Cosa sapere prima di comprare un robot aspirapolvere: le caratteristiche da considerare
Solo aspirapolvere o anche lavapavimenti? E perché rinunciare allo svuotamento automatico e al LiDAR: come fare l'acquisto miglioreCosa risponderesti se ti dicessero che non hai più bisogno di sprecare il tuo prezioso tempo a pulire casa, ma che ci sono dispositivi in grado non solo di aspirare, ma anche di lavare i pavimenti in completa autonomia?
Sono i robot aspirapolvere, che negli ultimi anni hanno compiuto enormi progressi e si sono attrezzati con sensori avanzatissimi, funzionalità IA e persino la possibilità di connettersi alla rete idrica per operare in completa autonomia. Prima di correre a comprarne uno, però, valuta bene quali sono le tue necessità e dai un'occhiata ai nostri suggerimenti su come scegliere un robot aspirapolvere.
A seconda di quanto vuoi spendere, del tipo di pavimento o della presenza di animali domestici a casa tua, se hai necessità solo di aspirare o anche di lavare e delle dimensioni del tuo appartamento, potresti orientarti verso un prodotto o un altro.
Una volta capito di quale modello hai più bisogno, non dovrai fare altro che consultare le nostre pagine dove abbiamo selezionato i migliori robot per ciascuna tipologia.
Indice
Cos'è un robot aspirapolvere
I robot aspirapolvere sono dispositivi intelligenti in grado di pulire in autonomia i pavimenti grazie a un sistema di aspirazione e un serbatoio per la raccolta dello sporco.
Se i primi modelli, dotati di telecomando, risalgono a quasi trent'anni fa (il primo dispositivo è del 1996), ora la tecnologia si è molto evoluta, ma i prezzi si sono abbassati. Adesso questi dispositivi sono in grado di coprire superfici anche relativamente ampie, mappare la casa, evitare e riconoscere gli oggetti che incontrano, anche i tappeti, e persino lavare i pavimenti.
Attenzione, però: il fatto che i robot aspirapolvere siano così evoluti non significa che siano la soluzione ideale per tutte le esigenze. Innanzitutto sono piuttosto lenti, e comunque, pur essendo dotati di serbatoi interni e di una base per lo svuotamento e la ricarica, non sono adatti proprio per tutte le abitazioni.
Inoltre solo quelli più costosi presentano funzioni che vi consentono di dimenticarvene e lasciar fare tutto a loro, e in generale richiedono qualche attenzione, senza considerare che le parti di ricambio potrebbero essere piuttosto care.
Ma prima di andare a esplorare questi aspetti, scopriamo come funzionano, le varie tipologie e le differenze tra loro.
Come funziona un robot aspirapolvere
Un aspirapolvere robot funziona utilizzando sensori e tecnologia avanzati per analizzare il suo ambiente e una combinazione di spazzole a rulli, spazzole laterali e mop per la pulizia (a seconda che sia solo aspirapolvere o anche lavapavimenti).
Una volta completata la pulizia, il robot torna alla sua base per la ricarica elettrica (ed eventualmente dell'acqua pulita per il lavaggio) e lo svuotamento, della polvere e, in caso dei lavapavimenti, dell'acqua sporca.
Come vedremo nel capitolo successivo, ci sono diversi tipi di robot aspirapolvere, con prezzi che variano anche più di un ordine di grandezza, ma generalmente un robot aspirapolvere è costituito da alcuni componenti comuni.
Il primo di questi è il motore, il cuore del robot che genera una certa potenza di aspirazione (generalmente misurata in pascal, Pa) per attirare sporco, polvere e detriti dai pavimenti, compresi quelli incorporati nelle fessure e nelle fibre dei tappeti.
Il secondo componente riguarda le spazzole, che consentono di sollevare lo sporco da diversi tipi di superfici, dal parquet alle piastrelle. Generalmente le spazzole sono a rullo, oltre a spazzole laterali che raccolgono la polvere risultante dall'aspirazione.
Il terzo componente indispensabile per un robot aspirapolvere è la batteria ricaricabile, oltre che di una base, o docking station, verso cui il robot si dirigerà in autonomia e che consente di ricaricarla quando l'alimentazione si esaurisce.
Inoltre i robot aspirapolvere devono essere dotati di uno o più serbatoi, che consente la raccolta dello sporco (e la carica dell'acqua pulita per i modelli in grado di lavare), che verranno svuotati (o ricaricati, per quello dell'acqua) in autonomia.
Una volta completata la procedura, il robot riprenderà da dove si è interrotto.
I sensori sono un componente fondamentale dei robot aspirapolvere, in quanto consentono di esplorare e riconoscere l'ambiente circostante.
Ci sono tre tipi principali di navigazione. Quello basato su LiDAR utilizza i laser per scansionare e mappare le stanze, garantendo alta precisione ed efficienza.
