Google rende più semplice revocare il consenso al tracciamento delle vostre attività: ecco come fare (foto)

Edoardo Carlo
Edoardo Carlo
Google rende più semplice revocare il consenso al tracciamento delle vostre attività: ecco come fare (foto)

Sono pochi ormai gli utenti che non sono consci della mole e della varietà di dati che i colossi del web tracciano grazie alle nostre attività online. Google in primis, che storicamente fa proprio dell'accumulo e della gestione di dati il suo cavallo di battaglia. Grazie però al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) stilato dall'Unione Europea – che entrerà in vigore dal 25 maggio – anche Big G ha dovuto adeguarsi ad una maggiore trasparenza sul trattamento di questi dati, rendendo più semplice agli utenti la revoca del proprio consenso e l'eliminazione della cronologia delle proprie attività tracciate.

Recandovi a questa pagina infatti, potrete avere una panoramica completa di tutte le attività registrate dal vostro account Google, relative alla cronologia web, alle ricerche effettuate, all'utilizzo dei servizi Google (come YouTube o Maps) o al vostro smartphone Android (iOS, se configurato con un account Google). Non solo però, perché potrete anche decidere di eliminare parzialmente o completamente questa grande cronologia – organizzata sotto forma di timeline – oltre a revocare il consenso del tracciamento delle seguenti categorie di attività (sotto la voce Gestione attività, dal menu a sinistra):

  • Attività web e app
  • Cronologia delle posizioni
  • Informazioni del dispositivo
  • Attività vocale e audio
  • Cronologia delle ricerche di YouTube
  • Cronologia visualizzazioni di YouTube

Sempre su richiesta del nuovo regolamento redatto dall'UE, Google ha anche riscritto le sue Norme sulla privacy utilizzando un linguaggio più semplice e comprensibile da tutti gli utenti, in modo che risulti chiaro ed inequivocabile cosa Google faccia dei dati che raccoglie su di noi, e ha reso più semplice la transizione dei dati verso altri servizi concorrenti, ad esempio l'importazione delle immagini salvate in Google Foto, verso un servizio analogo.

Fonte: Google