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Le migliori alternative a Google Foto

Le migliori alternative a Google Foto
Lorenzo Delli
Lorenzo Delli

Google Foto è oramai da anni uno dei punti di riferimento per il backup di foto e video su cloud. Le cose però stanno per cambiare. Ci sono alcune alternative, più o meno valide, a cui si può rivolgere la propria attenzione. Prima però ricordiamo cosa succede a partire dal 1° giugno 2021 al servizio di casa Google.

Google Foto Giugno 2021: cosa succede?

Dal 1° giugno 2021 lo spazio di archiviazione su Google Foto non sarà più illimitato, neanche utilizzando la modalità di upload "Alta qualità". La pacchia, insomma, sta per finire. A partire dalla suddetta data, tutti i futuri upload di foto e video andranno ad intaccare i 15 GB di spazio su cloud offerti da Google. Gli upload in Alta qualità effettuati prima del 1 giugno 2021 non intaccheranno la quota. Ci sarà comunque una modalità denominata "Storage Saver" che permetterà di salvare foto e video in versione più compatta proprio a partire dal 1° giugno.

Questo articolo però non vuole essere un suggerimento ad abbandonare definitivamente Google Foto.

Anzi, probabilmente tra i servizi descritti di seguito, quello offerto da Google è ancora il migliore sulla piazza, sia da un punto di vista economico che di funzionalità. Ci sono tra l'altro alcune soluzioni per cercare di continuare ad usare Google Foto gratuitamente gestendo oculatamente lo spazio a disposizione. Abbiamo raccolto una serie di suggerimenti in questo articolo.

Google offre una serie di strumenti per gestire e ottimizzare lo spazio a disposizione.

Il piano a pagamento più economico, che già molti utenti usano, prevede una spesa di 1,99€ al mese per portare lo spazio totale di archiviazione a 100 GB. Per molti potrebbe essere difficile fare a meno delle comodità offerte da Google Foto: backup automatico di foto e video, strumenti di ricerca avanzati (d'altronde stiamo parlando di Google), tool di modifica, suggerimenti, ricordi e tantissimo altro. Vediamo comunque quali alternative potrebbero fare al caso vostro.

È una delle alternative più gettonate, e il perché è presto detto: è incluso nella sottoscrizione ad Amazon Prime. Al momento Prime viene a costare 36€ l'anno, forse una delle soluzioni più economiche tra quelle che andremo a vedere.

Con tale spesa potrete effettuare il backup illimitato di foto su cloud, per poi consultarle rapidamente dall'applicazione o da browser web. L'applicativo è disponibile per Android, iOS, macOS e Windows.

Per funzionamento è probabilmente quella più simile a Google Foto. Come suggerisce il nome dell'applicazione, si tratta di un software adibito unicamente al backup delle foto. Per l'archiviazione classica c'è Amazon Drive, che agli abbonati a Prime offre 5 GB di spazio online.

ATTENZIONE però: il backup dei video va ad intaccare lo spazio di 5 GB di Amazon Drive. Visto il peso dei video che è possibile catturare sugli smartphone di attuale generazione, lo spazio va esaurito entro brevissimo. Nel caso si volesse più spazio di archiviazione si paga una cifra aggiuntiva:

  • 1,99€ al mese - 100 GB di spazio - Circa 14 ore di video 1080p
  • 9,99€ al mese - 1 TB di spazio - Circa 140 ore di video 1080p
  • 19,99€ al mese - 2 TB - Circa 280 ore di video 1080p

Per le foto invece, come già specificato, non c'è limite alla quantità che si può salvare su cloud.

Le immagini vengono salvate nel formato originale a cui vengono caricate, rispettando quindi dimensioni originali e proporzioni. Il motore di ricerca delle immagini potrebbe essere disattivo di default. Dovete recarvi nelle impostazioni e attivare il flag "Trova persone, luoghi e cose". In questo modo comparirà la barra di ricerca sia sugli applicativi che sulla versione browser. È anche possibile organizzare i media per album, date e simili. Nel menu di ricerca le foto sono già raggruppate per "Cose" (ovvero tipo arte, animale, cibo e simili) e per data, oltre che per tipologia di file.

Ricapitolando:

  • 36€ l'anno
  • Spazio per foto illimitato
  • 5 GB per i video (o file), 1,99€ al mese per aggiungere 100 GB

Dropbox

Dropbox è un ottimo servizio di backup di file su cloud, ma non è, come Google Foto o Amazon Photos, un qualcosa di specializzato nel salvataggio di immagini. Inoltre è probabilmente uno dei più cari (e meno flessibili) tra quelli nominati in questo articolo.

