Apple Intelligence. Cos'è, cosa fa e quando esce l'IA di Apple, anche in Italia
Una delle più grandi novità del 2024 è Apple Intelligence, l'intelligenza artificiale generativa della casa di Cupertino è declinata in una suite di funzionalità come la creazione di immagini, la scrittura o il riassunto di testi, un Siri più intelligente e persino l'integrazione con ChatGPT.
Andiamo quindi a scoprire cos'è Apple Intelligence, quali sono le sue funzioni e quando arriverà anche in Italia. Sì, perché le funzionalità IA della casa della mela non saranno disponibili subito per tutti, ma saranno riservate almeno all'inizio ad alcuni Paesi come gli Stati Uniti (e non arriveranno neanche tutte subito neanche lì, se per questo).
Non solo, ma, con grande delusione di moltissimi fan della casa di Cupertino, Apple Intelligence non supporterà tutti i dispositivi. Anzi, la stragrande maggioranza degli iPhone in commercio non potrà eseguirle: sarà compatibile solo con iPhone 15 Pro / Pro Max e, ovviamente, con tutti i modelli della serie iPhone 16.
Scopriamo tutti questi dettagli, oltre a vedere come accedere dall'Italia anche a questo strumento, tenendo presente che non è proprio una procedura immediata.
Indice
Cos'è Apple Intelligence
Apple Intelligence è un sistema di funzionalità basate sull'intelligenza artificiale che Apple lancerà entro la fine del 2024 (si pensa a ottobre) con iOS 18.1, iPadOS 18.1 e macOS Sequoia 15.1.
Lo strumento, che si basa su diversi modelli in esecuzione sul dispositivo, è fortemente integrato nel sistema operativo, proprio come sta cercando di fare Google con Gemini nei suoi Pixel.
Quindi Apple Intelligence sarà in grado di analizzare dati provenienti da diverse app per ottenere le informazioni necessarie, oltre che poter "vedere" quello che viene mostrato sullo schermo.
I cinque capisaldi di Apple Intelligence
Al suo annuncio, durante il WWDC 2024, Apple ha dichiarato che lo strumento è caratterizzato da cinque punti: potente, intuitivo, integrato, personale e privato.
Potente, perché in grado di offrire un aiuto davvero utile, mentre intuitivo significa che sarà facile da usare e accessibile.
Come abbiamo anticipato, Apple Intelligence è integrato, in quanto è implementato direttamente nel sistema operativo dei dispositivi della mela.
Inoltre lo strumento è personale, in quanto è in grado di comprendere il contesto personale degli utenti. Infine, è privato, in quanto è costruito da zero per la privacy.
Questo rappresenta un punto importante, perché Apple, rispetto ad altri produttori come Samsung, ad esempio, ha il vantaggio di crearsi da sé hardware e software, e l'elaborazione dei dati sul dispositivo garantisce che non vengano condivisi con i server di altre aziende.
Come funzionano i modelli di Apple Intelligence
In realtà non tutte le richieste vengono processate sul dispositivo. I modelli di Apple, che l'azienda promette non siano stati addestrati (e non verranno) con i dati degli utenti, sono di due tipi: uno sul dispositivo, con una dimensione di vocabolario di 49K, e uno sul server, con una dimensione di vocabolario di 100K (oltre a token linguistici e tecnici aggiuntivi).
Il modello locale consente di generare 30 token al secondo con una latenza sulla prima parola di circa 0,6 millisecondi, un risultato ottenuto sfruttando una serie di "adattatori", ognuno dei quali associato a un compito specifico e caricato temporaneamente nella RAM per una risposta più rapida.
Un grande risultato ottimo per richieste brevi, un po' lento per richieste più impegnative. In questo caso entra in azione il modello sul server.
Secondo i benchmark di Apple, il modello in locale batte modelli come Phi-3-mini, Mistral-7B e Gemma-7B, mentre modello sul server ha prestazioni paragonabili a Mixtral-8x22B e GPT-3.5-Turbo, con il vantaggio di produrre molte meno risposte potenzialmente pericolose (anche meno di GPT-4 Turbo).
Private Cloud Compute garantisce la privacy degli utenti
Quindi per le richieste più complesse i dispositivi inviano in modo crittografato ai server Apple solo i dati necessari per l'elaborazione della richiesta: tali dati non vengono conservati, ma utilizzati solamente per ottenere la risposta necessaria.
