
Firenze è la città più digitale d'Italia: ecco la classifica aggiornata del 2020
Con un punteggio di 872 nell’indice di trasformazione digitale ICity Rank 2020, Firenze è la prima città d'Italia nella classifica realizzato da FPA, società del gruppo Digital360.
Per stilare questa classifica, FPA ha analizzato tutti i 107 comuni capoluogo, in base ad 8 indicatori in particolare: accessibilità online dei servizi pubblici, disponibilità di app di pubblica utilità, adozione delle piattaforme digitali, utilizzo dei social media, rilascio degli open data, trasparenza, implementazione di reti wifi pubbliche e tecnologie di rete intelligenti. L’indice finale è la media aritmetica degli 8 indicatori indicati, e Firenze è arrivata prima per app municipali, open data, trasparenza e wifi pubblico, ed ha comunque alti punteggi anche negli altri 4 indicatori.
Al secondo posto troviamo Bologna, con un punteggio di 866, mentre Milano è (solo) terza con 855 punti. Roma Capitale arriva in quarta posizione, seguita da Modena, Bergamo, Torino, Trento, Cagliari e Venezia. Tutte queste città hanno ottenuto una valutazione "molto avanzata" in quanto a digitalizzazione.
Seguono poi altri 15 comuni con un livello "avanzato": Parma, Reggio Emilia, Palermo, Pavia, Brescia, Genova, Lecce, Cremona, Prato, Bari, Pisa, Verona, Vicenza, Bolzano e Forlì.
E poi abbiamo altre 23 città con un livello "discreto": Rimini, Mantova, Livorno, Monza, Piacenza, Siena, Ravenna, Treviso, Udine, Perugia, La Spezia, Napoli, Ferrara, Novara, Pordenone, Padova, Trieste, Lodi, Arezzo, Pesaro, Ancona, Verbania, Lecco. E poi ancora 24 capoluoghi di livello “intermedio” e altri 27 con una digitalizzazione solo “avviata”.
A fine classifica troviamo le 8 città i cui ritardi nella digitalizzazione vengono definiti "critici", e purtroppo sono quasi tutte città del Su Italia: Taranto, Avellino, Caserta, Carbonia, Nuoro, Enna, Chieti e, ultima in classifica, Agrigento.
da Gianni Dominici, Direttore generale di FPAIl processo di trasformazione digitale delle città italiane e delle loro amministrazioni non si è arrestato in questo anno terribile, anzi per molti versi ha ricevuto un’accelerazione che ha consentito di superare resistenze organizzative e culturali. Spesso sono state proprio le innovazioni digitali a consentire di gestire situazioni critiche limitandone l’impatto e favorendo risposte fondate sulla partecipazione di cittadini e associazioni. Chi si trovava già a uno stadio avanzato, come le città metropolitane e molti comuni del Nord, ha confermato i progressi, ma arrivano segnali confortanti anche da aree meno mature dal punto di vista digitale, con quattro città del Sud che hanno segnato notevoli passi avanti, entrando nelle prime venti classificate.