Come funziona la CIE, la Carta d'Identità Elettronica Italiana

Alessandro Nodari
Alessandro Nodari
Come funziona la CIE, la Carta d'Identità Elettronica Italiana

La carta d'identità cartacea non era (o è) un documento che usavamo spesso, a parte quando ci veniva chiesta per un controllo dalle forze dell'ordine, per attivare una SIM (per esempio) o per un viaggio nei Paesi UE.

Ma la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e soprattutto il regolamento europeo per l'identificazione elettronica (eIDAS) hanno portato a sviluppare esigenze diverse, ed ecco che ora la nostra carta d'identità potrà servire per accedere a tutti i servizi come INPS, rapporti con il Comune o altro, proprio come lo SPID, a cui dovrebbe essere equiparata (e che forse persino potrebbe sostituire).

Ma cos'è e come funziona la Carta d'Identità Elettronica (CIE) nel 2022? Andiamo a scoprirlo, cercando anche di approfondire come richiederla, quanto costa e altre informazioni utili. Vi segnaliamo anche la guida per usare la CIE al posto dello SPID.

Indice

Cos'è e a cosa serve la CIE

La Carta d'Identità Elettronica (CIE) è il documento di identità per i cittadini italiani che sostituisce il documento cartaceo e consente l'accesso ai servizi online (come usare la PEC Aruba) delle Pubbliche Amministrazioni.

Il suo sviluppo, inteso sia a combattere la contraffazione che a favorire la digitalizzazione, inizia nel 1997 e la prima versione è stata introdotta in via sperimentale nel 2001. Nel 2004 è poi arrivata la CIE 2.0, che dal 2006 ha iniziato a sostituire, almeno in alcuni comuni, la sua controparte cartacea.

Con l'aumentare della diffusione, stiamo parlando di 1,8 milioni di carte circolanti nel 2009, si sono iniziati a notare i primi problemi strutturali. A questo punto nel 2015 si è deciso di affidare la produzione solo alla Zecca di Roma e sono state definite le specifiche della CIE 3.0, insieme al decreto legislativo che finalmente certificava la CIE come documento sostitutivo alla carta d'identità cartacea.

Nel 2022 c'è stato un ulteriore cambiamento, questa volta per rispettare il nuovo regolamento europeo inteso a migliorarne la sicurezza, che ha visto l'aggiunta del codice "IT" all'interno della bandiera europea e in un quadrato a colore otticamente variabile. 

La CIE, che può essere usata per richiedere l'identità digitale SPID e nelle intenzioni del Governo vorrebbe sostituirla, si presenta come una tessera dotata di un microprocessore contente i dati del cittadino, primari e secondari, tra cui anche le impronte digitali per il riconoscimento biometrico.

Sul lato anteriore, si trova la fotografia in bianco e nero dell'utente, il Simbolo ICAO (per il microprocessore), la bandiera europea con la scritta IT, il numero seriale, detto anche numero unico nazionale, il Comune di rilascio, cognome, nome, luogo e data di nascita, sesso, statura, cittadinanza, date di emissione e scadenza, immagine della firma, codice nazione in colore otticamente variabile, CAN (Card Access Number), annotazione di non validità per l'espatrio (eventuale).

Sul lato posteriore, si trovano invece cognome e nome dei genitori o del tutore legale (nel caso di un minore di età inferiore ai 14 anni e se la carta è valida per l'espatrio), codice fiscale, estremi dell'atto di nascita, indirizzo di residenza, comune di iscrizione AIRE (per i cittadini residenti all'estero), fotografia secondaria (fantasma), codice fiscale sotto forma di codice a barre, MRZ (Machine Readable Zone)

Abbiamo detto che la CIE è stata introdotta sia per ridurre le possibilità di furto di identità o contraffazione (anche perché include i dati biometrici), che per accedere ai servizi della pubblica amministrazione.

Ecco quindi che con la CIE si potrà accedere a varie piattaforme, e infatti è chiamata "piattaforma abilitante", né più né meno dello SPID. Il problema è che mentre lo SPID è molto diffuso e soprattutto usato (il 54% della popolazione italiana), la CIE è meno supportata dalla pubblica amministrazione e dagli enti privati l'obiettivo del Governo di sostituire il primo con la CIE sembra molto ambizioso. 

