Ora si vendono anche chip falsi, per colpa della "crisi dei processori"

Roberto Artigiani
Roberto Artigiani
Ora si vendono anche chip falsi, per colpa della "crisi dei processori"

Ormai se ne parla da diverso tempo: la pandemia ha innescato un complesso sistema di concause che hanno portato l'industria dei processori a non riuscire a rispondere alla domanda del mercato. La crisi che ne è scaturita sta seriamente rallentando la produzione di alcuni beni (come le automobili) da un lato, mentre dall'altro sta facendo aumentare i costi di produzione e di conseguenza il cartellino di altre categorie di prodotti (come gli smartphone).

In questo quadro, truffatori e frodatori di professione hanno percepito il panico di alcuni produttori alla disperata ricerca di microchip e disposti ad abbassare la guardia, pur di reperire quantità di processori necessarie al loro business. Analisti di mercato ed esperti di sicurezza stanno avvisando che il numero di truffe e simili è in forte crescita, anche grazie alla vergogna delle vittime ad ammettere di essere stati raggirati.

Le truffe più comuni riguardano la fornitura di partite di chip fallati, venduti a prezzo pieno, ma di scarsa qualità o proprio non funzionanti.

Cosa che genera ovviamente malfunzionamenti e guasti nel prodotto finale e un abbassamento degli standard di qualità, oltre che della percezione del valore del marchio da parte dei consumatori.

Il mercato è sotto una tale pressione che i truffatori sono arrivati a pubblicare annunci sui motori di ricerca online. Chi si fida e abbocca all'amo deve sborsare grosse somme per poi vedersi rimandare continuamente il momento della consegna. Va ancora peggio a chi si affida a distributori incontrati online, i quali incassano e spariscono nel nulla, senza colpo ferire.

Uscire da questo momento non sarà facile, ma soprattutto ci vorrà del tempo. Avviare o riconvertire una fabbrica di produzione di processori è un'operazione che richiede parecchie centinaia di milioni di dollari, ambienti sterili più puliti di una sala operatoria che richiedono ettolitri di acqua al giorno e soprattutto tempi di realizzazione che vanno dai 18 ai 24 mesi.

Per questo, sono state proposte alcune soluzioni per limitare le attività dei truffatori come l'applicazione di watermark ottici o elettrici, l'uso di crittografia per certificare la bontà del prodotto originale e l'utilizzo di strumenti chimici e materiali microscopici nelle confezioni per impedire la contraffazione.

Tutte misure che però richiedono ulteriore tempo per la realizzazione e la condivisione.

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Via: PhoneArena