
L'affare Musk-Twitter è ufficialmente saltato
Elon Musk ha ufficialmente rinunciato all'acquisizione del social network Twitter. Il miliardario, in una lettera inviata alla SEC – ovvero la società che controlla la Borsa degli Stati Uniti – ha accusato la piattaforma di non aver fornito le informazioni da lui richieste circa il numero complessivo degli account falsi. A riguardo, secondo l'imprenditore gli account non veritieri sarebbero molti di più del 20%, mentre secondo Twitter la percentuale si ferma al 5%. La vicenda, però, sembra lontana dal risolversi semplicemente con un passo indietro di Musk.
Difatti, il presidente del consiglio di amministrazione di Twitter, Bret Taylor, ha affermato che la società punta a concludere la vendita così come stabilito nell'accordo di aprile. In caso contrario, non esiterà ad intraprendere azioni legali affinché Musk rispetti gli obblighi contrattuali. Anche per questo motivo, sembrerebbe che ai dipendenti di Twitter sia stato chiesto di non commentare pubblicamente la delicata questione. Insomma, la società ritiene che l'accordo di aprile da 44 miliardi di dollari sia ancora valido.
Per quanto riguarda Musk, già nelle settimane successive erano stati notati alcuni rallentamenti, probabilmente non causati soltanto dalla vicenda legata agli account falsi. Secondo alcuni, l'imprenditore avrebbe osservato l'insostenibilità dell'operazione, anche a causa del difficile periodo storico a livello mondiale. Inoltre, secondo Musk le prospettive finanziarie della società sarebbero in declino, così come non lo avrebbe convinto la decisione di Twitter di licenziare dirigenti di alto profilo e non solo.
Dunque, sarebbero vari i motivi che hanno convinto Musk a fare un deciso passo indietro. Ora non rimane che attendere le prossime settimane e vedere come evolverà una vicenda che fino ad ora ha riservato non pochi colpi di scena.