I sistemi basati su telecamere utilizzano invece telecamere ottiche integrate per formare una mappa visiva, ma possono avere difficoltà con poca luce.
Infine, i robot che utilizzano sensori di rilevamento sono meno sensibili degli altri due, ma anche più economici, e consentono di evitare mobili, pareti e cavi. Alcuni robot sono dotati di combinazioni di questi sensori, oltre ai sensori che impediscono ai robot di cadere dalle scale.
Infine, i robot lavapavimenti sono dotati di mop, stracci su cui applicano una pressione costante per rimuovere efficacemente le macchie ostinate.
Generalmente, per usare un robot aspirapolvere si collega la base di ricarica, poi programma con l'app dedicata, creando una mappa della stanza o della casa. Si determinano le zone da pulire e gli orari e si avvia: a quel punto il dispositivo opererà in autonomia e bisognerà solo svuotare i serbatoi o riempirli, ovviamente con differenze anche importanti da modello a modello.
Bisogna tenere presente che un robot aspirapolvere sarà difficilmente in grado di sostituire un aspirapolvere o una scopa elettrica, ma sono più indicati per piccole e frequenti pulizie.
Inoltre una base di ricarica deve essere accessibile e più occupare anche una notevole quantità di spazio, e deve essere a una certa distanza da altri mobili.
Considera anche che, sebbene abbiano fatto enormi progressi, i robot aspirapolvere non sono completamente indipendenti e possono rimanere bloccati in spazi ristretti e richiedere il tuo intervento.
E, anche in caso di modelli autosvuotanti, dovrai comunque intervenire per svuotare il serbatoio della base e, a meno che non li colleghi alla rete idrica (e non sono molti i modelli che offrono questa funzione), dovrai riempire e svuotare i serbatoi dell'acqua.
Tipi di robot aspirapolvere
Vista l'evoluzione del settore, sul mercato puoi trovare diversi tipi di robot aspirapolvere. Grossomodo questi dispositivi si dividono in due categorie: solo aspirapolvere e lavapavimenti.
Ma questa è solo la superficie di un mondo molto più vasto, perché si possono trovare differenze notevoli per quanto riguarda la potenza di aspirazione e la rotazione dei mop, le capacità autopulenti, di svuotamento dei serbatoi e di riconoscimento del mondo circostante.
Per quanto riguarda i robot con capacità pulenti, ci sono i robot con lavaggio a secco, che utilizzano un panno in microfibra, lavabile o monouso, e quelli con lavaggio ad acqua e detergente. Questi ultimi saranno dotati di due serbatoi aggiuntivi, uno per l'acqua pulita e uno per l'acqua sporca (e lo stesso la base), e avranno una durata di batteria minore.
Hai animali per casa? Forse puoi pensare a un robot aspirapolvere, anche economico, con buona potenza di aspirazione e serbatoio per lo sporco capiente.
Hai una casa piccola? Puoi pensare a una soluzione in grado di aspirare e lavare, ma con una base non troppo ingombrante, mentre se hai dei tappeti e vuoi un robot lavapavimenti deve per forza avere il sistema di riconoscimento e sollevamento automatico dei mop per non bagnarli.
Caratteristiche da considerare prima dell'acquisto
Ora che abbiamo definito cosa siano i robot aspirapolvere, vediamo le caratteristiche da valutare prima di acquistarne uno.
Innanzitutto, potrebbe essere una buona idea decidere il tipo (solo aspirapolvere o anche lavapavimenti), considerando la propria casa e le necessità, che abbiamo valutato nel capitolo precedente. Come secondo aspetto, potrebbe essere utile darsi un budget, in quanto i robot aspirapolvere possono costare da meno di 100 euro a 1.500 euro, con notevoli differenze di funzionalità.
È quindi impossibile rispondere alla domanda "Quanto spendere per un robot aspirapolvere?", perché dipende dalle proprie esigenze.
Ci sono modelli validissimi anche a 200 euro, ma devi rinunciare a qualcosa.
Ma quali sono i criteri per la scelta di un robot aspirapolvere? La potenza è probabilmente il primo aspetto da considerare, in quanto potresti chiederti che potenza deve avere un buon robot aspirapolvere.
La capacità di aspirazione è misurata in pascal (Pa) e più alta è, maggiore è lo sporco raccolto. Diversi tipi di pavimenti richiedono diversi livelli di aspirazione; pavimenti duri e piastrelle in genere richiedono meno aspirazione rispetto ai tappeti morbidi.
Oggigiorno si trovano modelli anche da 100 euro o poco più con potenze tra i 2.000 e i 4.000 Pa, mentre quelli più potenti arrivano anche a 8.000 Pa. Che potenza deve avere un buon aspirapolvere robot? Almeno 2-3.000 Pa sono necessari.