Apple Intelligence quindi utilizza le tue informazioni personali per elaborare i contenuti, ma non le raccoglie: la casa di Cupertino chiama questo processo Private Cloud Compute, con la promessa verificabile di privacy.
L'integrazione con ChatGPT
C'è un altro aspetto da considerare: ChatGPT. Come vedremo, Apple Intelligence ha potenziato enormemente Siri per consentirgli di comprendere molto meglio le nostre richieste e rispondere in modo naturale, ma non è ancora sufficiente.
Ecco perché Apple ha annunciato l'integrazione con ChatGPT, ovvero il chatbot che secondo l'azienda offre i risultati migliori per gli utenti (e che potrebbe spingere la mela a investire direttamente in OpenAI).
La partnership, che non costerà niente ad Apple, consentirà ad Apple Intelligence di accedere automaticamente a ChatGPT basato sul modello GPT-4o in alcuni contesti, quando "capisce" che il chatbot di OpenAI potrebbe rispondere meglio (come in Writing Tools o in Siri, ma comunque non per risposte di tipo personali).
E la privacy? Apple ha già messo le mani avanti: sarà l'utente a decidere se attivare lo strumento per inviare i dati sui server di OpenAI e generare testi, risposte o anche immagini.
E comunque OpenAI non potrà vedere gli indirizzi IP delle richieste, che non potrà conservare, e sarà ChatGPT responsabile delle risposte. Se invece un utente è abbonato a ChatGPT Plus, il servizio a pagamento di ChatGPT, potrà collegarlo al suo account e in quel caso i suoi dati verranno trattati secondo i termini di OpenAI.
Più di recente, si è parlato del fatto che Apple possa collaborare in futuro con Meta, Perplexity o Anthropic per implementare altri modelli.
Gratis, ma fino a un certo punto
Infine c'è la questione del prezzo. Apple Intelligence sarà integrato nei sistemi della mela e utilizzabile da tutti? Sì, ma solo per ora.
Questo almeno è quanto trapela da un'anticipazione di Bloomberg pubblicata ad agosto 2024.
Gran parte dei produttori di questi sistemi rilasciano almeno due versioni dei loro prodotti, una base gratuita e una in grado di fornire funzionalità più avanzate, a pagamento.
È vero per ChatGPT, è vero per Gemini, così è per Copilot e per tutti gli altri. Secondo Bloomberg, Apple avrà bisogno di "almeno tre anni" per sviluppare funzioni AI premium. Ma non si sa ancora quali saranno, a che prezzo ed esattamente quando arriverà.
Cosa fa Apple Intelligence (in Italia)
Ma cosa può fare Apple Intelligence? Come abbiamo anticipato, Apple Intelligence è una sorta di "ombrello" che racchiude una serie di funzionalità. Vediamo quali sono, per poi cercare di capire cosa cambia in Italia.
Funzioni di Apple Intelligence
Strumenti di scrittura
Cominciamo con le funzionalità dedicate alla scrittura.
Writing tools utilizza l'IA per riscrivere, rielaborare o correggere i tuoi testi in qualunque contesto, che siano app integrate, di terze parti.
Questo sarà particolarmente utile quando si invia un'email, oppure si scrive un articolo o un post sui social media.
Le risposte intelligenti (Smart reply) consentono inoltre a Mail di scrivere rapidamente una risposta via email con tutti i dettagli giusti. Apple Intelligence può identificare le domande che sono state poste in un'email e offrire opzioni pertinenti da includere nella risposta.
Che sia da un'email o dalla trascrizione di una conferenza, Apple Intelligence consente di riassumere facilmente un testo: basta toccare il tasto dedicato e visualizzarlo, da Mail o anche altre app.
A proposito di trascrizioni, ti basta premere Registra nelle app Note o Telefono per acquisire registrazioni audio e trascrizioni. Apple Intelligence genera riepiloghi delle tue trascrizioni, così puoi ottenere le informazioni più importanti a colpo d'occhio.
Apple Intelligence inoltre interviene per migliorare la concentrazione, con le notifiche prioritarie. L'IA comprende dal contesto quali notifiche sono più importanti e le mostrerà più in alto, consentendoti di sapere a cosa prestare attenzione a colpo d'occhio.