Con l'account gratuito, Dropbox vi offre 2 GB di spazio su cloud. Completando il così detto Elenco di controllo introduttivo di Dropbox, invitando amici e colleghi ad iscriversi e anche apportando contribuiti al forum della community, si riceverà spazio extra, ma non sarà mai sufficiente per il backup completo di tutte le foto. Di conseguenza diventa obbligatorio rivolgersi ai piani premium che, come accennato, sono costosi. Si parte immediatamente da 2 TB di spazio su cloud, senza soluzioni intermedie più economiche.

  • Utente singolo (2 TB) - 9,99€ al mese con fatturazione annuale | 11,99€ al mese con fatturazione mensile
  • Family (2 TB), fino a 6 utenti - 16,99€ al mese con fatturazione annuale | 19,99€ al mese con fatturazione mensile

Non vale neanche la pena di tirare in ballo i piani Business, ancora più onerosi (anche se a fronte di più spazio). Se non altro il servizio funziona ottimamente. Il backup delle foto e dei video è automatico, e si può decidere di quali cartelle effettuarlo.

I file sono ovviamente a grandezza originale. La consultazione delle foto salvate su cloud da dispositivi mobili però non è certo il massimo. Il visualizzatore di immagini è essenziale, e non c'è un sistema di ricerca che permetta di filtrarle in qualche modo.

Da evidenziare la possibilità di recuperare file eliminati o modificati per errore grazie ad un'apposita sezione che raccoglie tutti i file cancellati fino a 30 giorni prima. Con Dropbox Professional tale soglia aumenta fino a 180 giorni. Dropbox è disponibile come app desktop per macOS e Windows, come app mobile per Android e iOS. Ci si può anche accedere da browser.

Ricapitolando:

  • 2 GB gratis per testare il servizio
  • Minimo 119,88€ l'anno
  • 2 TB di spazio per file, foto, video

OneDrive

OneDrive di Microsoft è una soluzione molto interessante. Sulla carta sarebbe un servizio di backup più sulla falsa riga di Dropbox e simili. Il grande vantaggio è che con un prezzo simile a quello di altri competitor non solo offre 1 TB di spazio su cloud (ovvero un bel po'), ma anche le app di Office incluse (Word, Excel, PowerPoint, Outlook) con la possibilità di installarle su un totale di 5 PC o Mac (oltre a dispositivi mobili).

L'account di base, ovvero quello di Microsoft, offre 5 GB di spazio gratuito su Cloud, utile anche solo a testare il servizio e i vari applicativi. Nel caso si voglia sbloccare i vantaggi precedentemente elencati ci sono diversi piani:

  • 2€ al mese - OneDrive Standalone (no Office) con 100 GB di spazio
  • 69€ l'anno (o 7€/mese) - Microsoft 365 Personal con 1 TB di spazio e Office su 5 dispositivi
  • 99€ l'anno (o 10€/mese) - Microsoft 360 Family con 6 TB di spazio (fino a 1 TB per 6 persone) e Office per 6 persone su 5 dispositivi a testa

Il piano Family prevede anche la prova gratuita di un mese. In realtà scaricando l'app di OneDrive su smartphone, recandosi sulla sezione per l'acquisto delle funzionalità premium si scopre che anche Microsoft 365 Personal include un mese gratuito. Come visto nell'elenco puntato, c'è anche la possibilità di acquistare i classici 100 GB di spazio su cloud senza Office. Solo che il prezzo è identico a quello applicato da Google Foto.

L'app per smartphone prevede il caricamento automatico da fotocamera, e c'è effettivamente una sezione dedicata interamente alle Foto che carica le immagini e i video anche piuttosto velocemente. Si può anche creare Album specifici dove raccogliere foto e video. Manca però uno strumento di ricerca in stile Google Foto. Di conseguenza, o le foto sono rinominate in modo sensato, o trovate a colpo sicuro ciò che cercate diventerà impossibile. Piccola nota positiva: di recente Microsoft ha introdotto il supporto al cast dei contenuti.

Ricapitolando:

  • 5 GB gratuiti per provare il servizio
  • Minimo 24€ l'anno (circa)
  • 100 GB di spazio o, con 69€ l'anno, 1 TB
  • Piani di abbonamento con Office incluso

iCloud (Apple Foto)

Se a colazione mangiate pane ed ecosistema Apple saprete benissimo di cosa si tratta, e probabilmente non avrete nemmeno troppo bisogno di questo articolo. Se però utilizzavate Google Foto proprio per via del backup gratuito illimitato anche sui vostri dispositivi Apple e siete a caccia di un'alternativa a pagamento, iCloud è probabilmente la scelta più sensata.

