Che cos'è il metaverso?

Alla scoperta di quella che potrebbe essere l'era "post-internet".
Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
Che cos'è il metaverso?

Mark Zuckerberg poche ore fa ha concretizzato quello che era nell'aria da ormai qualche mese: Facebook crede nel metaverso, al punto che il gigante dei social network vuole realizzarlo e per farlo intende investire tanti soldi. Ma la domanda che ci stiamo facendo un po' tutti è: cos'è il metaverso?

L'etimologia della parola deriva dall'accostamento di meta, che indica zone di realtà analoghe a quelle al quale il prefisso meta viene apposto, e verso per indicare appunto una realtà. Il termine è stato coniato da Neal Stephenson nel romanzo cyberpunk Snow crash uscito nel 1992. Dunque, fin qui, nulla di particolarmente trascendentale.

Andando più nel pratico possiamo dire che il metaverso sarà un'evoluzione di internet. Ovvero una versione avanzata di internet, grazie all'integrazione di applicazioni e oggetti in realtà aumentata e virtuale per rendere possibile l'integrazione dell'uomo stesso all'interno di esso. Chiaramente la presenza umana nel metaverso, che poi è necessaria affinché il metaverso sia definito tale, avverrà tramite la generazione di avatar personali.

Questo renderà possibile spostarsi istantaneamente da un luogo all'altro del metaverso, se vogliamo riprendere le parole di Zuckerberg sarà possibile "teletrasportarsi". Il teletrasporto è inteso come lo spostamento del proprio avatar tra due ambienti virtuali. Questo avrà sicuramente dei risvolti positivi: sarà davvero difficile accumulare ritardi e si impatterà meno sull'ambiente.

L'idea non è particolarmente nuova: ci sono diversi lavori nel cinema, realizzati anche in tempi non recentissimi, in cui viene ipotizzato un metaverso come quello descritto da Zuckerberg. Tra questi troviamo Ready Player One di Ernest Cline e The Matrix dei Wachowski. Ma anche il mondo dei videogiochi ha già strizzato l'occhio a un concetto simile, con Roblox e Fortnite.

Il metaverso dunque è un concetto di integrazione tra uomo, realtà virtuale e aumentata e internet. Possiamo anche pensarlo su quello che verrà "dopo internet", o meglio dopo la versione che conosciamo di internet.

E le sue applicazioni dovrebbero essere molteplici: tra queste troviamo anche quelle riferito al mondo dei videogiochi, in cui sarà possibile scambiarsi oggetti tra un gioco e l'altro, ammesso che gli sviluppatori dei giochi stessi lo troveranno conveniente.

Oltre ai videogiochi non possiamo non pensare all'ambiente lavorativo: il metaverso renderà molto più realistiche le riunioni in modalità virtuale che già oggi milioni di persone affrontano in ogni angolo del globo. Internet accorcia le distanze, il metaverso probabilmente amplificherà le emozioni e le interazioni, rimanendo immersi in un ambiente virtuale.

Le prospettive sono tante e molto ampie, non a caso l'ex Facebook Inc. ha deciso di investire tanti soldi in questa idea. La verità è che ancora non possiamo dire con esattezza cosa sarà il metaverso. La risposta la avremo quando vedremo una delle sue prime concretizzazioni. E prima di allora forse dovremo anche chiederci cosa ne sarà del "nostroverso", ovvero della realtà reale che viviamo ora.

Anche perché, stando alla definizione data all'inizio, il metaverso ha senso di esistere soltanto in relazione alla "nostra" realtà.

Fonte: Engadget