Moss – Intenso e breve, come un abbraccio (recensione VR)

Giorgio Palmieri
Giorgio Palmieri

Recensione Moss – Che la realtà virtuale abbia un disperato bisogno di titoli solidi e duraturi è un dato appurato, e Moss sembrava essere una spalla su cui contare sin dalla sua presentazione: per molti versi lo è, per altri meno (che avrete senz'altro intuito), ma lasciamo parlare la nostra recensione.

Editore Polyarc
Sviluppatore Polyarc
Piattaforme PSVR
Genere Avventura
Modalità di gioco Singolo giocatore

Video Recensione Moss

I concetti espressi nei paragrafi di questo articolo sono racchiusi nel video a seguire, che include spezzoni tratti dalle nostre sessioni di gioco provenienti da PSVR su PS4 Pro.

Ti racconto una storia

Un pizzico di gioco di piattaforme, una spolverata di enigmi ambientali e una spennellata di atmosfera fiabesca: è questa la deliziosa ricetta di Moss, un'avventura che si distingue anzitutto per la sua dualità nelle meccaniche.

Si vestono i panni sia di un'entità ultraterrena, una sorta di Senza-Volto di ghibliana memoria, sia di una dolcissima topolina, chiamata Quill. La visuale è statica, bloccata su schermate fisse, che rappresentano i livelli di gioco, separati da brevissimi caricamenti: sta poi al giocatore scegliere da quale angolazione guardare gli scenari, semplicemente ruotando la testa, o avvicinandosi in determinati punti di proprio interesse.

Muovendo il Dualshock nello spazio, grazie ai vari sensori del controller, è possibile interagire con l’ambiente, per risolvere gli enigmi proposti nell'avventura; con lo stick analogico, invece, si guida Quill, la quale può saltare e sferrare degli attacchi. Su queste poche e semplici regole, si erge una giocabilità elementare, adatta a tutti, dove la presenza della realtà virtuale avvolge in un quadro adorabile, caratterizzato da una bellezza estetica elegante, armonica, aggraziata, senza dubbio tra le migliori in assoluto viste su PSVR.

I panorami di Moss sono eccezionali, spinti da una direzione artistica deliziosa, corredata da una definizione dell’immagine esemplare su PS4 Pro. Ogni stanza è una magia a sé, e si rimane paralizzati dinanzi allo splendore visivo e sonoro di questo mini-universo. Grafica e giocabilità si intrecciano e viaggiano di pari passo, e ciò che ne viene fuori è un’avventura che, letteralmente, scivola via dalle mani.

I rompicapo, essendo semplici, si risolvono con pochi sforzi, puntando ad esaltare più per la loro rappresentazione visiva, che per interazioni vere e proprie, le quali si rifanno agli stilemi del genere, basati più che altro sul posizionare pedane e supporti in maniera corretta, in modo tale da procedere nella stanza successiva.

Non mancano delle sezioni di combattimento, centellinate e tutt'altro che invasive, ma di sicuro sono molto piacevoli, sebbene sia possibile contare le tipologie di mostri sulle dita di una mano.

In ogni caso, non esiste discontinuità nel ritmo, che rapisce dal primo momento in cui si impugna il controller, in una festa di continua meraviglia, pregna di chicche dolcissime, interrotta silenziosamente (e un po' subdolamente) dai titoli di coda. Per portarlo a termine, abbiamo impiegato appena tre ore con la dovuta calma, e gli stimoli per rigiocarlo sono minimi, visto che, eccezion fatta per due tipi di collezionabili, della polvere recuperabile rompendo le casse e delle pergamene nascoste nei livelli, non c’è nient’altro.

Più che di amaro in bocca, possiamo parlare di sincero dispiacere, perché il viaggio è preceduto da una grande premessa narrativa che fa solo da sfondo alla vicenda. D'altronde, quella raccontata in Moss è solo una lieve apertura di un enorme mondo, un primo libro che termina più in fretta di quanto avevamo preventivato.

Segnaliamo infine l'assenza totale della lingua italiana, compensata in minima parte dalla possibilità di attivare i sottotitoli in inglese.

Giudizio Finale

Recensione Moss  Giudizio Finale – PlayStation VR necessita di titoli come Moss, capaci di fare da ponte di collegamento tra il videogioco tradizionale e quello a realtà virtuale, in grado di stupire con la semplicità. Polyarc ha confezionato un piccolo gioiello, che si lascia giocare e guardare con estremo piacere, e da cui è difficile staccare gli occhi. Abbiamo deciso di premiarlo: ciò non toglie il fatto che sia un'esperienza molto breve, un fattore da prendere in seria considerazione prima di gettarsi a capofitto sul pulsante compra.

PRO CONTRO
  • Una meraviglia da vedere e giocare
  • Ogni stanza è una piccola perla
  • Pieno di chicche disseminate qua e là
  • La dualità delle meccaniche è azzeccatissima
  • Finisce troppo in fretta
  • Qualche idea in più negli enigmi non avrebbe guastato

Recensione Moss – Trailer

Recensione Moss – Screenshot