Da una parte, riversare tutte le vostre foto sul cloud di Apple potrebbe "costringervi" in futuro a rimanere fedeli alla mela. Dall'altra è anche vero che iCloud si integra così bene con tutto l'ecosistema che, più che una costrizione, vi sembrerà cosa buona e giusta.

Di base iCloud offre a tutti i suoi utenti 5 GB di spazio di archiviazione. Il servizio ha tante ramificazione, tra cui Foto, Drive, Messaggi, e in generale si occupa di sincronizzare tutti i dati dei vostri applicativi in modo da averli sempre a disposizione su Mac, iPhone e iPad. Anche in questo caso quindi non siamo di fronte ad un qualcosa concepito unicamente per la gestione delle immagini. L'interfaccia permette di consultare gli album, anche suddivisi per tipologia di file multimediali, tutte le immagini o i così detti "Momenti", che altro non è che una suddivisione cronologica di quanto caricato su iCloud. Il servizio è accessibile anche da browser, ma è dall'app Foto di macOS o dall'app iOS che la ricerca delle immagini dà il meglio di sé: è possibile, sulla falsa riga di Google Foto, cercare per soggetti (gatto, mare, lampada), per volti o per luoghi.

Veniamo quindi ai prezzi. Il piano base è probabilmente quello più popolare e impopolare allo stesso tempo. Da un punto di vista di costo è il più economico in circolazione: con 11,88€ l'anno avete 50 GB di spazio sul cloud di Apple. Il problema è che 50 gigabyte sono veramente pochi. Finché li utilizzate per sincronizzare file vitali da avere sempre a disposizione sull'ecosistema possono bastare. Se iniziate ad utilizzarli per le foto li vedrete letteralmente evaporare nell'arco di poco tempo, specialmente se iniziate a caricare anche video. Quali alternative ci sono? Altri due piani:

  • 0,99€ al mese - 50 GB di spazio su cloud
  • 2,99€ al mese - 200 GB di spazio su cloud
  • 9,99€ al mese - 2 TB di spazio su cloud

Non sono previsti sconti per fatturazioni annuali. I prezzi alla fine non sono così malvagi, e sono più o meno in linea con quelli applicati da Google. Non manca poi la possibilità di attivare "In famiglia", per condividere con i membri del nucleo familiare lo spazio su iCloud.

Potrebbe convenire anche valutare l'abbonamento a Apple One, che comprende anche l'accesso a Music, TV+, Arcade e 200 GB di iCloud. Nota importante: iCloud è praticamente l'unico servizio che su iOS effettua il backup anche in background.

Ricapitolando:

  • 5 GB gratuiti per provare il servizio
  • Minimo 12€ l'anno (per pochi GB)
  • 36€ circa per 200 GB al mese
  • Sincronizzazione su tutto l'ecosistema Apple

Flickr

Nelle vostre scorribande internettiane potreste esservi imbattuti in Flickr. D'altronde si parla di un servizio in circolazione da più di 17 anni. In questo caso si tratta di un qualcosa specializzato unicamente nella gestione delle fotografie. Il suo funzionamento però è più simile a quello di un social network. L'idea sarebbe quella di condividere i propri scatti con gli altri utenti Flickr, in modo da collezionare views o comunque farsi scoprire grazie a quanto prodotto con le fotocamere. Nulla vieta di caricare video e foto in modo totalmente privato, ma ci sono comunque altri "ostacoli" che lo rendono ben diverso da Google Foto e colleghi.

L'account gratuito vi permette di caricare fino a 1.000 file. Come dicevamo però, nel caso vogliate creare un backup di file personali da non mostrare al grande pubblico, dovrete caricarli in forma privata con il flag "Solo tu". Poco male: nel caso stiate cercando di capire se Flickr fa per voi, potete fare qualche prova anche da smartphone, ricordandovi magari di inserire le immagini in determinati album o di scrivere dei tag che vi aiutino a ritrovarle. La funzionalità di ricerca però vi mostrerà sia i risultati vostri che quelli caricati online pubblicamente da altri utenti. Manca poi, per l'account free, una opzione per l'auto-caricamento delle immagini da smartphone.

