Linux Mint 18.1 disponibile: tutte le novità di "Serena", con supporto fino al 2021

Cosimo Alfredo Pina
Cosimo Alfredo Pina
Linux Mint 18.1 disponibile: tutte le novità di "Serena", con supporto fino al 2021

Ad aprile è stata rilasciato Ubuntu 16.04 LTS e proprio su questa versione a lungo supporto è basata Linux Mint 18.1 Serena. Le novità portate da questa nuova release non sono limitate ai classici tweak e fix dietro le quinte. Di seguito tutto quello da sapere prima di aggiornare.

Linux Mint 18.1 "Serena": novità

Infatti Serena porta con sé Cinnamon 3.2, il nuovo ambiente desktop la cui novità più interessante è la schermata a dispositivo bloccato. Lo screensaver è stato snellito in termini di richieste di risorse, ma offre comunque più personalizzazione.

Ad esempio potete inserire un widget per la musica in riproduzione, quante notifiche avete da visualizzare oppure il livello di batteria. Al di là della schermata di blocco Cinnamon 3.2 porta anche nuove animazioni, pannelli verticali, e miglior supporto all'hardware, come ad esempio la rotazione automatica sui dispositivi con accelerometro.

Anche le app "X" di Mint vengono aggiornate con la 18.1. La maggior parte delle novità per queste sono legate a bug fix, ma degno di nota è il tema scuro nell'editor di testo Xed e la possibilità di oscurare un secondo schermo nel riproduttore video Xplayer. A proposito di multimedia, il riproduttore musicale Banshee è stato sostituito con Rhythmbox.

Anche Mint Update Manager è stato migliorato, con indicazioni più chiare degli aggiornamenti del kernel. Conclude il round di novità principali (qui il changelog completo) Mint Display Manager, con nuovi sfondi. Ricordate comunque che anche Mint 18.1 viene distribuito con una versione alternativa con l'ambiente Mate.

Linux Mint 18.1 "Serena": download e aggiornamento

Se avete già installato Linux Mint 18 sul vostro computer, vi basta raggiungere l'Update Manger andare nel menu Edit e poi selezionare Upgrade to Linux Mint 18.1 (rimarrete comunque al vecchio Kernel). Per un installazione pulita (kernel Linux 4.4 incluso) potete invece ripiegare sulle classiche ISO, che potete scaricare dal sito ufficiale, anche con i link qui sotto.