Apple e Google uniscono le loro forze per la tecnologia di tracciamento dei contatti Covid-19

Vincenzo Ronca
Vincenzo Ronca
Apple e Google uniscono le loro forze per la tecnologia di tracciamento dei contatti Covid-19

Non succede tutti i giorni che Apple e Google collaborino insieme per un obiettivo comune, ma chiaramente la salute e il bene della collettività costituiscono un'eccezione. I due giganti tecnologici hanno appena annunciato una partnership per contribuire alla gestione dell'attuale emergenza sanitaria che stiamo vivendo.

Apple e Google hanno raggiunto un accordo per collaborare alla realizzazione di una tecnologia che permetta il tracciamento dei contatti Covid-19. Lo scopo è quello di monitorare gli spostamenti delle persone positive al Covid-19. Stando infatti a quanto suggerito dalle autorità sanitarie, questa sarebbe una misura di contenimento molto valida. La tecnologia si baserà sul protocollo Bluetooth e il contributo congiunto di Apple e Google si concretizzerà nella realizzazione di API e tecnologie a livello di sistema operativo per semplificare il tracciamento dei contatti.

Il contributo dei due giganti si strutturerà in due fasi: durante la prima, che si svolgerà a maggio, verranno rilasciate le API per consentire l’interoperabilità fra i dispositivi Android e iOS delle app sviluppate dalle autorità sanitarie, le quali saranno ospitate su Play Store e App Store.

Nella seconda fase ci si concentrerà sul rendere disponibile una più ampia piattaforma di contact tracing basata su Bluetooth, integrando la funzionalità nativamente nei sistemi Android e iOS. Quest'ultima viene vista come una soluzione più solida rispetto alle API, la quale implicherebbe anche un maggior bacino di utenza.

Chiaramente la partecipazione al programma di tracciamento potrà avvenire esclusivamente su base volontaria: privacy, trasparenza e consenso da parte degli utenti saranno i pilastri di partenza sui quali si baserà il programma. Apple e Google si impegnano a pubblicare tutte le informazioni sul lavoro svolto in modo che non emergano dubbi sull'utilizzo dei dati.

Fonte: Apple