Linux sui MacBook con Apple M1? È fattibile secondo uno sviluppatore specializzato in sfide (im)possibili

Roberto Artigiani
Roberto Artigiani
Linux sui MacBook con Apple M1? È fattibile secondo uno sviluppatore specializzato in sfide (im)possibili

Hector Martin si è già fatto un nome come "Marcan" nella comunità degli sviluppatori indipendenti realizzando il porting di Linux su alcuni dispositivi inusuali tra cui la PlayStation 4 e ora ha fissato un nuovo obiettivo: gli ultimi MacBook con processore Apple M1. La sfida è titanica ed è lui stesso ad ammetterlo dichiarando che si tratterà di un impegno a tempo pieno.

Proprio per questo ha aperto una richiesta di finanziamento su Patreon, la nota piattaforma di crowdfunding per artisti e creatori in generale. La sua richiesta è un sostegno di 4.000$ al mese già raggiunta con l'aiuto di 570 donatori che hanno contribuito con versamenti da 3/6/11,50€.

Nonostante la sua esperienza però le difficoltà da affrontare non saranno poche dal momento che i Mac non sono dispositivi di cui viene pubblicato il codice per cui sarà necessaria una buona dose di reverse engineering per poter far funzionare il port.

Anche perché lo scopo è realizzare un'OS che sia davvero alla portata degli utenti per un uso quotidiano e che renda possibile sfruttare tutti i componenti del Macbook.

Ovviamente il progetto non ha niente a che vedere con Cupertino che non ha dato la sua approvazione. Ad ogni modo, fin tanto che non verrà utilizzato del codice di macOS la build di Linux rimarrà nella legalità. In fondo poi Apple già consente il lancio di kernel custom su Apple Silicon. Su tutto però aleggia lo scetticismo di Linus Torvalds che ha dichiarato che secondo lui la GPU rappresenta uno scoglio insormontabile che rende l'impresa praticamente impossibile da realizzare senza l'aiuto di Apple.