La prossima beta di iOS 14 dispiacerà parecchio a Facebook

Con il prossimo update di iOS 14 arriverà l'App Tracking Transparency, che darà il colpo di grazia al tracking degli utenti per fini pubblicitari
Giuseppe Tripodi
Giuseppe Tripodi Tech Master
La prossima beta di iOS 14 dispiacerà parecchio a Facebook

Durante il WWDC 2020 dello scorso giugno, Apple annunciò che con iOS 14 gli utenti avrebbero avuto la possibilità di bloccare il tracciamento per fini pubblicitari. Questo in buona parte è già successo, ma la prossima release del sistema operativo sarà l'ultimo tassello del puzzle: arriverà l'App Tracking Transparency, un sistema che introduce un popup per ogni singola app, che richiederà all'utente il permesso di essere tracciato.

Sapevamo da tempo che questa funzione sarebbe arrivata, ma Tim Cook ha annunciato qualche dettaglio in più proprio oggi, in occasione del Data Privacy Day, evento annuale che si tiene ogni anno il 28 gennaio. Il CEO di Apple ha comunicato che il sistema di App Tracking Transparency arriverà già dalla prossima beta, per poi arrivare su tutti gli iPhone in primavera.

Si tratterà di un grosso cambiamento nella gestione dell'Identifier for Advertiser (IDFA), l'identificativo unico che permette alle app di tracciare l'utente, anche su app di terze parti.

Tra le tantissime app che ne facevano uso, il caso più lampante è ovviamente Facebook, che tramite l'IDFA riusciva a tracciare il comportamento degli utenti anche quando lasciavano il social network. Ad esempio, se avete mai cliccato su una pubblicità su Facebook per installare l'app proposta o visitare il sito pubblicizzato, il tracciamento via IDFA permetteva a Facebook di sapere che la pubblicità in questione aveva avuto successo.

Non stupisce, quindi, che le forti limitazioni imposte da Apple all'utilizzo di questo identificativo abbiano già fatto alterare Facebook: a dicembre, la dirigenza del social network aveva acquistato delle pagine pubblicitarie sui più famosi quotidiani statunitensi (New York Times, il Wall Street Journal Washington Post) per attaccare Apple.

I cambiamenti di Apple in termini di politiche di tracciamento sono già iniziati con il rilascio di iOS 14: già da qualche mese, infatti, chi utilizza l'ultima versione del sistema operativo della mela, può richiedere di bloccare ogni tipo di tracciamento.

Impostazioni > Privacy > Tracciamento > Richiesta tracciamento attività > Off

Basta seguire questi semplici step per evitare che qualsiasi applicazione possa anche solo richiedere l'accesso all'IDFA, ma la prossima versione di iOS introdurrà una tutela in più anche per gli utenti che non hanno modificato questa impostazione.

Quel che succederà è che ogni applicazione, al primo avvio, dovrà esplicitamente richiedere all'utente la possibilità di tracciarlo, anche al di fuori dell'applicazione. La schermata di richiesta, per altro, sarà piuttosto esplicita e difficilmente gli utenti più consapevoli avranno voglia di acconsentire.

Vale la pena precisare che l'avviso apparirà anche sulle applicazioni prodotte da Apple stessa, anche se sarà comunque necessario disattivare un'altra voce del menu Apple per evitare la pubblicità mirata di Apple (presente esclusivamente in App Store, Apple News e Borsa). Per non ricevere pubblicità mirate nelle app della mela dovete infatti seguire questi step:

Impostazioni > Privacy > Pubblicità > Annunci personalizzati > Off

La nuova gestione dell'IDFA è un cambiamento importante anche in termini di paradigma: si passa da un sistema Opt-out (abilitato di default, ma che è possibile disattivare) ad un sistema Opt-in, ossa un approccio per cui per essere tracciati è necessario dare il proprio consenso esplicito, per ogni singola app. Inoltre, ovviamente sarà possibile cambiare idea e negare il consenso in ogni momento dalle Impostazioni.

Infine, le policy che regolano la pubblicazione in App Store impediscono che le applicazioni possano limitare le proprie funzionalità per chi non accetta di essere tracciato.

È davvero un colpo grosso per Apple, che ancora una volta rafforza il proprio nome come società che tutela la privacy, in contrapposizione alla maggior parte delle altre aziende della Silicon Valley. Per saperne di più su cosa cambierà, vi suggeriamo di dare un'occhiata al documento A Day in the Life of Your Data, pubblicato oggi in occasione del Data Privacy Day.