Nokia torna in Italia, quattro chiacchiere con HMD

Abbiamo incontrato HMD per capire quali siano i piani di Nokia in Italia. E non solo per il 3310.
Lorenzo Fantoni
Lorenzo Fantoni
Nokia torna in Italia, quattro chiacchiere con HMD

Come un Grande Antico di lovecraftiana memoria, qualche mese fa Nokia si è ridestata dal suo lungo sonno (che poi tanto lungo non è stato e, a volerla dire tutta, faceva comunque altro, ma mi piaceva l’immagine) per tornare a dire la sua nel mondo della telefonia mobile che conta.

La strategia per catalizzare l’attenzione della stampa di settore è stata senza dubbio furba e figlia dei tempi che stiamo vivendo. La nostalgia, il recupero, il remake la fanno da padroni, anche in quelle fasce di pubblico che non ha mai vissuto certi periodi, ma li ha assorbiti attraverso i social trasformandoli in meme. Dare a questo pubblico una versione riveduta e corretta del 3310 si è rivelata una vera e propria calamita per click, tanto che, per quanto faccia strano dirlo, l’oggetto più desiderato dello scorso Mobile World Congress era un telefono senza Whatsapp, touch screen e una sola fotocamera posteriore.

Ma Nokia non è solo il nuovo 3310 che arriverà a breve, ma è anche fatta dai modelli 3, 5 e 6 che usciranno nei prossimi mesi e il suo ritorno mette sul tavolo più domande che risposte.

Per capirci di più siamo andati a Milano a fare quattro chiacchiere con Alberto Colombo, general manager di HMD Global per l’Italia, che ci ha spiegato i piani dell’azienda per il futuro prossimo.

A livello globale la situazione è già nota, HMD gestirà il rinnovato marchio telefonico di Nokia, in collaborazione con quest’ultima, che ha l’ultima parola sul versante della qualità del prodotto, con FoxConn che è il partner tecnico e con Google, che ovviamente fornisce il sistema operativo.

Il tutto sarà gestito lato marketing e commerciale sul suolo italiano da TNS, che è la “legal entry” di HMD dalle nostre parti. Ancora la questione è in gran parte da definire, perché la società è in via di formazione, l’unica certezza per il momento è l’incertezza.

Ciò che sappiamo che gli smartphone Nokia sfrutteranno una versione di Android praticamente identica a quella stock, con pochissime modifiche nell’interfaccia della telecamera.

Che il fronte degli accessori per il momento sarà composto dallo stretto necessario: cover, auricolari Bluetooth e poco altro. Che ci saranno accordi di distribuzioni con le principali catene di distribuzione italiane e che nella maggior parte dei casi il telefono sarà venduto senza legami specifici con gli operatori, ma questo non vuol dire che siano esclusi a priori.
Sul fronte dell’assistenza tecnica c’è la voglia di ritornare ai fasti della Nokia di un tempo, non solo con telefoni che siano estremamente solidi e ben costruiti come lo storico 3310, ma anche con una cura post vendita più basata sul rapporto faccia a faccia che su email e telefonate. Per Colombo “Idealmente, se hai un problema nei 24 mesi di garanzia che rientra tra quelli coperti, devi poter andare da un rivenditore e uscire con un telefono nuovo”, tuttavia anche questo aspetto è al momento in via di definizione, ma verrà chiarito entro il debutto italiano di Nokia 3, 5 e 6, che dovrebbe avvenire entro la fine di giugno con prezzi ancora da definire.

Stando a quanto dichiarato durante l’incontro il team di marketing sta pensando qualcosa di divertente e coinvolgente per il lancio italiano del marchio, una strategia di comunicazione basata molto su atmosfere “old style” e Snake.

Staremo a vedere, con l’imminente arrivo della nuova stagione di Twin Peaks c’è il rischio serio di alzarsi una mattina e ritrovarsi in mezzo agli anni ’90.

“La strategia di Nokia nel lungo termine – spiega Colombo – sarà di popolare ogni possibile fascia di prezzo con smartphone che siano la migliore offerta possibile per quel segmento, con annunci costanti”. Tuttavia, HMD attuerà strategia differenti per i vari mercati, quindi potrebbero spuntare fuori anche telefoni sui mercati asiatici che qua non vedranno la luce. Probabilmente non sarà così, vista la presa che il marchio Nokia ha sul pubblico italiano, ma potrebbe capitare.

Sul fronte 3310 ovviamente nessuno in azienda si aspettava una risposta così, le richieste dei produttori per il mercato italiano sono state raddoppiate e l’iniziale stima di 3000 pezzi venduti è stata ritoccata al rialzo. Per quanto riguarda il discorso “Whatsapp”, tutti in Nokia non vedono l’ora di averlo anche sul 3310, perché lo renderebbe il telefono di scorta definitivo quando non vuoi essere interrotto o per quando arriveranno sul mercato SIM multiple con lo stesso numero, ma per il momento non se ne parla.

Il problema è che per avere una versione di Whatsapp per il nuovo 3310 il primo a muoversi dev’essere lo sviluppatore, che per il momento non sembra molto incline, tuttavia HMD resta fiduciosa. Curiosità interessante sul telefono: il codice seriale della batteria è lo stesso di quella vecchia, a cui si è aggiunta una lettera S, perché è più sottile. Purtroppo non c’è stato molto tempo per giocare col software e parlare di specifiche hardware perché i telefoni mostrati durante la presentazione non avevano l’OS definitivo, tuttavia sappiate che è possibile trasferire le foto dal Nokia 3310 al vostro smartphone tramite Bluetooth.

Solidità costruttiva, semplicità nel software, assistenza ai clienti e una voglia di riscatto che cova da tempo, questi gli elementi della nuova Nokia targata HMD che sono emersi dal nostro incontro, adesso non resta che aspetta di vedere come si muoveranno i pezzi una volta messi sulla scacchiera.