Quali servizi offre le CIE

Come abbiamo spiegato nel precedente capitolo, la Carta d'Identità Elettronica non è solo un documento di identità, ma rappresenta una chiave di accesso ai servizi online degli enti che ne hanno abilitato l'utilizzo (Pubblica Amministrazione o del privato), questo grazie alle sue caratteristiche di autenticazione con i massimi livelli di sicurezza.

La CIE offre quindi i seguenti servizi:

  • accedere ai servizi digitali come INPS o Comuni, grazie a Entra con CIE, lo schema di identificazione che consente l'accesso ai servizi digitali erogati in rete di pubbliche amministrazioni, mediante l'impiego della CIE
  • effettuare procedure di registrazione o check-in (come operatori telefonici, alberghi o altri)
  • sostituire biglietti e abbonamenti per i mezzi di trasporto pubblici o privati, come bike e car sharing
  • sostituire i biglietti di musei, manifestazioni sportive o altro
  • sostituire il badge del lavoro per gli accessi
  • funzionare da dispositivo di Firma Elettronica Avanzata (FEA) per firmare documenti elettronici. La CIE consete di apporre una firma, di tipo PAdES o CAdES, su file di qualsiasi estensione (.pdf, .jpg, .png…).

Quanto costa la CIE

La Carta d'Identità Elettronica viene rilasciata dal proprio Comune di residenza e il prezzo di base da corrispondere per le nuove o per rinnovare quelle scadute è di 16,79 euro (13,76 più IVA in vigore attualmente).

Questi servono a recuperare i costi di emissione, ma poi bisogna aggiungere anche le spese di segreteria, 0,26 euro massimi, e i diritti fissi del Comune, 5,16 euro massimi.

Questo porta il totale a 22,21 euro, ma alcuni Comuni possono rinunciare ai diritti o arrotondare la cifra a 22 euro. Gli stessi costi valgono anche per CIE perse o rubate e la cifra deve essere versata prima di avviare la pratica di rilascio della Carta di identità elettronica. Una volta effettuato il pagamento, che avviene il giorno dell'appuntamento, la ricevuta deve essere conservata perché servirà per la richiesta della carta.

Di recente, in una lettera al Corriere della Sera, il Sottosegretario Alessio Butti ha annunciato che uno degli obiettivi del Governo sarà quello di assicurare il rilascio della CIE da remoto e a costo zero, il tutto entro 24 ore. Al momento non è dato sapere se e quando queste aspirazioni verranno realizzate.

Come richiedere la CIE online

come funziona la carta d'identità elettronica

La CIE può essere richiesta presso il proprio Comune di residenza o presso il Comune di dimora, ma è stato istituito anche un portale dove prenotare l'appuntamento e indicare l'indirizzo di consegna della CIE. La richiesta si può fare a partire da 180 giorni precedenti il giorno di scadenza del vecchio documento e alcuni Comuni, come quello di Milano, ad esempio, effettuano il rilascio solo su appuntamento.

Il funzionamento è molto semplice.

  1. Si apre un browser di propria scelta
  2. Andate a questo indirizzo
  3. Selezionate se siete Cittadini
  4. Compilare il modulo, a iniziare dal motivo della richiesta, per poi indicare i propri dati anagrafici, il codice fiscale e dove si vuole richiedere il documento
  5. Successivamente il sito vi permetterà di scegliere la sede, la data e l'ora e come ritirare la carta quando sarà pronta

Per via della grande richiesta, può passare diverso tempo perché la richiesta venga completata, soprattutto nelle grandi città.

I tempi di attesa per la prenotazione dell'appuntamento vanno da 194 giorni a un paio di giorni, e in genere si è visto che le tempistiche minori avvengono nei Comuni dove la richiesta si può effettuare sia con che senza appuntamento.

Cosa occorre per fare la CIE

Il giorno dell'appuntamento (o se non necessario quando si vorrà presentare allo sportello comunale per richiedere la CIE), il cittadino deve esibire all'operatore del Comune:

  • in caso di primo rilascio, un altro documento d'identità in corso di validità 
  • in caso di rinnovo o deterioramento del vecchio documento, deve consegnarlo
  • in caso di smarrimento o furto, la denuncia effettuata presso le Forze di Polizia o la Polizia Locale
  • se non è provvisto di questi documenti, deve essere accompagnato da due testimoni che ne attestino l'identità
  • il codice fiscale o si può esibire la tessera sanitaria per velocizzare le operazioni
  • il numero di ricevuta di pagamento, se disponibile. In genere il versamento viene fatto il giorno dell'appuntamento
  • indirizzi di contatto per essere informato sullo stato della spedizione
  • indica la modalità di ritiro
  • la fotografia, che è il dato biometrico primario, in formato cartaceo (lo stesso usato per il passaporto), a meno che non si sia fissato l'appuntamento tramite Agenda CIE e abbia caricato la fototessera in formato digitale

A questo punto il dipendente comunale acquisirà le impronte digitali (per i maggiori di dodici anni), che sono il dato biometrico secondario.

