Come deve essere un buon monitor: ecco cosa guardare prima di acquistarlo
Non perderti tra le sigle dei monitor: ecco le caratteristiche da controllare prima di comprarne unoScegliere il monitor per il tuo computer potrebbe non essere una questione così semplice, perché se è vero che la qualità degli schermi è molto migliorata e anche spendendo poco troverai qualcosa di decente, è anche innegabile che tutto dipende dalle tue necessità.
Se non hai particolari esigenze, potresti semplicemente dare un'occhiata alla nostra selezione dei miglior monitor, ma se devi giocarci o utilizzare il monitor per lavorare, allora è meglio sapere come scegliere il monitor giusto per te.
A seconda di come lo utilizzerai, potresti infatti aver bisogno di un prodotto con dimensioni, risoluzione, tipo di pannello, frequenza di aggiornamento o persino disponibilità di porte differente.
Scopriamo quali sono le caratteristiche su cui puntare maggiormente in modo da non spendere inutilmente i tuoi soldi, o eventualmente orientare il budget verso un certo tipo di prodotto a cui magari potresti non aver pensato.
Indice
Le dimensioni
Quando si tratta di schermi, che si tratti di TV o monitor, grande è meglio, ma quanto e con che fattore di forma? Troverai infatti monitor di diverse dimensioni e formati, e la scelta, relativamente al budget a disposizione, potrebbe non essere immediata.
La maggior parte dei monitor in commercio presentano una schermo piatto con rapporto d'aspetto 16:9 e diagonale di 24, 27 o 32 pollici, ma si possono spingere anche a 40, 43 e persino 50 pollici.
Per chi cerca un'esperienza più coinvolgente, magari nel gaming, ci sono anche monitor con schermo curvo e rapporto di aspetto 21:9, che arrivano a diagonali da 34 e anche 49 pollici, oppure ci sono dispositivi orientati alla produttività con formati più particolari, come 4:3 o 16:18.
Giusto per completezza, per rapporto d'aspetto (o fattore di forma) si intende il rapporto tra la larghezza e l'altezza del monitor, mentre la diagonale misurata in pollici determina le dimensioni.
Difficile scegliere la dimensione giusta per te, perché dipende dalle tue preferenze, dallo spazio a disposizione, dal budget e fondamentalmente da cosa userai il monitor.
I monitor con rapporto di aspetto 16:9 e diagonale da 27 pollici sono la dimensione più popolare, ma chi cerca un ingombro minore e non ha bisogno di tenere tante finestre aperte potrebbe considerare anche un 24 pollici.
Sopra questi valori, si entra più nel campo delle esigenze particolari, sia per quanto riguarda le dimensioni che il rapporto d'aspetto. In ogni caso, un monitor tra 24 e 32 pollici tende a sfruttare al meglio le risoluzioni moderne e la chiarezza del colore, e si adattano anche a un paio di pagine web aperte contemporaneamente, il che è utile per molti professionisti.
I monitor ultrawide, con rapporto d'aspetto 21:9, sono sempre più popolari tra i giocatori, in quanto offrono maggiore spazio di visualizzazione e visto che spesso sono curvi sono anche molto coinvolgenti.
La risoluzione
Cos'è la risoluzione
La risoluzione è il numero di pixel, ovvero di punti che vengono mostrati su uno schermo: generalmente, maggiore è questo numero, più nitida sarà la qualità dell'immagine, anche se ci sono due fattori che possono farti dubitare di questo.
Il primo è la scheda grafica del computer, in quanto più pixel hai, maggiore potenza di calcolo è necessaria per modificarli velocemente. Questo vuol dire che non tutti i computer saranno in grado di offrire la velocità sufficiente per gestirli, particolarmente nei giochi.
Il secondo è la funzionalità di ridimensionamento dei caratteri del tuo sistema operativo. Windows per esempio funziona molto bene a una densità di pixel di 90-110ppi, mentre macOS è configurato in modo che sia comodo per la maggior parte delle persone con una densità di circa 110 ppi per i monitor non Retina e circa 220 ppi per i Retina.
