Recensione Knights of Valour – Il panorama dei videogiochi gratuiti disponibili su PS4 è abbastanza ricco, soprattutto in termini di varietà. Se ad esempio vi piacciono i giochi di ruolo online c’è il nuovissimo Skyforge ad attendervi, mentre se amate la competizione potete rivolgervi a Paladins, l’ottimo sparatutto a squadre di Hi-Rez Studios. Tuttavia, se siete orfani delle mitiche sala-giochi, e covate da tempo un desiderio indomabile di menare le mani senza troppi fronzoli, forse abbiamo ciò che fa per voi.
Si chiama Knights of Valour e, nel caso il nome non vi dica niente, sappiate che si tratta di un rifacimento di un videogioco arcade del 1999, più che altro noto sul suolo asiatico. A distanza di quasi due decenni, il titolo, che in realtà è una saga piena zeppa di capitoli, sbarca proprio su PS4, con una veste grafica rinnovata e una modalità multigiocatore online fino a quattro giocatori, in un pacchetto a cura di GamesInFlames.
Ecco la nostra recensione.
Editore | International Games System |
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Sviluppatore | GamesInFlames |
Piattaforme | PS4 |
Genere | Picchiaduro a scorrimento |
Modalità di gioco | Singolo giocatore, multigiocatore (online) |
Video Recensione Knights of Valour
I concetti esposti nei paragrafi a seguire li trovate anche nella videorecensione, accompagnati dai filmati tratti dalle nostre sessioni di gioco su PS4 Pro.
L'arcade non morirà mai
Knights of Valour è un picchiaduro a scorrimento che si rifà ai personaggi e alle vicende dei Tre Regni: inizialmente potrete scegliere tra un minuscolo cast di personaggi, popolato solo da Guan Yu e Diao Chan, con l’annessa possibilità di sbloccare i restanti cinque sia con i soldi reali, acquistando le cosiddette Goshki Stones, o semplicemente guadagnandole (molto lentamente) giocando, tramite delle missioni specifiche legate al compimento di azioni come eseguire un certo numero di combo o completare un livello al cento per cento, e così via.
Essere un picchiaduro a scorrimento significa quindi livelli a scorrimento orizzontale, su cui potrete muovervi anche in profondità, dove l’unico obiettivo è quello di far fuori i nemici che vi si pareranno davanti, e ce ne sono di vari tipi, da semplici truppe di fanteria a manichini di legno, fino ad arrivare a veri e propri boss demoniaci.
Il sistema di combattimento, divertente e dinamico, si basa sull'uso di due tasti, uno per gli attacchi normali, e l’altro per quelli speciali, che possono essere accompagnati da una freccia direzionale per orientare i propri colpi, in maniera tale da concatenare combo più longeve, anche aeree volendo. Il tutto è condito dalla parata e lo scatto, dall'immancabile super mossa, capace di ribaltare la situazione in battaglia visto che vi rende inarrestabili per un piccolo periodo di tempo, e dalla possibilità di raccogliere un discreto numero di oggetti, rilasciati dagli avversari, una volta sconfitti: sono presenti bombe, talismani, pugnali avvelenati e tanto altro, tra cui l’argento, la moneta del gioco, utilizzabile nei negozi nel pre-partita, utile per acquistare nuovo equipaggiamento, che può anche essere ritrovato durante i livelli, in scatole particolari al cui interno si cela un oggetto casuale, rinvenuto alla fine dello stage. Knights of Valour quindi accenna una componente ruolistica, con tanto di statistiche migliorabili quali forza, difesa, vitalità e poco altro.
L’avventura è suddivisa in cinque battaglie che, a loro volta, si dividono in quattro livelli, ognuno dei quali può essere affrontato sotto tre difficoltà. I vari stage sono più ampi rispetto alla media del genere, perché utilizzano un espediente particolare che va proprio a stimolare l’esplorazione: in breve, in determinate occasioni potrete uscire dal piano orizzontale cambiando via, magari in alto o in basso, per completare incarichi secondari o per scovare ricompense aggiuntive.
Non manca poi la modalità cooperativa, divertentissima e giocabile sia con amici che sconosciuti, ma limitata al solo gioco online: la modalità multigiocatore in locale, purtroppo, è assente, una delusione per la quale dobbiamo ancora riprenderci. Potete però affrontare l’intero gioco dall'inizio alla fine da soli, nell'apposito singleplayer.
Per quanto riguarda il discorso audiovisivo, Knights of Valour è praticamente la traslazione al tridimensionale del classico picchiaduro a scorrimento, con l’animazione di camminata ridicola inclusa. La grafica è un po’ povera ma si lascia guardare, con musiche che ricordano proprio quelle di Dynasty Warriors.
Ciò che lascia a desiderare è la fluidità: il gioco, sì, gira a sessanta fotogrammi al secondo, ma sfortunatamente sono afflitti da singhiozzi imprevedibili mentre si gioca, soprattutto online, dovuti quindi probabilmente ad alcuni problemi nel net-code: ci si convive, sia chiaro, ma è un grattacapo fastidioso, e speriamo venga risolto in una futura patch.
Come parte finale, c’è tutto il discorso GDR da approfondire, che francamente abbiamo trovato un po’ fuori luogo, ma è chiaro che è stato studiato sia per l’ottica freemium in cui è stato contestualizzato, che per aumentare la rigiocabilità dell’avventura. Ciononostante, crediamo non sia tanto stimolante navigare tra menù stilisticamente un po’ acerbi per inserire un’arma piuttosto che un’altra, in un titolo che fa dell’immediatezza la sua principale forza. Discorso a parte va fatto per l’apprendimento delle abilità, il quale alimenta la voglia di scoprire le varie mosse di ogni personaggio con un ritmo abbastanza sostenuto.
Di conseguenza, più si avanza nel gioco, più i mostri diventano pericolosi, e quindi dovrete ripetere i livelli già affrontati per racimolare esperienza aggiuntiva e oggetti più potenti. Anche perché, una volta superato il livello 11, la vita del vostro beniamino rimarrà sempre la stessa di livello il livello, e non potrete recuperarla gratuitamente (o, meglio, potrete solo con i pochi oggetti curativi sparsi nel gioco): qui spunta uno degli elementi free-to-play più fastidiosi. Inizialmente infatti avrete tre gemme curative, con le quali sarà possibile curare i vostri personaggi, ma ognuna ha una ricarica di mezz’ora prima di poter essere riutilizzata. Per questo e per la sua monotonia di fondo dato il genere, Knights of Valour si pone come un titolo da assumere a piccole dosi.
Giudizio Finale
Recensione Knights of Valour – Giudizio Finale – Se provate anche solo un minimo interesse verso il picchiaduro a scorrimento, non troviamo un solo motivo per non farvi scaricare Knights of Valour.
Sì, è un’esperienza contaminata dal freemium, e sì, la componente ruolistica potrebbe un po’ pesarvi, ma, come si suol dire, a caval donato non si guarda in bocca: provarlo non costa niente, nel mero senso della parola. Speriamo solo venga supportato a dovere nel corso delle prossime settimane.
PRO | CONTRO |
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