L'Unione Europea approda sui social network "alternativi" Mastodon e PeerTube

Il progetto pilota prevede l'apertura di due canali, UE Voice e UE Video
Alessandro Nodari
Alessandro Nodari
L'Unione Europea approda sui social network "alternativi" Mastodon e PeerTube

Nell'ultimo mese il mondo dei social network è stato sconvolto dalla ben nota acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk, e una serie di utenti non contenti della mossa ha iniziato a cercare alternative ai canali social più comuni (e con maggiori problemi di privacy). A proposito di social network, sapete come cercare una persona online?

Così si è scoperto un mondo, quello del "fediverso", in realtà già attivo da alcuni anni, che offre una raccolta di alternative open source gratuite alle moderne piattaforme social (come Mastodon per Twitter o Funkwhale per Spotify). Evidentemente se n'è accorto qualcuno anche ai piani alti dell'Unione Europea, perché il Garante europeo della protezione dei dati (GEPD) ha annunciato questa settimana l'avvio in fase di test di un proprio server Mastodon, soprannominato EU Voice, come modo per le istituzioni e le agenzie europee di parlare con i cittadini, e di un canale, EU Video, sulla piattaforma open source PeerTube.

Wojciech Wiewiórowski, garante europeo della protezione dei dati, ha dichiarato che con "il lancio pilota di EU Voice e EU Video, miriamo a offrire piattaforme di social media alternative che diano la priorità alle persone e ai loro diritti alla privacy e alla protezione dei dati". "Non ci sono pubblicità sulle piattaforme; e non è prevista la profilazione dei soggetti che potrebbero utilizzare le piattaforme.", ha continuato.

Il progetto è sicuramente un'ottima notizia, ma bisogna vedere se il milione di follower della pagina Twitter della Commissione deciderà di trasferirsi su Mastodon (ricordiamo che già solo l'arrivo di alcune decine di migliaia di utenti ha causato un blocco dei server), ma la sensibilità degli utenti verso i propri diritti è senz'altro cambiata e questo non può che spingere verso le alternative.

Via: Gizmodo