Come l'emergenza sta cambiando le abitudini degli italiani: navighiamo molto di più sotto Wi-Fi (foto)

I dati raccolti da OpenSignal mostrano la nuova tendenza già a partire dall'ultima settimana di febbraio, preludio della grande emergenza sanitaria che stiamo vivendo.
Edoardo Carlo
Edoardo Carlo
Come l'emergenza sta cambiando le abitudini degli italiani: navighiamo molto di più sotto Wi-Fi (foto)

L'isolamento a cui tutti gli italiani si stanno sottoponendo in queste settimane, allo scopo di contenere il contagio di COVID-19, ha come inevitabile conseguenza il mutamento di molte delle nostre abitudini quotidiane, comprese quelle che riguardano la navigazione sul web. Essendoci improvvisamente ritrovati a spendere in casa la quasi totalità delle nostre giornate, il consumo di internet sotto Wi-Fi è destinato a schizzare alle stelle, a discapito della connessione dati. E questa tendenza era già tangibile sin dalla fine di febbraio.

Lo scoppio dell'emergenza sanitaria nelle regioni del nord d'Italia sin dal 22/24 febbraio ha mostrato un deciso incremento dell'utilizzo della rete Wi-Fi nei dati raccolti da OpenSignal. In particolare, i comuni di Milano, Cremona, Bergamo, Pavia, Como e Torino si sono conquistati la vetta per quanto concerne il tempo speso navigando sotto Wi-Fi, sfiorando il 50%. Il maggiore incremento rispetto alla norma si è invece registrato nei comuni di Piacenza e Lodi, fra i primi ad essere colpiti massicciamente dall'emergenza e dalla necessità di isolamento.

Andando ancora più nello specifico, a Codogno – epicentro del focolaio lombardo – e nelle zone limitrofe si è sfiorato il +40% di traffico dati sotto rete Wi-Fi, mentre a Vo' Euganeo – epicentro del focolaio veneto – verso fine febbraio l'aumento si attestata fra il 10 e il 20%. Interessate a questa tendenza anche le province di Bologna, Macerata e, soprattutto, Pesaro-Urbino, anche queste coinvolte direttamente dall'emergenza contagio. E in questo mese di marzo, dopo la decisione della chiusura totale dell'intera Penisola, gli stessi dati sono destinati a diventare un trait d'union per tutti gli italiani.