Volkswagen "bara" sulle emissioni ed è costretta a bloccare le vendite negli USA

Cosimo Alfredo Pina
Cosimo Alfredo Pina
Volkswagen "bara" sulle emissioni ed è costretta a bloccare le vendite negli USA

Un'investigazione del governo statunitense ha recentemente portato ad un'importante sentenza che vede protagonista Volkswagen. La casa automobilistica tedesca avrebbe falsato i valori sulle emissioni e per questo i concessionari in territorio USA dovranno bloccare le vendite di tutti i nuovi modelli 2016 e i rimanenti del 2015 con motore 2.0 TDI.

Secondo il rapporto stilato dall'Environmental Protection Agency (EPA), i modelli in questione (ben 482.000) monterebbero un dispositivo capace di capire quando la macchina viene sottoposta al test sulle emissioni, attivandone il controllo totale soltanto in questa occasione.

Il risultato è che nel normale utilizzo le auto con motore 2.0 TDI emettono ossidi di azoto (NOx) in quantità dalle 10 alle 40 volte superiore ai limiti di legge. Christopher Grundler, direttore del EPA Office of Transportation of Air Quality ha spiegato:

I rivenditori VW hanno atteso i modelli 2016 per riempire i concessionari. I rivenditori VW non hanno più auto diesel 2015 in vendita.

A VW è esclusa la vendita dei modelli 2016 con motore 2.0 diesel fintanto non spiegherà come questi veicoli operino. Per il momento Volkswagen non ha potuto spiegare il perché di questo eccesso di emissioni.

da Christopher Grundler

Secondo i dati disponibili le vendite di questo tipo di veicoli, TDI a quattro cilindri, rappresentano il 20-25 % delle vendite di Volkswagen negli USA e questo divieto si rifletterà piuttosto pesantemente su i profitti.

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In un comunicato di scuse Martin Winterkorn, CEO di VW, ha spiegato come sia già stata aperta un'indagine interna e come l'azienda sia determinata a rimediare il prima possibile al danno.

Nel frattempo l'EPA starebbe effettuando controlli anche sugli altri produttori per capire quanto questo fenomeno sia diffuso. I comuni cittadini in possesso di uno dei modelli in questione non saranno invece affetti dal blocco anche se le preoccupazioni degli investitori rimangono.