Un monitor con densità maggiori risulteranno in scritte molto piccole, ed è necessario ridimensionarli, con risultati non sempre efficaci.
Le risoluzioni disponibili
Ma partiamo dall'inizio. Qui sotto trovi le risoluzioni dei monitor e i nomi a esse associati:
- HD o 720p: 1280x720 pixel, 16:9
- Full HD (FHD) o 1080p: 1920x1080 pixel, 16:9
- WUXGA: 1920x1200 pixel, 16:9
- 2K, Quad HD (QHD), Wide Quad HD (WQHD) o 1440p: 2560 x 1440 (risoluzione tipica del monitor) / 2048 x 1080 (risoluzione cinematografica ufficiale) pixel, 16:9
- Ultra Wide Quad HD (UWQHD): 3440x1440 pixel, 21:9
- Dual QHD: 5120 x 1440 pixel, 21:9
- 4K o Ultra HD (UHD): 3840 x 2160 (risoluzione tipica del monitor) / 4096 x 2160 (risoluzione ufficiale del cinema) pixel, 16:9
- 5K: 5120x2880 pixel
Quale risoluzione scegliere
La maggior parte dei monitor economici ha una risoluzione nativa di 1080p (1920×1080 pixel), che va bene per i monitor da 24 pollici, ma su dimensioni maggiori si inizierà a percepire una certa mancanza di nitidezza.
I modelli da 27 e 32 pollici sono ottimi con una risoluzione QHD (2560×1440), che rappresenta un'ottima scelta sia per la navigazione Web che per i giochi.
I monitor 4K (3840×2160) sono quelli verso cui i produttori stanno maggiormente spingendo, e consentiranno di godere al massimo di giochi e film in 4K.
Il problema è che anche se i monitor 4K stanno diventando sempre più comuni e meno costosi, soprattutto chi gioca deve considerare un fattore: la frequenza di aggiornamento (tra poco vedremo cosa significa) e la qualità del pannello (che vedremo nel prossimo capitolo). Per avere risoluzione, frequenza di aggiornamento e qualità, preparati a pagare un prezzo notevole.
La risoluzione 5K è invece per chi cerca il massimo della nitidezza, ma visti i costi è indicata per i professionisti che lavorano con immagini o video, o per chi vuole comprare un monitor Apple (la casa della mela offre solo monitor esterni 5K).
La tecnologia del pannello
Il tipo di pannello non è la caratteristica di un monitor più semplice da capire per un utente comune in quanto si va più sul tecnico, ma rappresenta comunque un aspetto importantissimo.
Il problema maggiore è che mentre dimensioni e risoluzione essendo valori numerici indicano in un certo senso il "valore" del prodotto, il tipo di pannello è espresso in acronimi, e non è facile capire cosa significhino o quale sia il migliore (se non associandoli al costo del monitor).
Il fatto è che il tipo di pannello può avere un impatto importante sulle immagini e sulle prestazioni
Il lato positivo è che non ci sono moltissime tecnologie, quindi una volta spiegati i tipi di pannelli è facile capire di cosa si sta parlando, e quindi comprenderne le caratteristiche.
Partiamo da una differenza: monitor con retroilluminazione, LCD (che ora sono LED) o mini-LED, o OLED (in cui i pixel emettono una propria luce).
LCD
Partiamo dagli schermi con retroilluminazione LED, ovvero monitor LCD (letteralmente display a cristalli liquidi) che utilizzano una sorgente luminosa formata da LED e che si differenziano per la tecnologia del pannello.
Twisted Nematic (TN)
I pannelli TN sono noti per essere molto economici da realizzare e oggigiorno non sono molto utilizzati. Questi pannelli hanno forti limitazioni dal punto di vista visivo in quanto il contrasto non è elevato, i colori appaiono sbiaditi e gli angoli di visuale sono molto ristretti.
Nondimeno, hanno tempi di reazione incredibilmente veloci, e gli appassionati di videogiochi, potrebbero preferirli.
