Dodici anni di iPad: come Apple ha creato e rivoluzionato i tablet

Dodici anni dal lancio del primo iPad. Una strada lunghissima, composta da tanti modelli e quattro linee diverse per i diversi tipi di utenza
SmartWorld team
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Dodici anni di iPad: come Apple ha creato e rivoluzionato i tablet

Il 27 gennaio 2010 l'allora CEO di Apple, Steve Jobs, presentava al mondo intero il primo iPad durante un keynote tenutosi allo Yerba Buena Center for The Arts Theather a San Francisco. Un dispositivo inedito per quei tempi, un incrocio tra uno smartphone (che allora erano davvero compatti, molto più dell'attuale iPhone 13 Mini e di alcuni smartphone Android - non ultimi il Galaxy S22 e lo Xiaomi 12X) e un computer. Un prodotto che, partendo proprio da due fattori assolutamente centrali come l'ampio display e la praticità del touch, avrebbe dovuto collocarsi esattamente al centro tra la facilità d'uso di uno smartphone e le funzioni avanzate di un PC, sostituendo il primo o il secondo in base ai diversi contesti, produttivi o multimediali. L'iPad debuttò in Italia il 28 maggio dello stesso anno e alla fine del 2010 riuscì a brindare al risultato di 15 milioni di unità vendute.

Un successo importante, il primo di una lunga serie.

iPad: una storia lunghissima articolata in quattro linee

A dodici anni di distanza da quel 27 gennaio 2010, i tablet di Apple hanno percorso una strada lunghissima. Hanno cambiato dimensioni, componenti interni e per certi versi anche la filosofia che li ha portati a esordire sul mercato. Hanno sofferto, un po' come tutti i tablet, il sopravanzare delle dimensioni degli smartphone, ma anche l'impossibilità di sostituire completamente il computer per certi utilizzi. Soprattutto negli ultimi anni, Apple ha voluto estendere la visione originaria del compianto Steve Jobs sino a portarla a un livello successivo, immaginando gli iPad come dei veri e propri sostituti dei computer portatili: è nata così la categoria degli iPad Pro, che si è portata dietro alcuni strumenti imprescindibili per la produttività, come l'Apple Pencil e la tastiera; è nato il sistema operativo iPadOS, una versione di iOS cucita su misura per i tablet. Ma l'idea del visionario CEO di Apple non è stata completamente abbandonata e il modello base resta ancora ad oggi campione di vendite.

Anche la serie iPad Mini, introdotta per la prima volta il 23 ottobre 2012 e più di tutti in sofferenza per il crescere delle dimensioni degli smartphone, è stata riportata sul mercato lo scorso settembre nel keynote degli iPhone 13: l'ultimo iPad Mini 6 è quello che più di tutti si avvicina all'idea del tablet per gli utenti in mobilità e si pone, come il primo storico modello, al centro tra i due "fuochi" degli smartphone e dei computer.

iPad: dall'assenza di fotocamere al display più grande

In dodici anni, Apple ha presentato ben 29 iPad diversi, raggruppate in quattro linee differenti: quella base (la più vicina all'originario iPad); i modelli Pro (che ambiscono a sostituire i PC), le varianti Mini e, esattamente al centro, gli iPad Air. Il prossimo 8 marzo si potrebbe arrivare a cifra tonda con il lancio dell'iPad Air 5. Un percorso come dicevamo lunghissimo, ma il primo modello è quello che non si scorda mai: non aveva fotocamere, basandosi unicamente sui vantaggi di uno schermo multi-touch da 9,7 pollici; tre tagli di memoria (16, 32 e 64 gigabyte non espandibili) e due versioni, quella Wi-Fi e in 3G.