Non è solo potenza, però: il tipo di spazzola è un fattore altrettanto importante. Una spazzola di gomma a rullo è molto meglio di una piccola spazzola a setole per raccogliere lo sporco, ed è anche meno incline ad aggrovigliarsi con i capelli.
Due spazzole, poi, sono meglio di una, ed è importante ci siano spazzole laterali.
Se vuoi un robot lavapavimenti, considera anche il tipo di mop: quelli a rullo autopulenti sono i più efficaci, seguiti da quelli rotanti. Se hai tappeti per casa, considera se è presente il rilevamento automatico dei tappeti, per evitare di bagnarli.
Una caratteristica importante in un robot aspirapolvere riguarda le dimensioni del serbatoio: un serbatoio più grande significa che non deve essere svuotato spesso. Considera modelli con un serbatoio da almeno 500 ml, soprattutto se hai tappeti e animali domestici.
Ultimamente si stanno sempre più diffondendo modelli con basi di ricarica auto svuotanti, che hanno permesso di ridurre le dimensioni dei serbatoi sui robot. Queste basi aspirano lo sporco dal serbatoio del robot: poi basterà svuotare il serbatoio della base (con capacità anche fino a 4 l), circa una volta al mese, o cambiare il sacchetto (che deve essere acquistato a parte).
Per i robot autopulenti, le basi sono anche dotate di serbatoi per l'acqua pulita e per l'acqua sporca. Il funzionamento è lo stesso, e anche in questo caso si dovrà procedere allo svuotamento o al riempimento dei rispettivi serbatoi. Adesso però stanno arrivando sul mercato modelli che si collegano direttamente alla rete idrica, sia per l'acqua in ingresso che per quella di scarto, ma ovviamente sono più costosi.
Considera però che queste basi sono ingombranti per le case piccole.
Quello che rende un robot aspirapolvere in grado di funzionare bene è il suo sistema di navigazione e la capacità di evitare gli ostacoli. In alternativa, potresti essere costretto a intervenire spesso per trarlo d'impiccio, o tornare a casa pensando di trovare la casa pulita e invece doverlo cercare sotto a una sedia o incastrato dietro a un mobile.
Ecco che forse potresti considerare, budget permettendo, alcune caratteristiche come i sensori LiDAR (dedicato alla mappatura), infrarossi o a telecamere, mentre se sei disposto a spendere meno ti puoi affidare ai soli sensori di rilevamento.
Tieni inoltre presente che questi sistemi sono a volte dotati di intelligenza artificiale per il riconoscimento degli oggetti, che in genere funziona meglio di altre soluzioni meno avanzate (in alcuni casi riconosce gli animali domestici per non disturbarli).
Parlavamo della mappatura, che deve essere efficace in quanto permetterà al robot n robot di esplorare e pulire ogni angolo della casa. La mappatura consente anche di inviare il robot a pulire stanze specifiche piuttosto che l'intero spazio e aggiungere muri virtuali per impedire di andare dove non vuoi. In genere le soluzioni di mappatura utilizzano la tecnologia di localizzazione e mappatura simultanea (SLAM e vSLAM).
Altri aspetti da considerare sono le funzionalità smart, come la possibilità di controllare il robot con l'app o con la voce (in alcuni casi con Alexa) o programmare la pulizia, anche in modo granulare con modalità di pulizia specifiche per stanza.
Non solo, ma in alcuni casi l'app dedicata consente di attivare modalità di pulizia particolari come quella per pulire in maniera approfondita alcuni punti particolarmente sporchi, o quella per pulire i bordi e gli angoli difficili da raggiungere
L'autonomia potrebbe essere un aspetto secondario in un dispositivo che può caricarsi quando vuole, ma in ogni caso è bene che il robot aspirapolvere consenta almeno 120-180 minuti di autonomia, in quanto se deve continuamente fermarsi per fare la carica (ce può durare diverse ore), potrebbe impiegare troppo tempo a pulire.Inoltre tieni presente che i robot aspirapolvere possono essere rumorosi. La rumorosità, specificata in decibel (dB) nelle caratteristiche, può variare a seconda del modello e della modalità di pulizia, ma generalmente si assesta sui 65 dB massimo. Alcuni modelli presentano modalità apposite per non disturbare bambini o animali.
Altri aspetti da considerare sono la presenza di filtri HEPA, in modo particolare per chi soffre di allergie, e la semplicità di manutenzione. I robot aspirapolvere possono infatti essere piuttosto cari, per cui assicurati di poterli pulire facilmente, sia i serbatoi che i filtri, lavare i mop e altro. Alcuni modelli sono dotati di sensori che ti avvisano quando è il momento di effettuare la manutenzione o di cambiare delle parti.
Per questo ultimo aspetto, assicurati di poter trovare facilmente i pezzi di ricambio.
Infine, dai un'occhiata alle nostre recensioni: sono senz'altro un buon punto di partenza per farsi un'idea di come funzionano questi dispositivi.