Inoltre fare un riepilogo delle notifiche, così da scorrerle più velocemente.
In modo simile, in Mail Apple Intelligence mostra invece i messaggi prioritari: messaggi urgenti che verranno mostrati in cima alla casella di posta, come un invito per cui c'è una scadenza urgente o un promemoria per il check-in di un volo a breve.
Reduce Interruptions è una nuova Full immersion che funziona come Non disturbare, ma consente in modo intelligente di far apparire le notifiche importanti come un messaggio che invita ad andare a prendere tuo figlio all'asilo.
Strumenti legati alle immagini
Apple Intelligence mette a disposizione nuovi strumenti, tra cui una funzione di generazione di immagini da testo, i Genmoji e l'incredibile Image Wand.
Image playground permette di creare immagini nuove in pochi secondi e direttamente nelle tue app. Puoi partire da una descrizione testuale, da un concept suggeriti (temi, costumi, accessori e luoghi), o persino da una foto di un contatto dalla tua libreria di Foto.
Puoi facilmente regolare lo stile e apportare modifiche in base a una chat di Messaggi, alla tua bacheca Freeform o a una diapositiva in Keynote, in modo poi da condividerle direttamente.
Puoi scegliere tra diversi stili come animazione, illustrazione e persino uno schizzo nell'app Image Playground.
Image playground è integrata in app come Messaggi, Keynote, Freeform e Pages, così come in app di terze parti che usano la nuova API, ed esiste anche come app dedicata.
In Note, Image Playground è implementato tramite Image Wand nella palette di strumenti di Apple Pencisl. Utilizza la tua Apple Pencil o il dito per disegnare uno schizzo in Note, poi fai un cerchio intorno e il sistema lo trasformerà in un'immagine. Non solo, ma puoi anche fare un cerchio attorno a uno spazio vuoto e Image Wand utilizzerà il contesto circostante per creare l'immagine.
I Genmoji sono emoji create a partire da un testo inserito direttamente nella tastiera e da abbinare a qualsiasi conversazione.
Tutto quello che devi fare è descrivere un'emoji e vedrai un'anteprima: effettua eventualmente dei cambiamenti o parti da un contatto nella libreria Foto per creare un'emoji che gli assomigli.
Proprio come le emoji, le Genmoji possono essere aggiunte ai messaggi o condivise come adesivi o reazioni in un Tapback
Con Ricordi puoi creare la storia che preferisci semplicemente inserendo una descrizione in Foto: Apple Intelligence troverà le foto e i video migliori che corrispondono, quindi crea una filo narrativo con capitoli unici basati su temi appropriati e con una colonna sonora di Apple Music adeguata.
Un'altra funzione di Foto legata ad Apple Intelligence è la possibilità di cercare le foto e i video in modo più semplice, utilizzando frasi comuni come "Maya sullo skateboard con una maglietta colorata". Anche la ricerca all'interno dei video è facilissima, perché si può identificare un momento specifico in un clip e andare direttamente a quella sequenza.
Poteva mancare uno strumento di rimozione degli oggetti? Grazie al nuovo strumento Clean Up, si possono rimuovere gli oggetti indesiderati dallo sfondo, senza correre il rischio di alterare il soggetto.
Infine, Visual Intelligence è una funzione che ricorda Google Lens, in quanto effettua una ricerca visuale basata sull'intelligenza artificiale attraverso la fotocamera.
Lo strumento, che è abilitato tramite il tasto Controllo della fotocamera degli iPhone 16, utilizza una "combinazione di intelligenza sul dispositivo e servizi Apple che non memorizzano mai le tue immagini".
Per esempio, si può scattare una foto di un ristorante per ottenere informazioni sui suoi orari, e sarà anche aperto a modelli IA di terze parti, il che suggerisce che si potrà utilizzare con Gemini o ChatGPT.
Apple non ha annunciato quando lancerà la funzione, ma arriverà su Controllo della fotocamera entro la fine del 2024.
Un nuovo Siri
Come dicevamo nel capitolo precedente, Siri è stato enormemente potenziato grazie alla capacita di comprensione del linguaggio, che permette di capire meglio le domande e ricordare il contesto.
