Il Garante della Privacy dà il via libera all'Anagrafe Nazionale degli Assistiti: sanità più efficiente e meno burocrazia

Il Garante della Privacy dà il via libera all'Anagrafe Nazionale degli Assistiti: sanità più efficiente e meno burocrazia
Alessandro Nodari
Alessandro Nodari

Il Garante della privacy ha dato via libera all'Anagrafe nazionale degli assistiti (ANA) all'interno del nuovo schema del decreto del presidente del consiglio dei ministri (DPCM). Questo passo accelererà il processo di automazione amministrativa in modo da migliorare i servizi della Pubblica Amministrazione, come ad esempio avere la carta d'identità elettronica sul cellulare.

Ma cos'è esattamente l'ANA? È essenzialmente una banca dati sviluppata dal Ministero della sanità in accordo con il Ministero dell'economia e delle finanze che subentra agli elenchi degli assistiti delle singole Aziende sanitarie locali, le quali cesseranno di fornire ai cittadini il libretto sanitario personale. La nuova struttura assicurerà alle singole Asl la disponibilità delle informazioni esatte e aggiornate sugli assistiti per lo svolgimento delle funzioni di propria competenza.

Un esempio pratico è il caso di un cambio di residenza. Il cittadino non sarà più tenuto a contattare la nuova azienda sanitaria locale, che invece riceverà immediata comunicazione telematica direttamente dall'ANA.

Il via libera del Garante inoltre permette allo schema del DPCM di portare avanti tre importanti processi:

  • i contenuti dell'Anagrafe nazionale degli assistiti, come le scelte del medico di medicina generale, il codice esenzione e il domicilio
  • il piano per il graduale subentro dell'ANA alle anagrafi e agli elenchi degli assistiti tenuti dalle singole ASL e le garanzie e le misure di sicurezza da adottare.
  • la possibilità per gli interessati di accedere in rete ai propri dati personali contenuti nell'ANA
Via: CorCom
Fonte: GPDP
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