Il monitor da gaming che farà gola a chiunque

Lenovo Legion Y25g-30 con 360Hz di refresh e NVIDIA G-SYNC
 Redazione
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In collaborazione con Lenovo

Abbiamo avuto il piacere di provare un monitor per pro-gamer di Lenovo, al secolo il Legion Y25g-30, con refresh rate di ben 360Hz, e siamo rimasti davvero soddisfatti dai miglioramenti che un display del genere è in grado di apportare anche a dei casual-gamer come noi.

Costruzione ed ergonomia

Partiamo dai fondamentali, perché spesso sono un aspetto trascurato nei monitor non propriamente da ufficio, mentre qui invece sono stati declinati benissimo da Lenovo.

Il Legion Y25g-30 si regola infatti come volete: altezza (13 cm di corsa), inclinazione (-5°/22°) e rotazione (sia in senso orario che antiorario di 90°). La base d'appoggio è solida, ed il monitor ruota anche intorno al suo asse, per di più con un abbozzo di indicazione dei gradi di movimento indicati sulla base stessa.

Non ci sono insomma difficoltà nel collocarlo nella posizione più congeniale a seconda del tipo di scrivania e delle esigenze del giocatore.

Un fattore importante, perché in certi scenari il colpo d'occhio è tutto, ed è importante avere il display all'altezza giusta. In questo aiutano anche le sue dimensioni relativamente contenute: 24,5 pollici, che permettono di vedere tutta la scena con un unico sguardo, senza bisogno di muovere la testa, rimanendo concentrati sullo svolgimento dell'azione.

Sul retro troviamo un hub ricco di porte: 2 HDMI 2.0, una DisplayPort 1.4, 3 USB-A 3.2 Gen2, una USB-C 3.2 Gen2, una USB-B 3.2 Gen 2, ed un jack audio combo. Sul fianco sinistro, guardando lo schermo, c'è anche una pratica levetta arreggi-cuffie, comune a molti monitor gaming.

Infine, il logo LEGION sulla parte posteriore è dotato di un grande LED che potete pilotare via software, in modo da adattarlo al contenuto mostrato a video (o anche semplicemente per spegnerlo).

Esperienza d'uso

Il Legion Y25g-30 è dotato di un display full HD, IPS, con retroilluminazione WLED. La luminosità massima è di circa 400 nit, la calibrazione di fabbrica assicura un delta E inferiore a 2, e la copertura dello spettro sRGB è del 99%.

È insomma un display che riproduce i colori in modo fedele e più luminoso della media dei monitor, e questo è senz'altro importante, ma non è il suo vero elemento distintivo.

Ciò che lo eleva dalla concorrenza è il refresh rate variabile tra 30 e 360Hz, con supporto G-Sync, e tempi di risposta fino a 1 millisecondo, a seconda dell'over drive (5ms OFF). Non manca infine il supporto a NVIDIA Reflex per la riduzione della latenza, a patto di avere hardware che la supporti.

Ciò significa che lo schermo può sincronizzare dinamicamente la propria frequenza di refresh in base ai frame per secondo del gioco in esecuzione: ne avete un assaggio nel video che trovate ad inizio articolo. Virtualmente non ci sono tearing ghosting che tengano, e le immagini sono sempre ultra-definite, tanto più quanto più la vostra macchina saprà pompare il frame rate.

A questo proposito, sottolineiamo che per arrivare intorno ai 360 fps/Hz nei giochi competitivi più in voga, per non parlare di quelli più generici, ci vuole comunque un PC di fascia molto alta. Ciò non toglie che, anche senza spingersi per forza al massimo, non si possa comunque godere dei benefici che un'elevata frequenza di refresh apporta per qualsiasi tipo di giocatore, o anche solo del piacere di vedere il sistema operativo scorrere liscio come l'olio nell'uso di tutti i giorni. Del resto è spesso così con i dispositivi di questo tipo: nascono per soddisfare le esigenze dei gamer, ma poi se li fai provare ad un utente qualunque anche lui non potrà non apprezzare la differenza rispetto ad un monitor ordinario.

L'over drive agisce invece su quattro livelli, da 4 a 1 millisecondi, per ridurre al minimo i tempi di latenza, ma lo apprezzerete davvero solo andando molto in su con il refresh dello schermo.

Se volete giocare sempre a 360 Hz, allora ha senso passare al livello 3 o anche 4 dell'over drive. Nel caso il G-Sync fosse attivo l'over drive viene regolato in modo dinamico in base al refresh/frame rate, dato che questi cambiano continuamente ed all'unisono.

Bisogna comunque avere riflessi pronti e mira precisa per apprezzare davvero i benefici di queste tecnologie, ma anche un neofita come il sottoscritto è riuscito ad assestare qualche headshot in più della sua media (o forse era solo l'effeto placebo del monitor stesso: in entrambi i casi è stato efficace).

Nota di merito speciale per le impostazioni OSD, davvero ben fatte, e disponibili anche in italiano. Da qui è possibile cambiare i vari parametri dello schermo, regolare il volume dei due piccoli speaker da 3 Watt in dotazione ed anche abilitare la finestrella per l'analisi dei tempi di risposta, una funzione in più che distingue questo monitor da quelli generici.

Prezzo e conclusioni

Il listino di Lenovo Legion Y25g-30 è di 599€, ma è già stato oggetto di qualche promozione, anche sul sito stesso del produttore (nel momento in cui vi stiamo scrivendo costa 521€).

È una buona cifra per un monitor di questo livello, inferiore alla media della concorrenza di pari fascia, che rende accessibili ai più delle funzioni che fino a poco tempo fa erano appannaggio solo dei pro gamer.

Foto Lenovo Legion Y25g-30

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