Si deve quindi rivolgere la propria attenzione a Flickr Pro, che sblocca, tra le altre cose, l'auto-upload, niente pubblicità (perché c'è anche quella nell'app) e, soprattutto, spazio illimitato per foto e video. Vediamo i prezzi:

  • 7,49€ al mese - Piano mensile - Spazio illimitato e auto-upload
  • 65,88€ l'anno (5,49€/mese) - Piano annuale -  Spazio illimitato, auto-upload e sconti esclusivi
  • 19,99€ ogni 3 mesi - Piano Trimestrale - Spazio illimitato e auto-upload

È senza dubbio una delle soluzioni più care tra quelle viste, ma il fatto che lo spazio sia illimitato la rende particolarmente golosa.

C'è una limitazione sulle dimensioni delle foto e dei video: ogni immagine non può occupare più di 200 MB e i video sono consentiti solo fino a 1 GB ciascuno. Qui trovate tutti i dettagli sulle limitazioni imposte da Flickr. L'auto upload funziona anche da desktop. C'è l'applicativo per Windows e macOS e ovviamente anche la controparte mobile per Android e iOS. Nulla vieta di gestire il tutto da browser.

Si tratta insomma di un servizio molto particolare. Suggerirlo a chi è abituato agli automatismi di Google Foto e alle sue funzionalità non è così banale.

Ricapitolando:

  • Upload 1.000 foto/video gratuiti per testare (in parte) il servizio)
  • 65,88€ l'anno per foto/video illimitati, è la scelta più economica
  • Limitazione alle dimensioni massime dei video

Altre alternative da prendere in considerazione

Ovviamente quelli elencati non sono gli unici servizi di backup su cloud a disposizione. Trovare però un qualcosa di specializzato nelle foto e nei video è abbastanza arduo. Potreste rivolgere la vostra attenzione ad Adobe Creative Cloud, ma va da sé che si tratti di un qualcosa per versi di "nicchia" (visto che include l'accesso a tanti software professionali) e di particolarmente costoso.

Ci sono poi altri servizi sulla falsa riga ad esempio di Dropbox, come BOX, che con i piani Business e Business Plus (13,50€/mese e 22,50€/mese) offre addirittura spazio illimitato, o MEGA, che con 4,99€ al mese vi permette di salvare online 400 GB di dati.

Tra le alternative suggerite dagli utenti sul nostro gruppo Facebook SmartWorld Family Official c'è Terabox (ex Dubox). Sulla carta sembra un servizio cloud fantastico, visto che offre 1 TB di spazio gratis a tutti gli utenti che si iscrivono. E c'è già l'app Android e iOS. Non ci sentiamo però di suggerirvela a cuor leggero. La compagnia è giapponese, ma in realtà fa riferimento a Baidu, il motore di ricerca più usato in Cina. I termini di servizio parlano chiaro: la situazione potrebbe cambiare da un momento all'altro (ovviamente con avvertimento via mail prima del cambio effettivo). Una regola che vale per la maggior parte dei servizi, sia chiaro, ma non si può certo dire che Terabox sia così conosciuta da risultare affidabile quanto gli altri citati nell'articolo.

Inoltre già quando si chiamava Dubox c'erano diversi dubbi sulla "bontà" del servizio. In futuro ad esempio il servizio potrebbe limitare la velocità di download (quella di upload pare sia già lenta), una limitazione sbloccabile solo dagli utenti premium.

Ci sarebbe anche iDrive: 5 GB gratuiti per provare il servizio (con annessa app mobile), e piani annuali in linea con quanto visto finora con ben 5 TB di spazio su cloud. iDrive è gestita da una società fondata nel 1995, nel campo dell'informatica insomma da un bel po' di tempo. Alternativamente potreste valutare anche ASUS Webstorage, che in questi giorni sta proponendo sconti speciali proprio per i futuri "orfani" di Google Foto. Anche qui troviamo 5 GB gratuiti per testare il servizio, con applicativo per iOS, Android, Windows, macOS e Linux. I piani a pagamento partono da 22,49€ l'anno per 200 GB.

L'ultima soluzione è quella del supporto fisico, gelosamente custodito tra le mura di casa. Con un po' di dimestichezza è possibile mettere su dei sistemi di backup basati su NAS che possono risultare convenienti e, per certi versi, anche più pratici.

Avrete però sempre a che fare con lo "spettro" dei guasti. Un servizio cloud erogato da società quali Microsoft, Google, Amazon o Apple avrà senza dubbio delle garanzie aggiuntive che con un sistema casalingo è più difficile garantire.

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