Preparatevi a ricevere un servizio di Maria Sharapova grazie alla realtà virtuale (video)

Leonardo Banchi
Leonardo Banchi
Preparatevi a ricevere un servizio di Maria Sharapova grazie alla realtà virtuale (video)

Se fra i nostri lettori appassionati di tecnologia si nasconde anche qualche fan del tennis, l'edizione 2015 degli U.S. Open potrebbe rappresentare per lui l'occasione per riuscire a conciliare questi due mondi generalmente non troppo affini: grazie alla realtà virtuale, infatti, chiunque potrebbe finalmente provare l'ebbrezza di allenarsi con la giocatrice numero 2 al mondo: Maria Sharapova.

L'opportunità di mettere alla prova la propria ricezione contro un servizio lanciato a oltre 160 chilometri orari, annunciata attraverso una conferenza stampa di American Express, sarà resa possibile dall'utilizzo del dispositivo di realtà virtuale HTC Vive, per il quale sarà lanciata l'esperienza "You Vs. Sharapova": un allenamento virtuale che porterà il giocatore su un campo da tennis in compagnia della giocatrice professionista.

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Il giocatore non sarà comunque abbandonato a sé stesso: ad affiancarlo in questa sfida sarà presente un allenatore, che a giudicare dal video di anteprima si prodigherà per offrire tutto il supporto morale necessario.

Sebbene non si abbiano, tuttavia, precisi dettagli sulle modalità con le quali si svolgerà questo allenamento, già adesso possiamo vedere la cura con la quale l'esperienza di realtà virtuale è stata realizzata: la tennista si è infatti dovuta sottoporre a lunghe ore di registrazione, durante le quali sono stati utilizzati complessi strumenti per poter realizzare una versione digitale della persona che apparisse contemporaneamente naturale, varia e il più fedele possibile alla realtà.

In attesa della presentazione ufficiale (che avverà probabilmente in concomitanza con l'inizio del torneo, il prossimo 31 Agosto), non ci rimane quindi che osservare il video nel quale viene mostrata la preparazione di questo innovativa esperienza, che permetterà forse di sfruttare gli U.S. Open per avvicinarsi ancora di più al mondo dello sport professionistico.

Via: Forbes