Successivamente il cittadino dovrà decidere se fornire o meno il consenso alla donazione degli organi e infine firmerà il modulo di riepilogo, dopo aver verificato i dati appena inseriti.

La pratica è pronta e l'operatore comunale rilascerà la ricevuta di richiesta della CIE, che contiene il numero della pratica e la prima parte dei codici PIN/PUK associati alla carta.

La consegna del documento dovrebbe avvenire entro sei giorni lavorativi dalla richiesta di emissione o al proprio domicilio (gratuitamente attraverso Poste Italiane) o a un delegato (deve essere indicato al momento della richiesta).

Riceverete la CIE insieme alla seconda parte dei codici PIN/PUK associati, che serviranno per attivarla. 

Per i cittadini italiani residenti all'estero, per sedi abilitate e cittadini iscritti all'AIRE, la CIE può essere richiesta al consolato e verrà inviata tramite raccomandata all'indirizzo indicato. 

Fare la CIE senza appuntamento

Alcuni Comuni consentono la richiesta della carta d'identità elettronica senza appuntamento, ma presentandosi direttamente all'anagrafe.

I documenti da mostrare al momento della richiesta e l'iter è esattamente lo stesso. 

Come funziona la CIE

Come abbiamo visto, la CIE offre diversi servizi, ma come funziona? Per accedere ai servizi digitali, delle Pubbliche Amministrazioni o privati, abilitati, il Governo ha abilitato uno schema di identificazione, Entra con CIE.

Le modalità di accesso sono molteplici:

  • Desktop – attraverso un computer a cui è collegato un lettore di smart card contactless per la lettura della CIE. Sul computer deve essere installato il "Software CIE"
  • Mobile – attraverso uno smartphone dotato di NFC e dell'app CieID (disponibile su Google Play e App Store), con il quale si effettua la lettura della CIE
  • Desktop con smartphone – attraverso computer, ma usando lo smartphone per la lettura della CIE tramite NFC e app CieID

Per autenticarvi con la CIE su smartphone:

  1. Avviate il browser Chrome sullo smartphone Android o Safari su iOS (Per motivi di sicurezza l'uso dell'app Cie ID su dispositivo mobile è consentito solo con i browser indicati)
  2. Digitate l'URL del servizio e cliccate sul pulsante Entra con CIE.
  3. Verrà avviata automaticamente l'App Cie ID che vi chiederà di digitare le ultime 4 cifre del PIN o di utilizzare l'impronta digitale.
  4. Inserito il PIN, appoggiate la carta sullo smartphone per avviare il processo di autenticazione e accedere al servizio.
Abbiamo visto che la CIE può anche essere usata per la firma elettronica. Per firmare un file con la Carta di Identità Elettronica occorre esserne in possesso e conoscere il PIN. Sono disponibili due modalità di firma:
  • Desktop – la firma elettronica avviene tramite un computer collegato a un lettore di smart card contactless per la lettura della CIE, su cui deve essere installato il "Software CIE". La verifica della firma elettronica nella modalità Desktop può essere effettuata con l'app "CieID";
  • Mobile – la firma elettronica avviene tramite uno smartphone dotato di NFC su cui deve essere installata l'app CieSign (disponibile su Google Play e App Store) che permette anche di effettuare la verifica della firma elettronica.

Come attivare la CIE

come funziona la carta d'identità elettronica

Una volta che avete la CIE, dovete attivarla.

Come abbiamo visto, al momento della richiesta verrà consegnata la prima parte dei codici PIN/PUK, mentre la seconda parte verrà consegnata insieme alla carta

Il codice PIN serve per l'autenticazione sui vari servizi, mentre il codice PUK è necessario in caso la carta venga bloccata (per esempio se si sbaglia troppe volte a inserire il PIN).