In-Plane Switching (IPS)
I pannelli IPS LCD sono quelli più popolari, ma anche se un tipico monitor IPS è luminoso, offre una buona nitidezza e ottimi angoli di visione, non sono tutti uguali.
Alcuni monitor IPS presentano infatti colori appena accettabili, mentre modelli più costosi sono spettacolari. Per quanto riguarda i tempi di risposta dei pixel, sono ottimi, il che li rende una buona scelta per chi cerca un monitor gaming.
Il problema di questa tecnologia è il contrasto e i livelli di nero, tuttavia, come l'uniformità dell'illuminazione.
Vertical Alignment (VA)
Sempre più popolari, i monitor VA LCD sono luminosi e offrono colori vibranti come le loro controparti IPS, ma hanno un rapporto di contrasto e livelli di nero migliori, il che consente di avere una qualità complessiva dell'immagine più appagante.
Il difetto è che i monitor VA presentano angoli di visione più limitati, quindi la qualità dell'immagine può degradarsi se non viene visualizzata direttamente.
Il vantaggio dei monitor VA sono i tempi di risposta e nella chiarezza del movimento, soprattutto nei modelli progettati per il gaming, anche se questo comporta una peggiore precisione dei colori rispetto alle controparti IPS.
Organic Light Emitting Diode (OLED, diodo organico a emissione di luce)
I monitor OLED non si basano sulla tecnologia LCD, ma utilizzano invece elementi pixel organici che emettono la propria luce (un tratto spesso indicato come "autoemissione").
I monitor OLED offrono contrasti e livelli di nero ineguagliabili, poiché un pixel OLED spento non emette alcuna luce, inoltre gli OLED generalmente battono altri tipi di pannelli nelle prestazioni del colore e offrono anche la migliore chiarezza del movimento della categoria. Anche gli angoli di visione sono ottimi.
I difetti sono che i pannelli OLED non sono luminosi come un IPS di fascia alta, e soffrono di ritenzione permanente dell'immagine nel tempo (anche se richiede molte migliaia di ore). Inoltre i monitor OLED sono molto costosi.
mini-LED
La tecnologia mini-LED è un'altra tecnologia di retroilluminazione, non una tecnologia di pannello, che utilizza una serie di zone di illuminazione a LED indipendenti dietro il pannello del display per controllare con precisione la retroilluminazione.
Un monitor mini-LED può offrire un miglioramento dal 300 al 600% in contrasto rispetto a monitor simili, e sono disponibili sia con pannelli IPS che VA (OLED non è dotato di retroilluminazione, quindi non viene utilizzato con i mini-LED).
I difetti dei monitor mini-LED sono la possibile comparsa di aloni luminosi intorno agli oggetti (un fenomeno chiamato blooming), problema più evidente in stanze buie, e sono molto costosi.
Bisogna quindi tenere presente che il numero di zone di illuminazione mini-LED è importante: più zone comportano un migliore contrasto generale e meno blooming.
La frequenza di aggiornamento e il tempo di risposta
Frequenza di aggiornamento e tempo di risposta sono caratteristiche particolarmente importanti per i giocatori. Vediamo cosa significano e a cosa puntare.
Frequenza di aggiornamento
La frequenza di aggiornamento è il numero di volte in cui il monitor può aggiornare l'immagine ogni secondo. A frequenze di aggiornamento più elevate corrispondono immagini in movimento più fluide, oltre a ridurre anche il ritardo di input perché una nuova immagine appare sul display più frequentemente.
I benefici migliorano man mano che i tassi di aggiornamento salgono, anche se le differenze possono diventare più difficili da notare.
La maggior parte dei monitor ha una frequenza di aggiornamento di 60Hz, ma alcuni hanno frequenze di aggiornamento di 144Hz, 240Hz o 360Hz, e persino a 500Hz e 540Hz in alcuni casi.
Chi non gioca può benissimo accontentarsi di 60Hz, ma un giocatore cercherà almeno 144Hz o 240 Hz, che ultimamente sono sempre meno costosi.
Oltre questo livello i prezzi salgono, e per alcuni i vantaggi sono meno evidenti.
