Google combatte il terrorismo con IA e video penalizzati su YouTube

Cosimo Alfredo Pina
Cosimo Alfredo Pina
Google combatte il terrorismo con IA e video penalizzati su YouTube

Negli ultimi anni il fenomeno del terrorismo sta riguardando in maniera importante anche il mondo occidentale. Per questo i big di internet più volte hanno indicato il loro sforzo nel cercare di arginare gli estremismi  e ora Google ci aggiorna sui suoi metodi usati sulle sue pagine.

Tra questi c'è uno usato su sempre più campi, ossia intelligenze artificiali basate su machine learning. Queste vengono adottato da BigG anche per individuare e bloccare i video identificati come propaganda estremista o di istigazione a comportamenti pericolosi o criminali.

Altro adeguamento che riguarda YouTube è l'aumento del personale dedicato alla moderazione e alla revisione delle scelte operate dall'IA, tramite la collaborazione con ulteriori 50 ONG, che si aggiungono alle 63 già operanti. Terzo step è quello che riguarda i video "al limite".

Su YouTube i contenuti con posizioni estreme saranno indicati da una sovrimpressione e non potranno essere monetizzati ne tanto meno potranno essere commentati. In poche parole saranno fortemente penalizzati: "pensiamo che questo dia il giusto equilibrio tra libertà di espressione e accesso all'informazione senza promuovere punti di vista estremamente offensivi".

Come ultimo step Google annuncia che il Redirect Method, introdotto da Jigsaw ed utilizzato da mesi negli USA, sarà adottato più estensivamente anche in Europa. Si tratta di una tecnologia che, similmente all'esperienza pubblicitaria personalizzata, suggerirà al potenziale interessato ad unirsi alla causa estremista, video e contenuti informativi.

La speranza è che questi aiutino la persona a cambiare idea o quantomeno nell'avere una visione più di insieme della situazione. Indubbiamente internet è uno dei mezzi prediletti dalle organizzazioni terroristiche per diffondere i loro ideali ed è sicuramente vero che una lotta efficace a questo tipo di fenomeni deve proprio dalle piattaforme più utilizzate.

Fonte: Google