La svolta di Amazon sulle recensioni comprate: arriva il ban per 600 marchi cinesi

La svolta di Amazon sulle recensioni comprate: arriva il ban per 600 marchi cinesi
Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca

Negli ultimi mesi abbiamo seguito con attenzione le attività di Amazon per contrastare i marchi cinesi che, per avere più visibilità sul noto e-commerce, hanno attuato pratiche scorrette come l'incentivazione di recensioni positive sui prodotti venduti.

Nei mesi estivi abbiamo visto diversi marchi sparire, inizialmente misteriosamente, da Amazon: tutto è iniziato con Aukey e Mpow, poi abbiamo visto RavPower e successivamente Choetech. Ora capiamo che tutto ciò era solo la punta dell'iceberg. Amazon stessa ha confermato al South China Morning Post di aver bannato 600 marchi cinesi venduti attraverso oltre 3.000 venditori su Amazon.

Il ban di Amazon per queste aziende arriva a causa delle pratiche scorrette, e vietate dai termini di servizio Amazon almeno dal 2016, in merito alle recensioni. Questi marchi cinesi hanno cercato di incentivare recensioni positive sui loro prodotti per mezzo di programmi VIP, estensioni della garanzia e anche buoni sconto. In altri casi si è parlato di rimborso di denaro senza richiesta di restituzione del prodotto.

È quasi superfluo dire che queste pratiche hanno penalizzato chi su Amazon, e non solo, vende in maniera onesta. Anche tutti i clienti non ne traggono vantaggio, visto che faranno affidamento su recensioni non oneste.

Tra i marchi che hanno ricevuto il ban da Amazon troviamo anche Shenzhen Youkeshu Technology, noto come YKS, per il quale il gigante dell'e-commerce ha anche disposto un congelamento di circa 20 milioni di dollari.

Quanto sta accandendo è il frutto di mesi di lavoro da parte di Amazon. I marchi cinesi coinvolti, così come quelli che ancora non sono stati bannati, starebbero già spostando i loro investimenti in altre piattaforme di e-commerce cinesi più tolleranti verso questo tipo di pratiche scorrette.

Via: The Verge
Fonte: SCMP
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