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Mark Zuckerberg non esclude una versione a pagamento di Facebook ma nega l'uso del microfono a fini pubblicitari

Nicola Ligas
Nicola Ligas Tech Master
Mark Zuckerberg non esclude una versione a pagamento di Facebook ma nega l'uso del microfono a fini pubblicitari

Durante la sua testimonianza di fronte al Congresso degli Stati Uniti, in seguito allo scandalo Cambridge Analytica, Mark Zuckerberg, CEO e fondatore di Facebook, ha risposto a diverse domande, rivelando anche alcuni particolari inediti ed interessanti.

Lasciando infatti un attimo da parte la vicenda che ha legato il social network alla società di data mining britannica, ci sono un paio di dettagli che vogliamo portare alla vostra attenzione.

  • Zuckerberg non ha escluso una versione a pagamento di Facebook. Molte delle domande rivolte al CEO vertevano attorno al modello di business di Facebook, e vari senatori hanno chiesto se Zuckerberg considererebbe una versione a pagamento di Facebook, priva di pubblicità. La risposta è stata un po' evasiva, del tipo "ci sarà sempre una versione gratuita di Facebook", il che non esclude appunto il possibile arrivo di una variante a pagamento. Il CEO ha anche aggiunto che una versione a pagamento è un'ipotesi da prendere in considerazione.
  • Facebook non usa il microfono degli smartphone per pubblicità mirata. Si tratta della risposta ad una teoria secondo la quale la pubblicità mirata dell'azienda sarebbe così efficace perché Facebook ascolta le conversazioni dei suoi utenti tramite il microfono degli smartphone. La domanda è infatti stata molto diretta: "Si o no: Facebook usa l'audio ottenuto da dispositivi mobili per arricchire le sue informazioni personali sugli utenti?” E la risposta altrettanto lapidaria: “No.” Zuckerberg ha inoltre ribadito quanto scritto a chiare lettere nel centro assistenza Facebook: le informazioni degli utenti non sono vendute a terzi e non lo saranno mai.

A seguire trovate il video integrale dell'udienza, udienza che proseguirà nel corso dei prossimi giorni; non escludiamo quindi di tornare a parlarne.

Foto: Getty Image

Via: The Verge