Per esempio, puoi dire a Siri "Siri, imposta una sveglia per... no aspetta, imposta un timer per 10 minuti. anzi, per 5". Siri capirà cosa intendi, e può fornire assistenza personalizzata, consapevole del tuo contesto personale. Ad esempio, puoi dire: "Suona quella canzone che mia moglie mi ha mandato l'altro giorno".
Inoltre ora Siri ha una nuova veste grafica, in quanto se attivo vedrai una luce colorata lungo i bordi, e si può interagire con Siri usando la voce o scrivendo, e passare da una modalità all'altra quando si preferisce. Per farlo, tocca due volte la parte inferiore dello schermo del tuo iPhone o iPad, e apparirà una tastiera per digitare una richiesta a Siri invece di pronunciarla.
Come abbiamo anticipato, ora Siri "vede" quello che c'è sullo schermo, e con il tempo potrà comprendere e interagire con i contenuti dell'utente in sempre più app.
Per esempio, se un tuo contatto ti invia il suo nuovo indirizzo in Messaggi, basterà dire "Aggiungi questo indirizzo alla scheda di [nome del contatto]".
Siri sarà in grado di fare sempre più cose sia nelle app Apple che in quelle di terze parti, come trovare suggerimenti di lettura mandati da una persona amica in Messaggi e in Mail.
Ecco le app supportate da Siri con Apple Intelligence:
- Libri
- Calendario
- Fotocamera
- Contatti
- File
- Freeform
- Keynote
- Lente
- Note
- Foto
- Promemoria
- Safari
- Borsa
- Impostazioni
- Note vocali
Infine, Siri ora sa quali sono i tuoi dispositivi: puoi porgli domande a Siri su uno qualsiasi dei tuoi dispositivi Apple e delle funzionalità del sistema operativo e riceverai le informazioni di cui hai bisogno.
Integrazione con ChatGPT
Come abbiamo anticipato nel precedente capitolo, Apple ha collaborato con OpenAI per integrare ChatGPT nei sistemi operativi. Tra le funzioni in cui verrà utilizzato, troviamo Siri e Writing Tools.
In Siri, puoi chiedere una ricetta, e l'assistente ti propone di utilizzare ChatGPT. A questo punto, se dici di sì, ti verranno mostrati i risultati del chatbot.
In Writing Tools, c'è lo strumento Compose che permette di accedere a ChatGPT per generare testo e immagini in un'ampia gamma di stili da integrare nel contenuto.
Potrai accedere gratuitamente a ChatGPT senza dover creare un account, mentre chi è abbonato a ChatGPT Plus potrà collegare il suo account e accedere direttamente alle funzioni a pagamento.
Funzioni di Apple Intelligence in Italia
Come vedremo nel prossimo capitolo, Apple Intelligence non arriverà subito in Italia (ma c'è un modo per superare questo scoglio), ma cosa arriverà in Italia?
Iniziamo con il dire che anche negli Stati Uniti non arriveranno subito tutte le funzioni. Per esempio, secondo Tim Cook ChatGPT sarà integrato entro il 2024, mentre la possibilità di rispondere a domande personali dovrebbe arrivare nella prima metà del 2025.
Anche i miglioramenti nella comprensione del linguaggio di Siri, la trascrizione dei memo vocali, il riassunto delle chiamate e le possibilità di generare immagini IA con Image Playground sembra che arriveranno nel 2025.
E da noi? A causa del DMA (Digital Markets Act), il nuovo regolamento dell'UE per garantire la libera concorrenza nei mercati digitali e prevenire l'abuso di posizione dominante, ci saranno dei ritardi, ma non sappiamo esattamente cosa e quando arriverà.
Sul sito Apple Italia, vengono indicate le stesse funzioni che abbiamo visto qui sopra, ma questa non è necessariamente una garanzia.
Quello che possiamo dire è che al momento sono disponibili le seguenti funzioni, che potete vedere nel video qui sotto:
- la nuova veste grafica di Siri
- la capacità di ricordare il contesto
- il riassunto in Mail delle email
- il riassunto di un testo in Note, con la possibilità di vedere i punti chiave o creare una tabella
- la possibilità di riscrivere un testo
Quando uscirà (anche in Italia)
Come abbiamo anticipato più volte, Apple Intelligence dovrebbe arrivare a ottobre 2024 con gli aggiornamenti a iOS 18.1, iPadOS 18.1 e macOS Sequoia 15.1.
