Android Auto, Android Automotive, Modalità alla guida di Assistant, e Google Automotive Services: affinità e differenze tra i sistemi di infotainment di Google

Alessandro Nodari
Alessandro Nodari
Android Auto, Android Automotive, Modalità alla guida di Assistant, e Google Automotive Services: affinità e differenze tra i sistemi di infotainment di Google

Scordatevi i bei (o brutti) tempi andati, quando il sistema di infotainment di un'auto forniva un lettore CD, una radio o al più un navigatore GPS. Ora che gli smartphone sono entrati a gamba tesa nelle nostre vite, e che purtroppo sono causa di distrazione e incidenti, Google ha sviluppato una serie di tecnologie volte a rendere il nostro viaggio più piacevole e sicuro. Ecco quindi che l'interfaccia si è spostata sempre più verso i comandi vocali per diminuire l'interazione con lo schermo ma al contempo arricchendola di funzionalità.

Nel corso degli anni sono comparsi diversi sistemi, fonte di una certa confusione tra gli utenti: Android Auto, Android Automotive, Modalità alla guida di Assistant, e Google Automotive Services. Tutti hanno lo stesso obiettivo e nomi simili, ma quali sono differenze e affinità tra i vari sistemi di infotainment di Google? In questo articolo cercheremo di rispondere alla domanda, quindi continuate a leggere!

Indice

Cos'è Android Auto

Cominciamo con il sistema più comune e usato: Android Auto (qui trovate undici app gratuite da installare), la tecnologia di connettività e proiezione di app di Google per auto, proprio come Apple CarPlay lo è per gli iPhone. 

Perché Android Auto non è un vero e proprio sistema operativo, ma "semplicemente" un'app che proietta un'interfaccia dallo smartphone sullo schermo dell'auto (che deve ovviamente supportarlo).

Una volta collegati telefono e auto tramite cavo USB o modalità wireless, al sistema di infotainment del veicolo si sovrapporrà la nuova schermata di Android Auto, che vi consentirà di accedere alle app compatibili installate sul telefono, come navigatori, player multimediali o app di messaggistica

Presentato nel lontano 2014, Android Auto si è evoluto notevolmente nel tempo e nel 2019 ha ricevuto uno dei maggiori aggiornamenti della sua storia. Da allora, ha continuato a ricevere continue migliorie, per arrivare a oggi con Android Auto 8.0, che avrebbe dovuto portare in dote la nuova interfaccia Coolwalk. Quando arriverà, si potranno visualizzare più elementi a schermo, per un totale di tre app, oltre ad avere l'adattamento nativo a schermi di diverse dimensioni.

Android auto

Interfaccia Coolwalk

Ma non sono solo notizie positive. Android Auto è notoriamente famoso per introdurre anche dei problemi, e nell'ultimo anno il più grave ha interessato i proprietari di Samsung Galaxy S22, un bug poi definitivamente risolto in agosto.

Inoltre anche la compatibilità con i cavi USB in commercio non è una questione da prendere alla leggera, tanto che addirittura Google ha introdotto un controllo per avvisare l'utente di dover cambiare cavo.

Detto questo, Android Auto è sicuramente una delle soluzioni migliori per godersi un viaggio in auto, apprezzato e utilizzato quotidianamente da milioni di utenti, oltre alla vasta compatibilità (secondo la pagina del supporto di Google, qualsiasi smartphone o tablet con Android 6 e versioni successive può eseguire l'ultima versione di Android Auto).

In realtà Android Auto era anche un'app standalone, ovvero che potevate eseguire solo sullo smartphone, al fine di avere un'interfaccia con funzionalità utili durante la guida, adatta da usare con un supporto per auto dove agganciare il telefono, in tutti quei veicoli che fossero privi di uno schermo a bordo.

C'è però un ma. Con Android 12, Google ha impedito agli utenti di avviare l'app da smartphone e a giugno di quest'anno ha definitivamente messo in pensione l'app Android Auto per smartphone.

Cosa vuol dire questo? Niente più Android Auto?

No, vuol dire che Android Auto è ora eseguibile solo connettendo lo smartphone all'auto, mentre se volete accedere all'interfaccia da smartphone la via da seguire è ora Modalità alla guida di Assistant. Nel prossimo paragrafo spiegheremo di cosa si tratta.

Cos'è Android auto

Android Auto vs Modalità alla guida di Assistant: differenze e affinità

Annunciata nel 2019 e finalmente arrivata nel 2021 con una nuova interfaccia, la Modalità di guida di Assistant è stata progettata per sostituire la versione di Android Auto che girava nativamente sugli smartphone.

Il passaggio è stato gestito piuttosto male, e non tutto è andato come avrebbe dovuto, ma il problema maggiore riguarda l'accesso alle sue funzioni. Mentre Android Auto si avvia connettendo il telefono all'auto, la Modalità di guida di Assistant è un po' più complicata (anche se in teoria semplice) da avviare, perché avete a disposizione diverse opzioni. Una è con il comando vocale "Ehi Google, guidiamo!".

