Cosa sono le iSIM: come funzionano e a cosa servono le SIM del futuro

Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
Cosa sono le iSIM: come funzionano e a cosa servono le SIM del futuro

Ben prima che venissero concepiti gli smartphone siamo stati abituati all'esistenze delle SIM. Il nome che per esteso significa Subscriber Identity Module e che ha accompagnato tutte le nostre esperienze con la telefonia mobile. Negli anni, come tutto, anche il concetto di SIM si è evoluto.

Negli ultimi anni abbiamo visto affermarsi le eSIM, le cosiddette SIM virtuali delle quali abbiamo parlato in diverse occasioni. Le eSIM sono ormai un punto assodato della telefonia mobile, al punto che ormai tutti i nuovi smartphone di gamma alta le supportano. Ma all'orizzonte c'è una novità.

Questa si chiama iSIM, che sta per Integrated SIM ed esprime un concetto tutto nuovo di SIM. In questo articolo andremo a vedere in cosa consistono le iSIM, quali sono le differenze con le eSIM e le classiche SIM, e come verranno usate nel prossimo futuro. Prima di iniziare vi ricordiamo anche la guida su come cambiare SIM.

Indice

Cosa sono le iSIM

Come introdotto sopra, iSIM significa SIM integrata e ora andiamo a vedere in cosa è esattamente integrata la SIM di nuova generazione. Le iSIM sono state esplorate da un progetto condotto in collaborazione da Vodafone, Qualcomm e Thales e consistono in moduli SIM direttamente integrati nei processori dei dispositivi mobili.

Possiamo quindi pensare che le iSIM saranno delle SIM integrate nei processori dei nostri smartphone. Questo significa che non richiederanno più la presenza di alcun componente in grado di riconoscere, leggere e gestire le SIM o eSIM.

Come funzionano le iSIM

Innanzitutto deve essere chiaro che ad oggi la tecnologia iSIM potrebbe essere utilizzata. Infatti la GSMA ha già rilasciato gli standard normativi secondo i quali devono operare i dispositivi con supporto iSIM.

L'immagine che trovate qui in basso è molto significativa e mostra il vantaggio, in termini di ingombro, nell'utilizzo delle iSIM.

Vediamo infatti come, anche rispetto alle eSIM di ultima generazione, i moduli di supporto iSIM all'interno dei processori occupano uno spazio minimo.

La struttura di una iSIM prevede l'integrazione all'interno del processore del dispositivo e consiste in una trusted zone, ovvero in una zona hardware sicura al riparo da attacchi esterni che possono portare a manomissioni, per il suo funzionamento. Tutte le risorse richieste per il suo funzionamento sono delegate al processore stesso.

Le iSIM risultano quindi compatibili pienamente con le reti 3G, 4G e 5G e con una quantità rilevante di dispositivi come smartphone, smartwatch, PC e notebook, tablet.

Quali sono le differenze con eSIM e SIM classiche

Le differenze sostanziali con le eSIM e le SIM classiche consistono proprio nella struttura hardware. Le iSIM sono costruite all'interno dei processori e non sono moduli esterni che comunicano con la scheda madre del dispositivo. Rispetto alle eSIM, sebbene anche le iSIM siano SIM virtuali, consistono nel fatto che le iSIM non necessitano di un secondo chip per funzionare, come invece accade per le eSIM.

Questo si traduce nella possibilità di ottimizzare al meglio lo spazio a disposizione per i produttori dei dispositivi, magari allocando maggior spazio ad una batteria più performante. Un altro vantaggio delle iSIM consiste nella maggiore efficienza energetica, visto che il dispositivo non dovrà gestire due chip diversi ma soltanto uno.

Dove useremo le iSIM

Come accennato sopra, le iSIM sono compatibili con un gran numero di dispositivi. Dunque, si potrà instaurare connettività in mobilità su un numero ancora maggiore di dispositivi rispetto a quanto non viene già fatto con le eSIM.

I produttori potranno infatti avvalersi delle iSIM senza doversi preoccupare dell'ingombro dimensionale e dell'apporto energetico come invece è necessario fare ora con le SIM classiche e con le eSIM. Pertanto, possiamo aspettarci il supporto iSIM su smartphone, tablet, PC, smartwatch, dispositivi per la domotica e non solo.

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