Apple contro tutti: anche New York Times e WSJ si aggiungono al coro di proteste insieme a Spotify e Epic

Lorenzo Delli
Lorenzo Delli Tech Master
Apple contro tutti: anche New York Times e WSJ si aggiungono al coro di proteste insieme a Spotify e Epic

Le polemiche intorno ad Apple non sembrano affievolirsi, anzi. Già oggi vi avevamo segnalato il torneo di Fortnite palesemente anti Apple, con premi a tema e frecciatine di vario genere al marchio della mela morsicata. Nei giorni scorsi, oltre appunto agli attriti con Epic Games, c'erano già state le polemiche di Microsoft, incentrate sull'impossibilità di pubblicare Project xCloud su dispositivi iOS (stesso discorso Stadia di Google), e di Spotify, relative alle commissioni del 30% anche sugli abbonamenti pagati tramite dispositivi Apple.

È di poche ore fa che al coro di polemiche si sono aggiunti anche alcuni tra i più celebri portali di informazione americana. Tra questi ci sono Il Wall Street Journal, Il New York Times e tanti altri publisher che richiedono il taglio proprio del 30% di commissioni. Abbonandosi a queste riviste da dispositivi iOS infatti, i publisher incappano nello stesso "problema" di Spotify, vedendosi tagliati il 30% dei loro ricavi per il primo anno di sottoscrizione.

Per gli anni successivi Apple si accaparra "solo" il 15%.

C'è anche un precedente che fa sì che queste società puntino il dito contro Apple. Per quanto riguarda Prime Video, Apple si tiene il 15% di commissioni derivanti dall'abbonamento sin dal primo anno, e non il 30 come nel caso delle app di siti di informazione. E pensate che tra i siti di news che stanno appunto lamentandosi delle commissioni con Apple c'è anche il Washington Post, la testata proprietà del fondatore di Amazon Jeff Bezos. Come si evolverà la situazione ancora non lo sappiamo, ma Apple a questo punto sta davvero subendo pressioni da più fronti.