Se vuoi giocare con un monitor a 60Hz, dovrai usare un tipo di Adaptive Sync, G-Sync o FreeSync, che sincronizza l'uscita video di un PC con la frequenza di aggiornamento del monitor, riducendo tearing o stuttering.
Tempo di risposta
Il tempo di risposta è il tempo necessario al monitor per cambiare il colore dei pixel. I monitor hanno tipicamente un tempo di risposta da 1 a 30 millisecondi, valori sufficienti per lavorare, fare videochiamate, guardare video o fare editing di foto.
Per giocare, avrai bisogno di tempi di risposta inferiori, generalmente inferiori ai 4 ms. I migliori monitor gaming offrono tempi di risposta nell'ordine dei 0,3 ms.
Adaptive Sync
Come abbiamo anticipato, l'Adaptive Sync (sincronizzazione adattativa) sincronizza l'uscita video di un PC con la frequenza di aggiornamento di un monitor.
Due sono gli standard più popolari utilizzati: FreeSync di AMD e G-Sync di NVIDIA, e sono progettati per funzionare con le rispettive schede video dei produttori, quindi è importante prestare attenzione a quali standard supporta il tuo monitor.
C'è anche uno standard di terze parti chiamato VESA AdaptiveSync. AMD, Intel e NVIDIA supportano tutti il VESA AdaptiveSync nelle loro ultime soluzioni grafiche, anche se la funzionalità potrebbe essere più limitata rispetto all'utilizzo dello standard interno dell'azienda.
Un'altra cosa da tenere a mente è che G-Sync si basa su DisplayPort, mentre FreeSync funziona sia con HDMI che con DisplayPort.
In ogni caso, se non hai un computer con scheda grafica potentissima, vorrai sicuramente un monitor con G-Sync o FreeSync che funzioni a una frequenza di aggiornamento minima bassa.
L'ergonomia
Un monitor potrà avere la migliore qualità visiva possibile, ma se fai fatica ad adattarlo alla tua postazione non potrai sfruttarlo al meglio. I monitor sono infatti dotati di supporti molto diversi, sia per materiali che per possibilità di regolazione: dalle basi in plastica fisse ai bracci in metallo che permettono di orientarli a qualunque angolazione.
Cerca se possibile un monitor che si regoli in altezza e inclinazione: potrai trovare l'angolo di visione più confortevole. In alcuni contesti, potresti persino volere un monitor in grado di ruotare lungo il suo asse, in modo da poterlo orientare con il lato lungo in verticale.
E se vuoi la massima versatilità, cerca un monitor compatibile con lo standard VESA, in quanto consente di connetterlo a un supporto a muro o a un braccio di terze parti che permette maggiori regolazioni.
Altre caratteristiche: porte, audio, webcam
Sei quasi arrivato a decidere il monitor adatto alle tue esigenze, ma aspetta un attimo. Ci sono altri particolari, magari meno importanti, che però possono fare la differenza tra un monitor che hai piacere a usare e uno che invece ti fa rimpiangere dell'acquisto.
Porte
I monitor non sono più solo dotati di uno o due ingressi video, ma presentano diverse opzioni di connessione, in alcuni casi diventano anche veri e propri hub USB e ce ne sono persino alcuni dotati di pad di ricarica wireless per il telefono.
I nuovi monitor non presentano porte come VGA o DVI, ma HDMI, DisplayPort e USB-C più comunemente. Per rendere le cose più confuse, ognuna di queste porte presenta diverse varianti a seconda della generazione, particolare a cui devi prestare attenzione se vuoi vedere i contenuti ad alta risoluzione o ad alta frequenza di aggiornamento.
Per sfruttare un monitor con risoluzione 4K, dovrai almeno utilizzare HDMI 1.4, mentre lo standard HDMI 2.0 consente di arrivare a 60Hz in 4K e porta il supporto per il VRR. Le porte HDMI 2.1 portano invece eARC e la frequenza di aggiornamento a 240Hz a 1440p.
