Un MacBook con touchscreen potrebbe davvero essere realtà

Nel frattempo, i MacBook Pro con M2 hanno subito un altro ritardo
Alessandro Nodari
Alessandro Nodari
Un MacBook con touchscreen potrebbe davvero essere realtà

Steve Jobs era convinto che gli schermi touch sui portatili fossero terribili, ergonomicamente parlando, in quanto "le superfici touch non vogliono essere verticali", quindi si era sempre opposto all'idea.

Ma questo avveniva più di dodici anni fa, ora ci sono iPhone con schermi da 6,7 pollici e Apple è molto cambiata, quindi i tempi potrebbero essere maturi per un MacBook dotato di funzionalità touch, almeno secondo Gurman.

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MacBook con schermo touch forse nel 2025

Il noto giornalista ha infatti pubblicato un Tweet secondo cui Apple starebbe lavorando a un Mac con touchscreen. La notizia non è nuova, nel passato già il capo dello sviluppo software di Apple Craig Federighi aveva affermato che l'azienda avesse scartato diversi prototipi.

Ora però, Gurman afferma che il progetto, per quanto nelle fasi iniziali, vede diversi ingegneri attivamente coinvolti e, sebbene nulla sia definitivo, il primo MacBook touch potrebbe arrivare già nel 2025.

Il giornalista inoltre afferma che questo dispositivo non utilizzerebbe un pannello Mini LED come negli attuali MacBook Pro da 14 e 16 pollici, ma un pannello OLED, mentre per il resto non sarebbe molto diverso dagli attuali MacBook Pro.

Ma da dove viene questo cambio di direzione? Riprendendo la citazione di Jobs del 2010, il visionario imprenditore aveva affermato come da anni stessero lavorando a quella possibilità, ed evidentemente, come precisato da Federighi in tempi più recenti, gli studi sono proseguiti anche in questi anni, ma l'unica soluzione che hanno portato avanti è stata l'odiata/amata Touch Bar, poi comunque abbandonata. 

Ora però i tempi potrebbero essere cambiati. Innanzitutto, Apple ha introdotto la Apple Pencil, un'altra idea fortemente osteggiata da Jobs, e la pressione dei portatili Windows, spesso e volentieri dotati di schermi touch, potrebbe aver fatto cambiare idea ai dirigenti della mela. 

Dopotutto, aggiungere uno schermo touch, per quanto tabù, non toglierebbe funzionalità al Mac, ma sicuramente forzerebbe Apple a mettere mano a macOS e forse finalmente decidersi cosa fare con gli iPad, che stanno diventando sempre più dei computer. 

MacBook Pro 2023, nuovo ritardo

Nel frattempo, stiamo attendendo da tempo i nuovi MacBook Pro da 14 e 16 pollici con chip M2 Pro e M2 Max, che sarebbero dovuti arrivare sul mercato all'inizio del 2023.

Ora, secondo il quotidiano taiwanese DigiTimes, potrebbe esserci un ulteriore ritardo.

Il giornale non spiega esattamente quanto verranno rimandati, ma Gurman ha affermato qualche giorno fa che Apple prevede di lanciare i nuovi MacBook nella prima metà del 2023, quindi al più tardi al WWDC di giugno, mentre in precedenza aveva parlato del primo trimestre del 2023, in contemporanea con il rilascio di macOS Ventura 13.3.

Difficile fare previsioni a riguardo. Quello che sappiamo è che TSMC, che produce i chip per Apple, ha avviato la produzione di massa di chip a 3 nm alla fine di dicembre, ma ancora non si sa se i chip M2 Pro e M2 Max saranno a 3 nm o rimarranno 5 nm come gli attuali M2, ma Gurman ha parlato di miglioramenti marginali rispetto agli attuali M1 Pro e M1 Max (a 5 nm).

Per quanto riguarda i modelli attuali, si prevede che le spedizioni di MacBook diminuiranno fino al 50% nel primo trimestre del 2023, principalmente a causa di problemi con Wingtech, la società che si occupa di assemblarli.

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