Oppure potete fare in modo che si avvii quando vi connettete al Bluetooth della vostra auto o quando il telefono rileva che state guidando (che non sempre funziona).

cos'è modalità alla guida di assistant

Una volta avviato per la prima volta, potete toccare l'icona nell'angolo in basso e utilizzare la scorciatoia Aggiungi Modalità alla guida alla schermata iniziale per avere un pulsante da premere e velocizzare l'accesso in futuro. Tutto sommato, avviare Android Auto è più immediato.

Dal punto di vista dell'interfaccia, all'avvio vediamo una casella di ricerca per la navigazione chiamata "Dove si va?", consigli musicali e scorciatoie per inviare un messaggio di testo o avviare una telefonata utilizzando i comandi vocali. Sullo schermo potete anche mostrare le caselle per musica (Modalità alla guida di Assistant supporta YouTube Music, Spotify e altre app) e navigazione contemporaneamente.

Ma quali sono le differenze con Android Auto? Innanzitutto, l'interfaccia è molto più semplificata e orientata ai comandi vocali, quindi offre meno distrazioni.

Ci sono due differenze chiave: la prima è che Modalità alla guida non funziona in modalità orizzontale, quindi siete obbligati a tenere il telefono in verticale. La seconda è che avete meno app a disposizione, come alcune app multimediali, Google Maps, SMS e opzioni di chiamata. Anche per l'ascolto musicale ci sono alcune limitazioni, in quanto potete accedere solo all'elenco di album, playlist o consigli e non potete sfogliare la vostra libreria.

C'è un'altra considerazione da fare. Modalità alla guida è disponibile solo in alcuni Paesi (tra cui l'Italia), ma oltre alle limitazioni geografiche non è proprio il sostituto ad Android Auto che la gente avrebbe voluto. Probabilmente Google ha ora in mente gli aggiornamenti di Android Auto, ma questo strumento sembra ancora una sorta di lavoro fatto a metà.

Cos'è Modalità alla guida di Assistant

Android Auto vs Android Automotive: differenze e affinità

Cos'è Android Automotive

Passiamo ora a un altro sistema di Google per auto, fonte di enorme confusione tra gli utenti del robottino verde, Android Automotive.

Se Android Auto pone al centro lo smartphone, in quanto non è niente altro che una proiezione del dispositivo sullo schermo dell'auto, che funge solo da supporto, Automotive è un vero e proprio sistema operativo all'interno dell'auto, ed elimina la necessità dello smartphone.

Android Automotive è una variante di Android per veicoli, nientemeno come Android TV lo è per gli apparecchi televisivi.

Comprendiamo bene che a questo punto non si parla più di compatibilità di un'auto con il sistema, ma un'auto deve nascere con Android Automotive al posto del proprio sistema di infotainment, e infatti Automotive gestisce tutto, dai sistemi tradizionali del veicolo come i comandi per il clima, le funzioni per il comfort e le impostazioni generali per arrivare alle app di navigazione, messaggistica e streaming multimediale.

Android Automotive è insomma Android per le auto, e come accade in queste circostanze i produttori possono personalizzare l'esperienza in modo di adeguarla al loro stile.

Quindi Android Automotive non sarà uguale per tutti, ma dipenderà dal marchio del vostro veicolo.

La notizia divertente? Se avete un iPhone e volete usare CarPlay, dovete usare un'app apposita per Automotive, e Google ha addirittura rilasciato un'app di Automotive per poter usare Android Auto! Sembra un'assurdità, ma è in effetti molto comoda in caso usiate un'auto a noleggio, dove ovviamente non potete inserire tutti i vostri dati o il vostro account Google. 

Detto questo, la diffusione di Android Automotive è al momento piuttosto limitata. Partita su veicoli di nicchia come Polestar, ora Google ha iniziato a intrecciare accordi anche con brand più tradizionali come BMW e GM, quindi nei prossimi anni sicuramente sarà più facile vederla. Inoltre lo sviluppo prosegue senza sosta, segno che la Grande G crede fortemente nel progetto. 

Cosa sono i Google Automotive Services

Cosa sono i Google Automotive Services

Fonte: Google

Arriviamo ora all'ultima parte della nostra guida, i Google Automotive Services (GAS).

Come dice Google stesso, i GAS sono una raccolta di applicazioni e servizi che i produttori automobilistici possono scegliere di prendere in licenza e integrare nei loro sistemi di infotainment (IVI) a bordo del veicolo.

In poche parole, i GAS sono applicazioni di sistema Google riunite in un unico pacchetto, in modo non troppo diverso dai Google Play Services per i nostri smartphone. La differenza è che mentre i Google Play Services sono praticamente obbligatori, a meno che un'azienda (come Huawei) non possa usarli, i GAS sono un optional a pagamento che Google offre alle case automobilistiche. Tanto che Ford, GM e Volvo hanno deciso di utilizzare i GAS, invece Stellantis ha stretto una partnership con Amazon. Questo perché come abbiamo visto nella storia della telefonia la forza di un sistema operativo risiede nella quantità e qualità di app a cui permette di accedere, e Google lo sa bene.

Da utenti, non sono cose che potete decidere, ma alla fine avranno un impatto sulla vostra esperienza di guida, e quindi un peso, seppur marginale, nella scelta del veicolo. In ogni caso, l'influenza di Google sulla mobilità è sempre più profonda, e non si vedono molte alternative all'orizzonte. 

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