Inoltre come abbiamo visto non tutte le funzioni saranno disponibili da subito e ci sarà una lista d'attesa (almeno nelle beta per sviluppatori).
Gli utenti potranno scegliere di unirsi alla lista d'attesa dalle Impostazioni, anche se non è chiaro quanto tempo potrebbe richiedere l'attesa per gli utenti dopo il lancio pubblico (nelle beta è abbastanza veloce e generalmente non richiede più di un'ora di attesa).
Questo però non in tutti i Paesi. Stando a quanto dichiarato da Apple, in Europa, a causa del DMA, e in Cina, il lancio avverrà più avanti, ma non sono state ancora indicate date precise.
Curiosamente, sembra che Apple Intelligence possa arrivare su Mac da subito, in quanto l'Unione Europea ha considerato come gatekeeper solo iOS e in un secondo momento anche iPadOS, ma non macOS.
Stando a quanto scoperto ai primi di agosto nelle note di rilascio della beta per sviluppatori di macOS Sequoia 15.1 si parla di non disponibilità in Cina, ma non in Europa, mentre in quella per iOS 18.1 viene citata esplicitamente anche l'UE tra le zone escluse.
Compatibilità di Apple Intelligence
A causa delle risorse necessarie per alimentare correttamente le sue funzionalità, Apple Intelligence non funziona su tutti i dispositivi in commercio. Anzi, è limitata a un numero selezionato di prodotti Apple.
I più colpiti sono gli iPhone, in quanto solo due tra i dispositivi lanciati prima degli iPhone 16 saranno compatibili, mentre per gli altri basta un chip Apple (serie "M"):
- iPhone 15 Pro, iPhone 15 Pro Max: A17 Pro
- iPhone 16, iPhone 16 Plus: A18
- iPhone 16 Pro, iPhone 16 Pro Max: A18 Pro
- iPad Pro: M1 e successivi
- iPad Air: M1 e successivi
- MacBook Air: M1 e successivi
- MacBook Pro: M1 e successivi
- iMac: M1 e successivi
- Mac mini: M1 e successivi
- Mac Studio: M1 Max e successivi
- Mac Pro: M2 Ultra
Gli analisti si aspettano che Apple veda un incremento di vendite record con gli iPhone 16 grazie ad Apple Intelligence. Chiunque non possieda un iPhone 15 Pro o un iPhone 15 Pro Max, ovvero la maggior parte delle persone, dovrà comprare uno dei nuovi iPhone.
Secondo diversi osservatori, questo boom di vendite sarà paragonabile all'avvento del 5G e alla mania per gli iPhone lanciata con iPhone 6 Plus.
Come attivare e usare Apple Intelligence in Italia
Non è necessario però aspettare il rilascio di Apple Intelligence in Italia, ma volendo puoi provarlo subito. Attenzione, però, perché la procedura non è semplicissima, e in secondo luogo non potrai utilizzare i tuoi abbonamenti sul dispositivo. Infine, dovrai cambiare la lingua di sistema in inglese. Insomma, valuta se ne vale la pena: noi non ci prendiamo responsabilità per eventuali problemi e indichiamo la procedura a titolo informativo.
Innanzitutto dovrai installare la beta per sviluppatori sul tuo dispositivo, e in secondo luogo dovrai creare un account Apple localizzato negli Stati Uniti (o crearne uno in Italia e poi cambiare la localizzazione negli Stati Uniti: leggi la guida linkata qui sopra, troverai tutto).
Una volta effettuati questi passaggi, cambia le impostazioni di lingua e regione per il dispositivo su Inglese e Stati Uniti, poi cambia la lingua di Siri su Inglese.
Successivamente, vai in Impostazioni > il tuo nome in alto > Media & Purchases.
Tocca Sign out, poi tocca ancora Media & Purchases e accedi con il tuo ID Apple statunitense. Vai nelle Impostazioni, tocca Apple Intelligence & Siri e in alto tocca Join the waitlist. Se necessario, riavvia il dispositivo, in caso tu non veda il pulsante.
Segui le indicazioni e dopo poco tempo potrai avviare la funzione.