Passo in avanti per Privacy Sandbox, il progetto di Google per eliminare i cookie di terze parti

Il governo inglese ha deciso che il piano non sembra danneggiare la competizione, ma terrà un occhio aperto
Alessandro Nodari
Alessandro Nodari
Passo in avanti per Privacy Sandbox, il progetto di Google per eliminare i cookie di terze parti

Avevamo già parlato di Privacy Sandbox, il piano di Google di eliminare gradualmente i cookie di terze parti e sostituirli con un insieme di nuovi standard. Ora il progetto ha appena superato un ostacolo normativo fondamentale, grazie all'approvazione da parte dell'autorità di regolamentazione della concorrenza del Regno Unito, la Competition and Markets Authority (CMA). Lo stesso ente ha annunciato che Google si è impegnata a sviluppare nuovi standard in modo che non danneggino la concorrenza o avvantaggino ingiustamente la sua attività pubblicitaria, e che monitorerà la situazione.

I piani di Google sono ancora in evoluzione e non è ancora chiaro esattamente quali tecnologie Privacy Sandbox utilizzerà per sostituire i cookie di terze parti. Proprio il mese scorso, Google ha abbandonato un approccio pianificato, FLoC, che non piaceva a nessuno in quanto avrebbe potuto creare rischi per la privacy (e i browser concorrenti, inclusi Edge e Firefox, si erano rifiutati di utilizzarlo) a favore di un nuovo sistema chiamato Topics API.

Quest'ultimo tenta di individuare cinque degli interessi degli utenti e li memorizza nel browser.

Ora che sono stati formalmente accettati, gli impegni di Google diventano legalmente vincolanti e il gigante della ricerca ha affermato che li applicherà a livello globale. Gli impegni includono lo sviluppo trasparente delle proposte di Privacy Sandbox e la pubblicazione dei risultati dei test. Google ha anche affermato che non rimuoverà i cookie di terze parti fino a quando la CMA non sarà soddisfatta del fatto che le nuove alternative non sollevino problemi di concorrenza.

Chrome di Google non sarà il primo browser a eliminare gradualmente i cookie di terze parti (altri come Safari e Firefox li bloccano già per impostazione predefinita), ma la quota di mercato dominante di Chrome significa che probabilmente avrà il maggiore impatto sul mercato della pubblicità digitale. Il piano attuale prevede di bloccare i cookie di terze parti per impostazione predefinita entro la fine del 2023.

Via: The Verge
Fonte: gov.uk