
Intel sta creando un cripto processore che rivoluzionerà il mining
Tra i primi acquirenti Jack Dorsey, il fondatore di TwitterIl mondo delle criptovalute negli ultimi anni è cresciuto enormemente. Si creano criptovalute, si investe nella tecnologia ed è ormai chiaro che lì gireranno sempre più soldi. Intel entra con tutto il suo peso in questo mondo annunciando di aver creato un nuovo team di ricerca, il Custom Compute Group, nell'ambito della business unit Accelerated Computing Systems and Graphics. L'obiettivo del nuovo gruppo è di creare piattaforme personalizzate e ottimizzate per gli specifici carichi di lavoro dei clienti, includendo la blockchain e altre funzionalità di supercalcolo accelerato.
Il progetto principale e che vedrà presto la luce sarà un nuovo chip progettato per il mining delle criptovalute. Il processore, chiamato dalla stessa azienda "acceleratore blockchain", sarà pronto per la fine dell'anno e due società hanno già aperto i preordini, tra cui l'azienda di mining di Bitcoin GRIID Infrastructures e Block, di proprietà di Jack Dorsey e precedentemente nota come Square.
Raja Koduri, vicepresidente senior di Intel e autore del comunicato, afferma di aspettarsi che le loro innovazioni forniscano un acceleratore blockchain con prestazioni per watt oltre 1000 volte migliori rispetto alle GPU tradizionali per il mining basato su SHA-256, riferendosi all'hashing SHA-256, algoritmo utilizzato per generare Bitcoin e una serie di altre criptovalute.
Intel afferma che ulteriori informazioni sul chip saranno disponibili all'ISSCC (International Solid-State Circuits Conference), che inizierà il 20 febbraio. Il gigante dei processori terrà una presentazione il 23 febbraio, intitolata "Una miniera ricchissima: un ASIC per l'estrazione di bitcoin a bassissima tensione e basso consumo energetico". Gli ASIC sono chip progettati per un'attività specifica, come appunto il mining di criptovalute.
L'impatto ambientale del mining di criptovalute è un problema sempre maggiore in un mondo alle prese con il riscaldamento globale e il nuovo chip di Intel potrebbe essere un tentativo di affrontarlo. Le factory di mining sono affamate di energia che spesso ottengono da centrali a carbone e gas naturale che ovviamente hanno un impatto sull'ambiente e possono anche contribuire a costi elevati dell'elettricità e blackout.
I legislatori statunitensi hanno sollevato la questione al Congresso, discutendo su come affrontare il crescente consumo di energia associato al mining di criptovalute e persino chiedendo alle società di Bitcoin di rivelare quanta energia consumano.
Con questa mossa, Intel si impegnerà e promuoverà un ecosistema per la blockchain aperto e sicuro, aiutando a far crescere questa tecnologia in maniera responsabile e sostenibile.