Un drone vola sulle teste del consiglio americano

Leonardo Banchi
Leonardo Banchi
Un drone vola sulle teste del consiglio americano

Il comitato del governo degli Stati Uniti delegato alla Scienza, Spazio e Tecnologia si è, nei giorni scorsi, riunito per discutere sull'attuale stato della ricerca e dello sviluppo dell'industria dei droni. Dati i problemi che da tempo si verificano riguardo alla creazione di una legislazione precisa ed affidabile sull'utilizzo di questi dispositivi, uno degli obiettivi era appunto discutere su come questi veicoli potessero essere utilizzati nello spazio aereo americano.

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La maggior parte degli interventi si è svolta nel modo più tradizionale, con la lettura di discorsi atti a spiegare l'utilizzo dei droni, le loro possibilità, e i problemi che ne ostacolano un libero utilizzo.

Ad uscire fuori dal coro, però, è stato Colin Guinn, il vice presidente delle vendite della 3D Robotics, che ha movimentato la situazione utilizzando, durante il proprio discorso, un drone modello Bebop prodotto da Parrot. Mentre esso girava sulle teste dei partecipanti, Guinn ha evidenziato come anche per farlo volare in quella stanza fosse stata necessaria un'autorizzazione, ottenuta superando una serie di regole molto restrittive.

Se il drone non ha dato particolare mostra delle proprie capacità, è comunque stato utile per portare la discussione dritta al punto della questione: i droni potrebbero essere utili in molti casi, e portare un concreto aiuto, ad esempio, in agricoltura, nella gestione delle risorse naturali e negli interventi in situazioni di difficoltà. Le regole che ne limitano l'utilizzo, però, sono tuttora ancorate ad una concezione troppo retrograda.

Riuscirà questo originale intervento a dare una scossa alla regolamentazione, velocizzando l'iter che fino ad adesso è apparso lento e poco reattivo alle innovazioni? Non possiamo, ovviamente, fare altro che sperare di si!

VIA: TheVerge