La porta DisplayPort 1.2 può gestire 1440p e 1080p, mentre se vuoi giocare ad alta frequenza di aggiornamento, specialmente a risoluzioni più elevate, la porta DisplayPort 1.4 consente di gestire fino a 8K a 60Hz e 4K fino a 200Hz, quindi è più adatta delle porte HDMI in questo senso.
Ora siamo arrivati allo standard DisplayPort 2.1a, che porta alcuni vantaggi tra cui la larghezza di banda a 80 Gbit/s.
La porta USB-C può invece supportare una risoluzione fino a 4K, ma non è capace come le connessioni DisplayPort e non è possibile collegarla direttamente alla scheda grafica.
Webcam
Le migliori webcam consentono di presentarsi al meglio durante le videochiamate, ma per il massimo della comodità potresti volere un monito con una webcam integrata. Il problema è che si trova in particolare nei modelli più costosi, quindi sta a te valutare se cercare di ovviare alla mancanza di webcam spendendo di più per un monitor o aggiungerne una di terze parti con poche decine di euro.
Considera inoltre che macOS consente di utilizzare la fotocamera dell'iPhone come webcam, e anche Windows sta testando al momento una funzione simile con i telefoni Android.
Altoparlanti
Non tutti i monitor sono dotati di altoparlanti integrati, ma a meno che tu non voglia per forza una soluzione di questo tipo non si tratta di una caratteristica a cui prestare troppa attenzione.
Con poche decine di euro potrai comprarti altoparlanti in grado di fornirti una qualità audio decisamente migliore di qualsiasi altoparlante integrato.
Rapporto di contrasto
Il rapporto di contrasto indica la differenza tra colori chiari e colori scuri di uno schermo, ovvero la differenza tra quanto bianco e quanto nero può diventare lo schermo del tuo monitor.
Perché è importante? Perché un rapporto di contrasto più elevato equivale a una gamma più ampia di colori. Prendi comunque questi valori con un pizzico di scetticismo, in quanto le specifiche dichiarate non sono molto affidabili.
HDR
L'alta gamma dinamica, o HDR, può avere un impatto drammatico sulle immagini, fornendo contenuti molto più vividi e realistici.
Tuttavia, a parte il fatto che ci sono diversi formati HDR, il supporto HDR significa semplicemente che un monitor può accettare e visualizzare un segnale HDR: non promette nulla sulla qualità dell'esperienza che, nella maggior parte dei casi, non è buona.
La maggior parte dei monitor per PC infatti non ha la luminosità necessaria per sfruttarla appieno, e anche i migliori non mantengono le promesse.
Se vuoi un ottimo HDR, cerca un monitor con tecnologia OLED o mini-LED, che sono in grado di offrire la gamma di contrasto e prestazioni cromatica necessarie per far risaltare davvero l'HDR. Ma costeranno di più.
Filtro luce blu
Il filtro luce blu, che dovrebbe stancare meno gli occhi e interferire con il sonno, è ormai una caratteristica comune nei monitor. In ogni modo, anche i sistemi operativi dei computer offrono una funzione di questo tipo, quindi dovresti in qualche modo poterla attivare.
Tieni presente però che il filtro luce blu varia i colori, il che può avere un effetto anche notevole sui video e nei giochi.
Tecnologia anti sfarfallio
Per diminuire la luminosità, i monitor applicano il PWM dimming, ma sotto una certa frequenza potrebbe dare fastidio: considera un monitor senza sfarfallio se userai lo schermo per più di 8 ore.
Calibrazione
Se stai cercando un monitor professionale, potresti cercare un modello calibrato dalla fabbrica, soprattutto se non è dotato di capacità di calibrazione.
I monitor professionali dovrebbero essere pronti per il lavoro senza necessità di regolazione, o in alternativa assicurati che abbia possibilità di calibrazione avanzate.
I migliori monitor per tutte le esigenze
Adesso che abbiamo visto quali caratteristiche considerare per la scelta di un monitor, sei pronto all'acquisto: qui sotto troverai una selezione dei migliori prodotti a seconda del tuo dispositivo.
Questi elenchi sono costantemente aggiornati, con offerte che magari potrebbero anche farti risparmiare notevolmente sul prezzo di listino.