
Destiny 2: L'Eclissi vi farà venire voglia di Destiny 3
Oltre 200.000 giocatori sono connessi nello stesso momento su Destiny 2 mentre leggete queste paroleIn un'epoca in cui i giochi come servizi muoiono ancor prima di nascere, come i recenti Babylon's Fall e Rumbleverse, ce n'è uno inarrestabile: Destiny 2, e non capisco come sia possibile.
Sia chiaro, sono un giocatore di Destiny della prima ora. Anzi, della seconda, considerando che ho cominciato a giocarci su Xbox One all'uscita della prima espansione, "Il Re dei Corrotti", otto anni fa. Ci giocavo da solo, o meglio, con sconosciuti online: per un periodo feci gruppo fisso con un paio di ragazzi milanesi di cui ho perso le tracce (ma credo siano ancora nella lista amici), ma poi ho convinto i miei amici a provarlo. Solo che loro avevano PlayStation, quindi ho dovuto abbandonare il mio cacciatore su Xbox con 60 ore sul groppone per ricominciare l'avventura daccapo con uno stregone. Da lì, non ho mai più smesso (in realtà non è vero, ho smesso dopo il piano post-lancio de I Rinnegati, ma era più romantico dirlo in modo diverso).
Parola d'ordine: assuefacente

Ho seguito Destiny ovunque lui andasse, fino a quando Destiny 2 non mi ha lasciato l'amaro in bocca. Il lancio mi aveva convito a metà, i DLC successivi ancora meno, mentre "I Rinnegati", la prima espansione, aveva rimesso un po' di tasselli al proprio posto. Il problema successivo è che ogni nuovo contenuto di Destiny 2 sembra fare da preludio ad un qualcosa di grande che poi puntualmente non arriva mai.
A fare da croce e delizia è il suo gameplay loop: lo sappiamo, Bungie è maestra nel saper confezionare sparatorie, nel renderle dinamiche e assuefacenti, elementi che si traducono in un gameplay tra i più solidi nel panorama degli sparatutto. C'è un miscuglio di salti precisi, verticalità, di un feeling naturale delle armi e degli impatti, che, una volta provati, generano un'assuefazione che in pratica tengono in piedi l'intera struttura. Una struttura che, parliamoci chiaro, non è mai cambiata.
Diverso, ma uguale

Se Destiny 2 è ancora così giocato, è perché è ancora Destiny 2. Tuttavia rimango sempre esterrefatto di quanto Bungie abusi del riciclo, anche nella nuova espansione, L'Eclissi. Ho giocato l'intera, nuova campagna con un amico proprio come ai vecchi tempi, metà delle missioni a difficoltà Leggendaria, l'altra a Classica. Quello che ci siamo trovati davanti è una cinque-ore (triplicate a difficoltà Leggendaria) di copia carbone di avventure già vissute, se non per qualche spunto qua e là. Anzi, ironia della sorte, le stesse, poche novità vengono riciclate più e più volte all'interno della stessa campagna. È come se Bungie avesse paura di provare qualcosa di nuovo, di intervenire su un mosaico che funziona ormai da dieci anni.
Non si aggiusta ciò che non è rotto, ma sono dieci anni che spariamo ai Vex, ai Cabal, ai corrotti, e sono sempre e solo loro.
Così come le classi: sempre tre, sempre e solo tre. Almeno c'è una nuova sottoclasse, la "Telascura", eppure non è poi così originale nella diversificazione delle abilità. Mi dispiace, perché la nuova città, Neonuma, è una location cyberpunk stilisticamente molto accattivante, alla quale però manca della verve. Credevo che l'introduzione del rampino, sottoforma di una semplice abilità, potesse scuotere la struttura delle zone aperte, attingendo magari dalla potenza delle console di attuale generazione, ma bene o male siamo davanti ai soliti stanzoni con i soliti eventi, null'altro. Anzi, per molti versi è anche la meno ispirata in termini di morfologia: se non fosse per un evento pubblico tra i più grandi mai visti in Destiny 2 e per dei settori perduti ben confezionati, l'avremmo collocata tra le peggiori.
Un mondo di contenuti

Lo avrete senz'altro capito, Destiny 2: L'Eclissi è un'espansione conservativa, che vi fa nuovamente fare le stesse cose fatte in passato illudendovi di star giocando a qualcosa di nuovo.
Ciononostante, c'è qualcosa che mi ha lasciato senza parole.
Ammetto di non aver toccato né Ombre dal Profondo, né Oltre la Luce, quindi sono indietro di due espansioni, ma sono rimasto folgorato dalla quantità di contenuti aggiunti, di personaggi, dell'ampliamento della lore, di taglie, di missioni, di venditori, di qualsiasi cosa.
L'aspetto che più mi ha convinto, e che presumibilmente mi spingerà a continuare la mia avventura oltre la stesura di questo articolo, è finalmente l'approfondimento della personalizzazione delle classi: le sottoclassi godono di nuovi talenti, così come l'equipaggiamento, nei cui pezzi è possibile incastonare delle migliorie per dare sfogo a build personalizzate. Anche la cura delle armi esotiche ha raggiunto davvero l'eccellenza: tutte quelle che ho avuto modo di provare in L'Eclissi sono straordinarie. Tra mitragliatori con lancia granate annessi e archi che generano barriere di ghiaccio, gli sviluppatori si sono divertiti nel realizzare quante più bocche da fuoco dagli effetti creativi.
Si torna sempre dove si è stati bene

Si respira, ora, l'aria di un vero sandbox delle armi, un MMO FPS come non ne esistono al momento sul mercato. Mentre batto queste parole, ci sono oltre 200.000 giocatori online solo su Steam, e chissà quanti altri su PlayStation e Xbox: l'espansione ha riportato una marea di giocatori di nuovo sul vascello di Bungie, il che è da ammirare.
Certo, avrei tanto voluto nuove classi, delle nuove razze, delle modalità davvero nuove (bella come Azzardo, magari), avrei tanto voluto che le navicelle fossero state valorizzate, che fosse stato possibile viaggiare per lo spazio, ma non è ancora quel giorno. Chissà, forse in Destiny 3, ma fino ad allora becchiamoci il loop assuefacente e godiamocelo fino a quando la ripetitività non uccida il divertimento.
Vi ricordiamo che Destiny 2: L'Eclissi è disponibile su PS5, PS4, Xbox Series X|S, Xbox One e PC al prezzo di 49,99€ nel solo formato digitale.
Il gioco base è gratuito insieme ai primi DLC rilasciati post-lancio.
Destiny 2: L'Eclissi - Foto




