Finalmente TIM azzera i costi di disattivazione per le linee fisse
Nello specifico si parla dei costi associati alla disattivazione una volta concluso il periodo contrattuale minimo.Arrivano delle importanti novità per gli attuali clienti di linea fissa TIM, e anche per coloro che intendono diventarlo a breve. L'operatore ha appena introdotto delle novità contrattuali in merito ai costi di disattivazione.
La novità della quale parliamo riguarda i costi di disattivazione delle linee fisse, i quali vengono sostanzialmente aboliti a determinate condizioni. A partire dallo scorso 26 giugno, i costi di disattivazione per le linee fisse TIM saranno annullati per tutti coloro che intendono terminare il contratto dopo il periodo contrattuale minimo.
Il periodo minimo contrattuale è un tempo di permanenza imposto da TIM per tutte le sue offerte di linea fissa e parte chiaramente dal giorno dell'attivazione. Tutte le offerte di linea fissa prevedono un tempo contrattuale minimo pari a 24 mesi, eccetto le offerte denominate Premium 12 e Premium Per TE 12. Per queste offerte il periodo contrattuale minimo corrisponde a 12 mesi.
Un'ulteriore eccezione è costituito dalla Premium Voucher, per la quale il periodo contrattuale minimo corrisponde a 20 mesi.
I costi di disattivazione per le linee fisse TIM corrispondevano a 30€ per la cessazione del contratto e a 5€ per la migrazione verso un altro operatore di rete fissa.
Importante è considerare che i costi appena citati rimangono chiaramente in vigore per coloro che richiederanno la cessazione del contratto prima del periodo contrattuale minimo.
Infine, è bene specificare che molto spesso tali costi di disattivazione vengono richiesti in forma di rimborsi dei costi di attivazione precedentemente scontati. Molti operatori infatti offrono lo sconto di costi di attivazione principali o accessori in cambio della permanenza entro un certo periodo di tempo.
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