L'iPad 2 fu una rivoluzione, migliorando l'idea di base: spazio alle fotocamere e a una maggiore potenza; l'iPad 3, dal suo canto, porta il display Retina anche sui tablet di Apple. E poi via con i modelli successivi: per iPad 4 è tempo di connettività LTE e connettore Lightning, mentre l'iPad 6 porta per la prima volta sul modello base l'Apple Pencil e un prezzo di partenza in controtendenza con il passato (il modello base da 32 gigabyte parte da 359 euro). Il penultimo iPad 8 modifica l'impianto scheletrico del primo tablet di Steve Jobs, portando il display a 10.2 pollici.

iPad Air: esattamente al centro

Il 2013 segna l'esordio dell'inedito iPad Air, riprendendo quella nomenclatura (Air, appunto) che gli affezionati del mondo Apple avevano già imparato a conoscere sui Mac. Il suo segreto è proprio la leggerezza: appena 469 grammi per il modello Wi-Fi e 478 per quello con connettività cellulare. iPad Air 2 segna l'esordio del display a laminazione completa, mentre l'Air 3 ripropone l'Apple Pencil e uno schermo da 10.5 pollici.

Infine, l'iPad Air 4, con il suo design ripreso dalla gamma iPad Pro e con le caratteristiche da perfetto intermedio tra il modello base e i tablet più avanzati della "mela": maggiore potenza, connettore USB-C (finalmente) e tastiera dei Pro. In attesa dell'iPad Air 5, in arrivo il prossimo otto marzo.

iPad Mini: il compagno ideale della mobilità

Due anni dopo l'esordio degli iPad, Apple rivoluziona nuovamente il mercato dei tablet, dando vita a una sottocategoria che sarà poi ripresa da diversi produttori Android. Il neo amministratore delegato Tim Cook, insediatosi una manciata di mesi prima dal posto lasciato vuoto a seguito della morte del compianto Steve Jobs, presentava iPad Mini: un prodotto inedito, ma che aveva senso per gli utenti in mobilità, considerate anche le dimensioni ancora poco "generose" degli smartphone. Il primo modello era sostanzialmente un iPad 2 in formato "Mini"; il secondo, invece, quello di maggior successo, grazie al suo display retina qualitativamente migliore e a una buona dose in più di potenza.

Così di successo che Apple decise di non stravolgere nulla con l'iPad Mini 3, inserendo solamente il Touch ID, introdotto per la prima volta su iPhone a partire dall'iPhone 5S. iPad Mini 5 porta l'Apple Pencil anche in questa categoria, segnando nuovamente il ritorno della serie dopo un paio di anni di assenza. Due anni più tardi, l'iPad Mini 6 rivoluziona il mercato: display più grande e design degli iPad Pro.

iPad Pro: i tablet che vogliono sostituire i PC

Un'altra data importante nella storia di iPad è il 2015, quando Apple presenta il primo modello Pro con dimensione da 12.9 pollici. È il modello che più di tutti vuole avvicinarsi ai PC, grazie a prestazioni molto migliorate, display al top e la presenza di una tastiera dedicata con Apple Pencil. Nel 2017, il modello base passa dai 9.7 ai 10.5 pollici e scopre per la prima volta tutti i benefici della frequenza di aggiornamento di 120 Hz, che poi diventerà un fattore nel 2018 grazie al nuovi iPad Pro 11 e 12.9, con il loro iconico design che ispirerà anche gli iPhone 12 e gli iPhone 13.

Un percorso in crescendo, a tal punto da far spazio al connettore USB Type-C, a una versione modificata di iOS per adattarsi al meglio ai tablet, il sensore LiDAR e, con i modelli dello scorso anno, il processore Apple M1 dei Mac e il display mini-LED sul modello da 12.9 pollici.

iPad Air 5, e poi?

Adesso è l'ora di iPad Air 5. Apple ha dimostrato in questi ultimi due anni di volere perseguire due strade diverse: l'idea di Steve Jobs e quella che immagina gli iPad come veri e propri sostituti dei computer portatili. Un difficile equilibrio per evitare di fagocitare due categorie che non vogliono farsi battaglia. Ma se l'hardware ha ormai raggiunto una maturità, toccherà adesso a iPadOS il compito di esaltare una gamma di dispositivi che ha fatto la storia del mercato mobile, portandoli a un livello ancora superiore.