Gli scienziati studiano la tuta a prova di bugie

Lorenzo Fantoni
Lorenzo Fantoni
Gli scienziati studiano la tuta a prova di bugie

Una macchina della verità è corretta nel 60% dei casi, una percentuale un po' troppo bassa quando ci si trova di fronte a qualcuno in grado di ingannarla, ma la tecnologia della motion capture potrebbe rappresentare una rivoluzione per questo settore.

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Gli scienziati dell'Università di Cambridge hanno infatti usato un sistema che registra ogni movimento del corpo per abbassare di molto la soglia di errore e beccare anche il più freddo e controllato dei bugiardi, aiutanti i poliziotti nel proprio lavoro.

Per farlo hanno fatto indossare a 90 volontari una tuta Xsens da 12.000 dollari e gli hanno fatto dire bugie ad altrettanti volontari. Analizzando il linguaggio non verbale, la postura e i movimenti con un algoritmo, gli scienziati hanno scoperto 3 bugiardi su quattro, un risultato decisamente confortante.

Pare infatti che i bugiardi, indipendentemente dalla loro bravura, dall'ansia, dal contesto culturale e dalle capacità cognitive, si muovano di più.

La tecnologia sarebbe ancora migliorabile, ma forse non sono lontani i giorni in cui la polizia metterà gli indiziati in una tuta speciale a prova di bugie.