Fibra, ci vuole maggiore trasparenza sulle offerte

Associazione dei consumatori sollecita Agcom
Alessandro Nodari
Alessandro Nodari
Fibra, ci vuole maggiore trasparenza sulle offerte

Stop a messaggi publicitari fuorvianti, con i consumatori che poi non ottengono le velocità di connessione promesse dagli operatori della fibra ottica. Adiconsum, associazione a difesa dei consumatori e dell'ambiente promossa dalla CISL, scrive ad Agcom per segnalare la necessità di riscrivere le regole gli abbonamenti per garantire una maggiore trasparenza.

L'occasione è il recente lancio di ILIAD con il suo abbonamento di telefonia fissa, e il presidente di Adiconsum Carlo De Masi dichiara di aver avviato un'indagine per verificare le informazioni pubblicitarie delle aziende del settore, ponendo particolare attenzione alla velocità reclamizzata.

I risultati sono poco confortanti. Secondo Pierpaola Pietrantozzi, Segretaria nazionale Adiconsum i consumatori vanno in confusione, con le aziende che fanno offerte puntando sulla velocità di connessione più alta senza indicare, quasi sempre, il minimo garantito. Il punto è che gli operatori pubblicizzano la fibra FTTH, cioè la fibra ottica che arriva fino all'abitazione dell'utente, che non chiarisce la velocità effettiva raggiungibile all'attivazione, in quanto la vera tipologia di connessione si conosce solo dopo l'individuazione dell'indirizzo dell'attivazione, dato che la cablatura non viene realizzata dal venditore dell'abbonamento.

Adiconsum chiede quindi nuove regole che facciano chiarezza sulle tecnologie usate e indichino sempre la velocità minima garantita, unico parametro riconosciuto da Misurainternet e che permette il reclamo per inadempienza contrattuale.

Via: Mondo3