La prima cosa da fare è attivare CieID, ma dovete necessariamente avere uno smartphone dotato di NFC (lo stesso che usate per i pagamenti contactless nei negozi).

  1. Scaricate l'app da Play Store o App Store
  2. Avviate l'app
  3. Scorrete le pagine e in basso toccate AVANTI
  4. Toccate Registra la carta
  5. Inserite il PIN
  6. Inserite il PUK
  7. Appoggiate la CIE sul retro dello smartphone, magari muovendola in modo da allinearla al chip NFC
  8. Ora è attiva e potrà essere usata per accedere ai vari servizi

Da adesso in poi l'app Cie ID vi chiederà solo le ultime 4 cifre del PIN, e potrete usare il riconoscimento biometrico (impronta o Face ID) per salvare le ultime 4 cifre in modo sicuro.

In caso sia bloccata, potete sbloccarla con il PUK in questo modo:

  1. Avviate l'app CieID
  2. Toccate l'icona con tre linee orizzontali in alto
  3. Selezionate Gestione carta
  4. Toccate Sblocca carta
  5. Seguite le istruzioni e inserite il codice PUK
  6. Appoggiate la carta sul retro dello smartphone

Qual è il numero della CIE

La Carta d'Identità Elettronica è contrassegnata da un numero seriale, detto anche Numero Unico Nazionale stampato sul fronte in alto a destra e composto in questo modo:

C[lettera][numero][numero][numero][numero][numero][lettera][lettera]

Ad esempio: CA00000AA

Quanto dura la CIE

La CIE ha una validità variabile in base all'età del titolare:

  • 3 anni per i minori di età inferiore a 3 anni;
  • 5 anni per i minori di età compresa tra i 3 e i 18 anni;
  • 10 anni per i maggiorenni.

Per le persone temporaneamente impossibilitate a farsi rilevare le impronte digitali, la validità è invece di 1 anno.

Le Carte d'identità elettroniche scadono nel giorno del compleanno del titolare successivo allo scadere del decimo (o quinto, o terzo) anno dal giorno dell'emissione del documento e avranno dunque una durata di una frazione d'anno superiore alla scadenza che sarebbe prevista rispetto all'emissione.

Nel caso la CIE riguardi figli minori, la richiesta deve essere presentata da entrambi i genitori, se il documento deve essere valido per l'espatrio.

Come avere la CIE sul cellulare

come funziona la cie

La CIE è disponibile sul cellulare attraverso l'app CieID e le sue modalità di utilizzo sono quelle viste nel paragrafo su come funziona

Prima bisogna registrare la carta in questo modo.

  1. Scaricate l'app da Play Store o App Store
  2. Avviate l'app
  3. Scorrete le pagine e in basso toccate AVANTI
  4. Toccate Registra la carta
  5. Inserite il PIN
  6. Inserite il PUK
  7. Appoggiate la CIE sul retro dello smartphone, magari muovendola in modo da allinearla al chip NFC
  8. Ora è attiva e potrà essere usata per accedere ai vari servizi

Dopodiché, potete usarla sul cellulare:

  1. Avviate il browser Chrome sullo smartphone Android o Safari su iOS (Per motivi di sicurezza l'uso dell'app Cie ID su dispositivo mobile è consentito solo con i browser indicati)
  2. Digitate l'URL del servizio e cliccate sul pulsante Entra con CIE.
  3. Verrà avviata automaticamente l'App Cie ID che vi chiederà di digitare le ultime 4 cifre del PIN o di utilizzare l'impronta digitale (o il Face ID).
  4. Inserito il PIN, appoggiate la carta sullo smartphone per avviare il processo di autenticazione e accedere al servizio.

Differenze CIE e SPID

Abbiamo visto come CIE e SPID siano sistemi di riconoscimento digitale sovrapponibili in quanto entrambi registrati presso l'eIDAS europeo.

La CIE può essere usata per ottenere lo SPID e consente di ottenere il livello 3 di accesso SPID.

Al momento sembra che il Governo voglia sostituire lo SPID con la CIE, ma la questione è aperta per l'ampia diffusione dello SPID e delle piattaforme abilitate, contro il basso supporto della CIE.

Di fatto CIE e SPID non sono la stessa cosa: la CIE ha una forma fisica, quella di una carta con microchip, e col tempo sostituirà le vecchie carte d'identità cartacee. Entrambi però, al momento, consentono di accedere ad una serie di servizi in buona parte sovrapponibili.

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