A seguire vi lasciamo alcune immagini indicative della complessità nascosta dietro alla scocca di Oculus Touch, mentre per il teardown completo potete visitare il sito di iFixit.

Fonte: iFixit
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