Project "Breakout" potrebbe rendere Apple una sorta di finanziaria, possibilmente in tutto il mondo

Project "Breakout" potrebbe rendere Apple una sorta di finanziaria, possibilmente in tutto il mondo
Alessandro Nodari
Alessandro Nodari

Tutti conosciamo Apple Pay, lo strumento di pagamento di Apple che consente di effettuare pagamenti contactless con i dispositivi dell'azienda. È diffuso in più di 70 paesi ma forse non tutti sanno che alcune funzioni come i pagamenti peer-to-peer, Apple Card e Apple Cash sono presenti solo negli Stati Uniti.

Ora l'azienda di Cupertino avrebbe in mente di espandere i propri servizi in tutto il mondo e per farlo starebbe sviluppando una propria infrastruttura di elaborazione dei pagamenti per futuri prodotti finanziari, come l'analisi delle frodi, i controlli del credito e la gestione delle controversie. Il progetto, riportato dal sempre ben informato Mark Gurman di Bloomberg, è mirato a ridurre la dipendenza di Apple da partner esterni, ed è mirato a servizi futuri.

Ma non solo. Apple starebbe lavorando anche a una funzione di Apple Pay, chiamata Apple Pay in 4, che permetterebbe di pagare gli acquisti in quattro rate senza interessi ogni due settimane, a cui affiancare una rateizzazione in più mesi con interessi chiamata Apple Pay mensile.

Com'era prevedibile, anche se non ci sono tempistiche definite, la notizia ha fatto crollare le azioni degli attuali partner di Apple nei pagamenti, CoreCard Corp. e Green Dot Corp. dell'8% e Goldman Sachs Group Inc., del l'1,2%.

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