
Google punta a rendere il web più sicuro, ma la sfida non è facile
Dall'ultimo Transparency Report di Google emerge un dato piuttosto interessante sul fronte della sicurezza online. Secondo le statistiche del colosso delle ricerche, il traffico sui suoi siti o attraverso i suoi servizi è criptato per il 75%.
Questo significa che tre connessioni su quattro che passano da Google sono effettuate con il protocollo HTTPS che utilizza meccanismi di cifratura (SSL o TLS) che permettono lo scambio sicuro di informazioni, anche sensibili, tra client e server.
LEGGI ANCHE: Sicurezza e privacy durante la navigazione, grazie a queste estensioni
Un bel balzo dal 2014 quando il traffico criptato era ancora al 50%. Adesso la prossima sfida per Google è raggiungere la vetta, cosa non così facile e scontata, dato che sono diversi gli ostacoli verso un web più sicuro.
A chiusura del Transparency Report si parla esplicitamente di problemi legati a hardware o software che non supporta i moderni sistemi di cifratura, l'opposizione di certe nazioni che bloccano o rendono molto difficile il traffico HTTPS e il fatto che non tutte le piattaforme web sono in grado di gestire certificati e tecniche per l'HTTPS.
Dopo lo scandalo relativo alla sorveglianza di massa, ad anni di distanza l'attenzione verso sicurezza e privacy sulla rete è ancora altissima, così come il dibattito, e a quanto pare Google sembra intenzionata a dare il suo contributo verso la protezione degli utenti.